
Con l’arrivo nella rada di Portoferraio della Spirit of Discovery, giovedì 3 aprile, l’Elba ha ufficialmente aperto le sue porte alla stagione crocieristica 2025. Ben 85 navi, per una potenzialità di circa 27.000 passeggeri che approderanno sull’isola da aprile fino al 15 novembre, quando la Seven Seas Voyager ci saluterà dandoci l’arrivederci al prossimo anno. “Il trend delle crociere è in aumento” ci conferma Marco Casaroli, direttore dell’Agenzia Tesi Viaggi di Portoferraio. “Anche quest’anno registriamo un ottimo numero di presenze. Rispetto alla scorsa stagione 2024, risultano in aumento sia le navi che scelgono la nostra isola come scalo, sia i passeggeri, una clientela tendenzialmente over 60”.
Solo nei mesi di aprile e maggio sono attese circa 40 navi da crociera: tra queste, la Mega Victoria e la Mega Express Two sbarcheranno sul molo Alto Fondale di Portoferraio circa 4200 passeggeri. Alcune navi provenienti dalla Corsica effettueranno degli “one day trip”, arrivando la mattina e ripartendo in serata. Altre ancora, come la francese Renaissance, che arriverà ad agosto, sbarcherà, da sola, oltre 1000 passeggeri.
Accolte positivamente dagli operatori turistici le modifiche al servizio di accoglienza sul porto di Portoferraio, presentate nei giorni scorsi dall’Autorità Portuale e dal sindaco della città, Tiziano Nocentini. Secondo Casaroli, infatti, “il corridoio security garantirà una maggiore sicurezza dei crocieristi al momento dello sbarco dalle navi”. Ottime le previsioni anche per il 2026: secondo voci di corridoio, ci si aspetta un vero e proprio boom per il settore crocieristico, con un trend sempre più in positivo. Ma l’Elba è pronta per accogliere i crocieristi?
“Purtroppo non in bassa stagione” ci spiega Casaroli. “Il periodo crocieristico per eccellenza tocca mesi come aprile/maggio e ottobre/novembre. Mesi in cui i crocieristi trovano i nostri musei chiusi – non solo quelli napoleonici, ma anche, ad esempio, le Fortezze medicee a Portoferraio – così come a volte hanno trovato chiusi anche i bagni pubblici, molti esercizi commerciali caratteristici, ristoranti… Offerta e servizi ridotti al minimo e, a volte, neanche a quello”.
“Le crociere non arrivano all’improvviso, hanno un calendario ben preciso” conclude Marco Casaroli. “Basterebbe seguire la loro programmazione, almeno per mantenere aperti i servizi minimi. Parliamo di una cosa ovvia, ma l’Elba non è pronta in nessun senso”.