
È stato approvato e finanziato interamente il progetto PNRR relativo agli “Interventi di restauro delle aree a verde, reintegrazione delle connessioni territoriali e adeguamento degli spazi al servizio dei visitatori” presentato dalla Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura per i Musei Nazionali delle Residenze Napoleoniche dell’Isola d’Elba – Villa San Martino e Palazzina dei Mulini a Portoferraio (LI), che ha comportato un complesso iter progettuale ed amministrativo per l’assegnazione dei lavori, attualmente in fase conclusiva.
Il progetto complessivo, finanziato con l’importante cifra di 1.999.980,00 euro, è stato curato dallo studio Bellesi-Giuntoli. I lavori prenderanno il via nelle prime settimane di maggio e per le loro caratteristiche renderanno necessaria la chiusura della Palazzina dei Mulini. Mentre Villa San Martino, con lavori in corso meno impattanti, amplierà le occasioni di visita con nuovi giorni e orari di apertura più estesi.
Un restauro filologico dei giardini della Palazzina dei Mulini basato su un attento studio della documentazione e delle stampe storiche, ripristinerà l’antico disegno del giardino all’italiana con la piantumazione delle essenze arboree e arbustive originarie (note anche dagli elenchi napoleonici). L’antica disposizione di questo giardino che si estende su una superficie di circa 5.000 mq e si affaccia sulla scogliera con una vista unica sulla rada e sull’orizzonte è infatti raffigurato in numerose stampe e dipinti dell’epoca.
Nuova veste e particolare attenzione è dedicata alle aree di accoglienza al pubblico che prevedono punti di sosta e ristoro, e la realizzazione di una zona di attesa riparata all’interno dei giardini, collegata alla nuova biglietteria. L’adeguamento delle barriere architettoniche che comporterà il ripristino di alcuni volumi abbattuti, la realizzazione di un nuovo ingresso, ed il completo rifacimento dei servizi saranno realizzati grazie a un altro specifico finanziamento PNRR.
I lavori nella Villa di San Martino riguarderanno principalmente il ripristino della sentieristica a cui si lega il progetto di fruizione libera del parco della villa che si estende su una superficie di circa 35.000 mq, in collegamento con i sentieri del Parco Elbano. Nel percorso sono presenti fontane ornamentali, sedute in pietra, vasche, la serra progettata da Adolfo Coppedé e la “Fontana di Napoleone” che sarà restaurata e di nuovo visibile insieme a tutte le zone di interesse naturalistico, assicurandone il libero accesso dai sentieri del parco.
In generale l’estensione delle aree a verde accessibili al pubblico dei due siti verrà ampliata, e i due compendi monumentali saranno maggiormente interconnessi con il territorio, per un più intenso collegamento col contesto storico, naturalistico e paesaggistico dell’Isola.
Le date di inizio dei lavori sono state determinate da un lato dalle tempistiche del PNRR, dall’altro dalla stagionalità richiesta e necessaria dei lavori di piantumazione. I lavori saranno completati entro la fine del 2025.
Il progetto complessivo prevede anche un aggiornamento dei percorsi di visita delle due residenze e una generale revisione su base filologica degli allestimenti.
Al termine di tutti gli interventi le due Residenza napoleoniche elbane saranno nuovamente restituite al pubblico con un aspetto interamente rinnovato e con percorsi di visita aggiornati, anche integrati con i progetti attivi sul territorio, particolarmente attenti all’inclusività a alla più ampia fruibilità. Se ne prevede la riapertura definitiva per l’inizio della stagione turistica 2026.
“L’occasione dei finanziamenti PNRR è fondamentale per le due Residenze napoleoniche dell’Elba – dichiara Stefano Casciu, Direttore regionale Musei nazionali della Toscana del MiC – Il progetto di riqualificazione e di restauro delle aree a giardino e parco è stato riconosciuto tra i migliori tra quelli presentati per l’Investimento 2.3 “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici” e, in aggiunta ai fondi PNRR dedicati al miglioramento dell’accessibilità, darà la possibilità di ridisegnare e potenziare le due sedi napoleoniche elbane, che sono al centro del patrimonio culturale e turistico dell’Isola. I lavori sono complessi ed articolati. La temporanea chiusura del sito museale dei Mulini, mentre Villa San Martino continuerà ad essere visitabile, è un piccolo sacrificio che sarà però il viatico per un forte rilancio museale, culturale e turistico di questi due splendidi siti.”
“Accettiamo di buon grado questo lungo periodo di chiusura – commenta il sindaco di Portoferraio Tiziano Nocentini – perché questi lavori sono una occasione irrinunciabile per restituire alle residenze napoleoniche il loro splendore e la loro fruibilità ai massimi livelli. Del resto la necessità e i tempi di questo intervento erano noti già da un anno agli addetti ai lavori del settore turistico – culturale e alla pubblica amministrazione; per la nostra parte noi cercheremo di compensare i flussi turistici nel centro storico della città con orari di apertura prolungati e iniziative mirate nel Teatro dei Vigilanti e nelle Fortezze Medicee. Abbiamo acconsentito alla chiusura della Palazzina dei Mulini con questa tempistica per non perdere la prossima stagione turistica. Siamo certi che potremo festeggiarne al meglio la riapertura nella primavera del 2026”.
I progetti di restauro saranno dettagliatamente illustrati pubblicamente a Portoferraio il prossimo 29 aprile nel corso di una conferenza stampa congiunta fra la Direzione regionale Musei nazionali della Toscana e il Comune di Portoferraio.
Le due residenze storiche saranno aperte per le principali festività di Pasqua, Pasquetta, 25 aprile a ingresso libero per iniziativa del Ministero della Cultura, 1°maggio sempre dalle 9.00 alle 13.30 (ultimo ingresso 13.00) e in accordo con il Comune di Portoferraio la Palazzina dei Mulini sarà aperta anche nella Settimana Napoleonica che si celebra a Portoferraio ogni anno.
Informazioni dettagliate e in costante aggiornamento sui siti web museitoscana.cultura.gov.it/ e www.museiitaliani.it/ e sulla app Museitaliani