“Arte e Cultura della Cucina”, un premio per il “Foresi”

Nel contest enogastronomico premiata la "Fregola Favollosa" di Francesco Girgenti

Nove finalisti, cinque giudici, tre batterie, tre piatti vincitori, un’unica sfida: sono questi i numeri della II edizione di Arte e cultura della cucina, il contest pensato per favorire la formazione, l’avvicinamento e l’occupabilità dei giovani alle professioni dell’enogastronomia, promuovendo la dimensione economica e turistica del territorio a partire dall’interpretazione di un dipinto appartenente alla corrente artistica del Divisionismo.

Nella giornata di ieri, nei laboratori della Scuola Tessieri, nove giovani studenti e studentesse provenienti dai tre istituti alberghieri della provincia – tre per istituto – hanno indossato toque e giacca da chef e si sono sfidati nella realizzazione di un primo piatto ispirato alle atmosfere magiche e misteriose di questa corrente artistica.

Se nella prima edizione del contest gli aspiranti chef sono stati ispirati dalla produzione artistica dei Macchiaioli partendo dall’elemento fondamentale della “macchia”, quest’anno il tema figurativo scelto è il Divisionismo, basato sul concetto di “scomposizione” dei colori in singoli punti o linee.

L’attenzione all’istruzione e alla formazione professionale dei giovani, insieme alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio artistico locale, sono dunque i pilastri fondanti dell’iniziativa.

A giudicare le creazioni è stata infatti una giuria di esperti composta da: la giornalista e scrittrice Ilaria Guidantoni, il critico d’arte Michele Pierleoni, il critico enogastronomico Giorgio Dracopulos, lo chef Simone Cipriani e, infine, lo chef e coordinatore del corso di alta formazione di cucina della Scuola Tessieri Stefano Cipollini.

I cinque giudici hanno dunque degustato nove piatti appetitosi ed esteticamente gradevoli, con la giusta combinazione di palato e occhio: quasi un peccato dover scombinare quelle composizioni così esatte, ma un peccato ancora più grave sarebbe stato non affondare il cucchiaio, scoprire consistenze e sentire i sapori. Così, dopo aver valutato il gusto, l’estetica e la coerenza concettuale dei piatti, la giuria ha annunciato il verdetto.

Tommaso Morelli dell’Isis Val di Cornia di Piombino si è aggiudicato il primo posto in classifica con il piatto Nebbia d’oro e fieno, ispirato dalle suggestive pennellate dell’opera Il Fieno di Plinio Nomellini.

Il secondo miglior piatto è invece Fregola “favollosa” di Francesco Girgenti dell’Isis “R. Foresi” di Portoferraio, che ha saputo trasferire sul piatto le suggestioni e le atmosfere soffuse dell’opera La casa in Maremma di Benvenuto Benvenuti. Infine, a conquistare il terzo posto è stata Gaia Carmignoli dell’Isis “E. Mattei” di Rosignano M.mo con Freschezza di campagna liberamente ispirato al dipinto di Ludovico Tommasi dal titolo Cucitrici a Fiesole.

 

 

Luciano Barsotti, Presidente di Fondazione Livorno

Con grande soddisfazione concludiamo la seconda edizione di “Arte e cultura della cucina”, un percorso condiviso con Castagneto Banca 1910 e Scuola Tessieri. Anche quest’anno siamo rimasti colpiti dalla determinazione e dalla capacità di questi ragazzi e ragazze di tradurre sul piatto, con gusto e tecnica, le suggestioni di una corrente artistica concettualmente complessa come il Divisionismo. La promozione della formazione è un pilastro fondamentale della mission della Fondazione, e l’entusiasmo, talento e professionalità dei giovani concorrenti ci dà la conferma che ci muoviamo nella direzione giusta.

 

 

Angelo Scuri, Responsabile Marketing di Castagneto Banca 1910

Castagneto Banca è una banca di credito cooperativo e tra le sue missioni, come scritto nello statuto, è previsto l’intervento a supporto della comunità per fini culturali e sociali. Quando Fondazione Livorno con la quale collaboriamo da molti anni ci ha comunicato l’esistenza di questa iniziativa abbiamo immediatamente aderito con entusiasmo compartecipando alla metà dei costi previsti.

Tornando agli obiettivi – puntualizza Scuri – il sostegno ai giovani studenti del territorio è uno dei nostri target, dobbiamo metterli in condizione di trovare opportunità di lavoro e questo si può ottenere più facilmente frequentando scuole di perfezionamento di questo livello. Tutto questo va anche a beneficio degli imprenditori toscani del settore, che saranno felici di sapere che giovani talenti locali hanno la possibilità di perfezionarsi ed entrare nel mondo del lavoro già adeguatamente preparati.

 

 

Alessio Tessieri, Presidente e Fondatore di Scuola Tessieri

Investire nella formazione significa investire nel futuro del settore della ristorazione e della cucina in generale. Da anni siamo impegnati, come Scuola Tessieri, nell’offrire competenze tecniche ma anche una visione creativa e innovativa, sempre con un’attenzione al gusto e alla qualità. Giorno per giorno cerchiamo di sostenere e accompagnare i nostri studenti e le nostre studentesse nel loro percorso di crescita professionale valorizzando le specificità di ciascuno grazie a un lavoro sartoriale che ci contraddistingue. Arte e cultura della cucina è un progetto a cui crediamo fortemente perché va in questa direzione e abbraccia la nostra visione dell’alta formazione in cucina.

 

 

Grazie al contributo di Fondazione Livorno e di Castagneto Banca 1910, Tommaso, Francesco e Gaia avranno la possibilità di frequentare il Corso di alta formazione in cucina della Scuola Tessieri, vero e proprio atelier delle arti culinarie e luogo d’eccellenza nella formazione nei settori della ristorazione, pasticceria e hôtellerie.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Esercitazione antincendio diretta da Michele Mazzarri

L'RSPP del liceo Isis di Piombino ha diretto le fasi concitate della simulazione

Romeo e Giulietta, grande successo del Foresi al Flamingo

Platea al completo per la messa in scena dello spettacolo, pubblico commosso e divertito