
La presentazione a Città di Castello della “Eco-bandiera per la Pace più lunga del mondo”, rinviata quindici giorni fa per il maltempo, avverrà finalmente domenica 6 aprile.
Ricordiamo che questa iniziativa, nata dall’idea dell’artista Moira Lena Tassi lanciata proprio all’Elba, all’Open Air Museum Italo Bolano lo scorso anno, consiste in una striscia realizzata con lenzuola bianche riciclate e sulle quali apporre pensieri, disegni firme sul tema della Pace.
Moira annunciava che aveva intenzione di portare l’iniziativa in varie città d’Italia e perché no, anche nel resto d’Europa e del Mondo per realizzare un drappo inneggiante la Pace il più lungo del mondo.
Con questo intendimento la prima tappa è dunque nella storica Città di Castello, che ha aderito a questo progetto grazie alla collaborazione per primo del suo Sindaco Luca Secondi.
Il progetto è stato così inserito “..in un percorso educativo e formativo multidisciplinare in grado di coinvolgere vari ambiti fondamentali per la crescita di tutti e dei giovani in particolare. Un’ottima occasione per esprimere pensieri e riflessioni, favorendo lo sviluppo dell’ educazione civica, dell’educazione artistica, della capacità di elaborare messaggi profondi su un tema di grande e vitale importanza“ come si legge nel comunicato istituzionale.
Moira coordinato un percorso creativo che si è svolto durante tutto il periodo scolastico, coinvolgendo Docenti e alunni di della Città per complessive 800 partecipazioni.
Ma nei 15 giorni di intervallo per la riorganizzazione dell’imponente evento, che coinvolgerà l’intera Città, l’artista non è stata ferma e sono nate ulteriori collaborazioni che hanno allungato di molti metri il “drappo” costituito da tanti lenzuoli pazientemente cuciti l’uno all’altro dalle abili mani di Moira e che ora pesa più di 30 Kg.
Agli studenti degli Istituti di Città di Castello, a quelli della “Szkoła Podstawowa nr 2 Przymierza Rodzin” di Varsavia, a quelli di Laredo, vicino a Bilbao, in collaborazione ai bambini delle quinte elementari dell’Istituto “comprensivo Alberto Burri” si sono aggiunti molti altri.
Va ricordato, per l’importante valore sociale ed educativo, l’apporto dei “Bambini di Casa Virgy” Associazione Italiana Persone Down ets-aps di Perugia, dei ragazzi e adulti diversamente abili che seguono il progetto “Kreo Cooperativa Sociale La Rondine” e l’intervento del complesso musicale “Le Piccole Scintille” di Sansepolcro, dirette dal M° Laureta Cuku Hodaj, bimbi tra i 6 e i 12 anni che si sono esibiti nella casa di cura Muzzi Betti Città Di Castello.
I giovani artisti, insieme agli ospiti della casa di cura hanno creato una parte della 𝐵𝑎𝑛𝑑𝑖𝑒𝑟𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑃𝑎𝑐𝑒, condividendo emozioni e hanno lasciato impronte, disegnato simboli di pace, musica e scritto poesie. Un incontro che ha unito generazioni, trasformando un semplice gesto in un legame profondo e indimenticabile.
“La bandiera dei record, frutto della creatività e dell’impegno di giovani di diversi Paesi – ha dichiarato Moira Lena Tassi – diventerà un emblema internazionale di cooperazione, speranza e solidarietà.”
La manifestazione del 6 aprile, che si svolgerà secondo quanto già previsto il 23 marzo, occuperà tutto il centro di Città di Castello a partire dalle ore 16 e coinvolgerà esponenti di varie arti, musicisti, danzatori, attori.
“Questa bandiera – spiega Moira Lena Tassi – nata all’ Open Air Museum Italo Bolano ( che fa parte del Sistema Museale dell’ Arcipelago Toscano) viaggerà poi non solo in Italia, ma in ogni angolo del nostro pianeta portando ovunque un messaggio di pace e fratellanza. Realizzata inizialmente con un lenzuolo bianco riciclato al quale se ne sono aggiunti molti altri, è destinata a diventare una vera opera d’arte collettiva, sempre diversa e sempre più grande. Ogni tappa del viaggio dell’ eco-bandiera permetterà alle persone di aggiungere i loro pensieri, arricchendo il drappo con nuovi colori e parole di pace, amore e fratellanza”.
Hanno dato il patrocinio all’iniziativa l’Assemblea Legislativa dell’Umbria, della Provincia di Perugia, della Fondazione Perugiassisi per la cultura della pace, la Diocesi di Città di Castello, oltre alla Fondazione Italo Bolano.
Contiamo di accogliere nuovamente l’artista la prossima estate al Museo Bolano che ci porterà le sue testimonianze raccolte in questi mesi e per ammirare la bandiera almeno in un filmato, dato il peso che ha ormai raggiunto, l’opera d’arte collettiva frutto della convergenza e del concorso di mani piene di pace e di amore.
Un esempio che andrebbe condiviso e sottoscritto anche nella nostra Isola.
Nelle foto – fonte M.L.T.:
L’inizio della bandiera della pace l Museo Bolano nel 2024
Momenti significativi nella casa di cura Muzzi Betti Città Di Castello