Portoferraio, urge una responsabilità condivisa

di Marcello Camici

Urge una responsabilità condivisa .L’amico Alberto Zei usa questi termini parlando  di beni culturali dell’Elba https://www.elbapress.it/2025/04/14/doveroso-difendere-la-memoria-archeologica-dellelba/

Condivido e  chiedo come ciò possa accadere.

Oggi lunedì 14 aprile inizia  la settimana pasquale e sono arrivate le prime navi da crociera.

Piove ma ho visto camminare turisti per il centro storico .

Sono andato alla Linguella dove il cancello era aperto ma museo  e  torre  del Martello chiusi al pubblico.

Ho approfittato del cancello aperto per gironzolare  dentro la zona .

Continua a piovere sui mosaici policromi geometrici di epoca romana spiegati e fotografati nel cartello vicino (FOTO 1) che oggi si trovano sotto la pioggia (FOTO 2) .Il cartello descrive una villa romana di circa duemila anni orsono i cui resti giacciono lì intorno  sotto la pioggia battente .

Ho telefonato (ore 16,30) al museo di forte Falcone : nessuno risponde.

Caro Alberto credo che urga qualcosa di più di una responsabilità condivisa.

 

MARCELLO  CAMICI

 

FOTO  1

(Portoferraio. Linguella. Mosaico policromo a motivi geometrici  di epoca romana)

FOTO  2

(Portoferraio.Linguella. Adiacente al fondamento del  bastione di San Francesco affiorano in mezzo all’acqua mosaici di epoca romana.Foto 14 aprile 2025)

2 risposte a “Portoferraio, urge una responsabilità condivisa

  1. Paolo Longobardi Rispondi

    Evidentemente il detto di tremontiana memoria “con la cultura non si mangia” si è ben radicato nell’Isola. Vorrei capire cosa si intende per il tanto declamato turismo di qualità: forse bottiglie di champagne da e. 300 a botta e scarne panzanelle a 15?

    15 Aprile 2025 alle 19:29

  2. Giovanni Pandolfo Rispondi

    No, non può essere…
    Ma possibile che dal Monte Rosà alla punta sud della Sicilia, in lungo e in largo, non riusciamo a prenderci cura dei nostri veri e unici tesori, artistici e ambientali? Possibile che siamo una schiatta sciatta che pensa solo a palloni e “palle” di tutti i generi, e non a quanto ci potrebbe aiutare a farci diventare più ricchi, in beni materiali e spirituali?
    Amo l’Elba da quando ci venni la prima volta, nel 1994… spero davvero che chi la amministra prenda più a cuore questo gioiello nel Mediterraneo…

    15 Aprile 2025 alle 13:49

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