La replica

Fabrizio Ania: “Il valore delle parole e la pratica dei fatti”

Alcune riflessioni del segretario del PD sull'intervento dell'assessore Mattia Guerrini

Riceviamo e pubblichiamo integralmente:

“Lo dico subito, senza premessa: sono d’accordo con chi mette al centro della riflessione i disagi delle famiglie e delle imprese. Dal 5 marzo 2025 l’hanno fatto in tanti: singoli cittadini, professionisti, commercianti e imprenditori, donne e uomini che non abitano a Rio ma lo amano. L’hanno fatto raccontando quanto e cosa è cambiato spostandosi per lavoro, studio, salute ed altro. Lo raccontano percorrendo la disastrata strada di Grassera, strada comunale e non provinciale assessore Guerrini. Lo ha fatto il Pd di Rio dal giorno dopo e lo ha fatto il comitato Noi di Rio dopo la sua costituzione. Lo dico con chiarezza: all’appello mancava solo chi ha la responsabilità principale di governo del nostro Comune, limitandosi a un video messaggio “La verità sulla strada”, preceduto da un comunicato contenente gli interventi fatti da alcuni assessori.

E ancora, vi è stata purtroppo un’inadeguata informazione per molti giorni, un’ipotetica previsione di apertura della strada provinciale 26 a senso unico alternato dimostratasi errata, che ha aumentato il disorientamento e la delusione nelle persone. Continuo a pensare che si tratta di legare in modo ostinato la necessità di non perdere un’ora per riaprire 100 metri di strada, sui quali siamo tutti d’accordo, con l’agire su ciò che ha prodotto quella chiusura: appunto i tanti problemi ricaduti sulle famiglie e le imprese di Rio. In altre parole, si tratta di governare e superare un’emergenza. Non sta qui la capacità di alzare l’asticella della politica, assessore Guerrini? L’assessore fa appello a unire le forze e ad abbassare le “bandiere”. E allora chiedo: perché dal 5 marzo non si è pensato a una riunione dei capigruppo di maggioranza e opposizione per avviare un lavoro comune? Perché non si è convocato un Consiglio Comunale aperto per attivare ogni azione utile a contrastare i disagi, ma anche a tracciare le direzioni per mettere in sicurezza il Piano di Rio? Perché non si sono invitati i consiglieri comunali di opposizione alle riunioni con la Provincia? Ed ancora, in fatto di emergenze e di mettere al centro i bisogni di cittadini e imprese che hanno ancora i segni dell’alluvione: a che punto siamo con l’intervento sulle spiagge di Bagnaia, Nisporto e Nisportino?

E ancora, per parlare di un’impresa costretta a chiudere perché una domenica si è vista distrutta la strada di accesso, a che punto siamo sull’emergenza della spiaggia di Fornacelle? Qui, non si è registrato un altro ritardo della macchina comunale a tutela della servitù pubblica? Costa molto dare le gambe alle parole? E comunque contano anche le parole. E dico che non sono d’accordo che Rio Marina “stia morendo”. Semmai è un tessuto produttivo, sociale e umano che si meriterebbe una pubblica amministrazione capace di governare con una visione che guarda alle sfide dei prossimi anni. Capace di valorizzare con atti deliberativi l’importanza della partecipazione attiva dei cittadini (semmai lasciando allo Statuto e ai cittadini che vi aderiscono decidere la funzione di un comitato). Capace di non negare una sede all’unica associazione giovanile del territorio e coinvolgerla nella programmazione delle politiche giovanili.

Concludo sulla questione della “politica” e delle “bandiere” citate da Guerrini: per il Pd di Rio, e per me in qualità di segretario, le bandiere e la politica sono i diritti delle persone, la passione e l’onestà, sono la ricerca delle soluzioni ai problemi. Sono i modi di fare e intendere la politica, sempre rispettosi delle persone e del ruolo che ricoprono. Quando tutto questo viene meno emerge l’uomo “solo e forte” al comando e la sconfitta della politica. Non è d’accordo, assessore Guerrini?”

Fabrizio Ania, segretario del circolo Pd di Rio

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