
Riceviamo e pubblichiamo:
“Tutte le più forti squadre di corsa su strada si sono date appuntamento a Fornacette (PI) per il Trofeo Custom Teak, che assegnava i titoli toscani master dei 10 chilometri. Una gara che, già solo al secondo anno, ha dimostrato di essere una manifestazione di rilievo nel panorama podistico e che, per il suo valore tecnico, ha ottenuto la prestigiosa classificazione “bronzo” come evento nazionale della Federazione Italiana di Atletica Leggera (Fidal).
Tra gli 800 i partenti c’era naturalmente anche l’inossidabile runner/pittore marinese Aldo Allori/Irolla che si è aggiudicato il titolo di campione toscano master 70 e che racconta soddisfatto: “Volevo questa maglia a tutti i costi, L’anno scorso mi era sfuggita perché infortunato. Con la mia nuova squadra, l’Atletica Amaranto Livorno, sto gareggiando alla grande: già il 23 aprile avevamo vinto la Staffetta di Primavera a Vicopisano».
Aldo racconta che “La gara è stata fin da subito molto veloce, ma mi ero già posizionato davanti ai miei avversari più pericolosi. Però, ai 5 Km ho dovuto rallentare su un pezzo di strada sterrata a causa di un crampo alla coscia, ma non ho mollato fino all’ultimo, ho tenuto fino alla fine e, con fatica, ce l’ho fatta ad aggiudicarmi il titolo toscano della mia categoria”.
Un titolo che Aldo Allori vuole dedicare a due persone speciali: “Il primo è Marcello “Bobo” Bonistalli, appena scomparso, che ho conosciuto quando ancora correva con le scarpe e con il quale abbiamo fatto insieme centinaia di Km di allenamento e di risate. Un grande atleta, un uomo davvero eccezionale, riservato e buono, un mito del podismo che ha attraversato scalzo e a petto nudo le nostre strade e la sua vita. Ci sono episodi che lasciano il segno. Ora che arriva la primavera mi alleno la mattina presto e mi sono ricordato che quando aprivo la finestra passava sulla davanti a casa mia un ragazzo con un cane, il suo amico più fedele, e immancabilmente ci salutavamo e scambiavamo qualche frase. Ora, quando apro quella finestra quel ragazzo non passa più, ma sono sicuro che un giorno lo rivedrò. Ciao, Alvaro”.
Umberto Mazzantini