Portoferraio

Primi report del lavoro su sanità, centro storico e casa

di Associazione Bene Comune

Cittadinanza Attiva messa in pratica; questo, in sintesi, ciò che si è colto partecipando, sabato 29 marzo, all’ incontro pubblico indetto dall’ Associazione Bene Comune. I gruppi costituiti nelle scorse settimane sulla base dell’ impegno diretto di cittadini, associati o meno, hanno presentato i primi risultati degli incontri di approfondimento avuti, utili ad individuare priorità di intervento nei vari settori per migliorare la vita dei cittadini di Portoferraio.

A cominciare dal tema cruciale della SANITÀ (una decina per ora gli incontri con persone del settore) per il quale è emersa la domanda di quale dovrebbe essere il progetto strategico complessivo della Sanità elbana, ospedaliera e territoriale, con al centro la prevenzione. Solo la chiarezza su tale orizzonte, infatti, potrà consentire di andare ai tavoli della Conferenza dei Sindaci Zonale e ancor più di Area Vasta, per poter incidere sulle politiche regionali e sulla allocazione di risorse a favore della Sanita’ insulare, riconosciuta costituzionalmente come bisognosa di compensazioni specifiche (art.119). Decisiva la questione della partecipazione dei cittadini, a cominciare dalle Associazioni di utenti dei servizi sanitari del territorio. Sottolineato l’ aspetto complesso della ‘questione Sanità ‘ anche per il suo intrecciarsi con altre problematiche del territorio, quale la difficoltà a reperire alloggi per il personale sanitario che sceglie di venire a lavorare nell’ ospedale elbano, per poi scontrarsi con la difficoltà del reperimento di un’ abitazione stabile, oggi prevalentemente destinata, per quanto riguarda i privati, al mercato stagionale, e a fronte di un insufficiente Intervento pubblico.

Nel gruppo ‘CENTRO STORICO’, composto perlopiù da residenti ed operatori del commercio, la disamina delle problematiche, sotto gli occhi di chi frequenta quotidianamente il cuore pulsante della città, ha individuato alcune priorità di intervento, a cominciare dall’ asse viario (fondo stradale e marciapiedi) di collegamento tra Porta a Terra e Forte Stella. Si tratta di un percorso che, collegando alcuni edifici storici (oggetto di restauri conservativi da parte di precedenti Amministrazioni): Porta a Terra, Teatro, Piazzetta Gramsci, Villa dei Mulini, Cinta Muraria dei Forti ) è uno tra i più frequentati dai turisti assieme alle scalinate ’70Oesche che lo intersecano. Il recupero di questo sistema di viabilità storica, ignorato e bistrattato andrebbe inserito – questa la proposta – nel piano pluriennale delle Opere Pubbliche con il finanziamento adeguato. Sollecitato inoltre un ruolo proattivo dell’ Amministrazione Pubblica per avviare il recupero di importanti immobili che, anche nel caso non siano in tutto o in parte tra le proprietá comunali, possono però vedere il ruolo del Comune come soggetto che coinvolge le proprietà, pubbliche o private che siano, per stimolarne la presa in carico delle necessarie manutenzioni e/o valutando la possibilità di convenzioni ed accordi per il recupero. Il riferimento è ad immobili quali i Forni di S. Francesco (Demanio), l’ ex ospedale (Provincia), l’ ex albergo Touring (privati), il Grigolo (misto Comune-Demanio). Tra gli immobili comunali recuperabili per esempio ad alloggi minimi per il personale infermieristico o insegnante di provenienza ‘continentale’, è stato citato il degradato ‘Padiglione’ sottostante la napoleonica Villa dei Mulini, operazione per la quale sarebbero disponibili finanziamenti nazionali per opere di cohousing o rigenerazione urbana.

Il gruppo ‘CASA’, partendo dai numeri dell’ esistente edilizia residenziale pubblica (gestita da CASALP ), ha posto la necessità che il Comune di Portoferraio, forte dei suoi 470 alloggi pubblici (di cui alcune decine non assegnati per motivi che, in molti casi, risulterebbero rapidamente risolvibili) rivendichi un ruolo decisionale nella Società Casalp (oggi il Comune di Portoferraio non ha rappresentanti nel CdA) e cerchi di riportare sul territorio i 492mila € annui di locazioni percepiti nel 2023, sia per le manutenzioni che in previsione dell’ acquisizione al patrimonio pubblico di nuovi alloggi, la cui urgente necessità è sottolineata dai numeri, con alcune centinaia di famiglie in graduatoria. Al termine dei report, la Presidente dell’ Associazione Bene Comune, Roberta Pellegrini, ha ricordato come questi gruppi di approfondimento, e altri in nuce, siano aperti a chiunque né voglia fare parte, portando idee e competenze, con lo scopo di fornire suggerimenti e opzioni di lavoro a chi siede nei banchi del Consiglio Comunale.

La Capogruppo Marcella Merlini ha, a tal proposito, chiuso i lavori ricordando le numerose interpellanze e interrogazioni portate dal gruppo Consiliare di Bene Comune proprio sui temi trattati nella giornata, rammaricandosi che l’ Amministrazione in carica legga sempre i suggerimenti costruttivi avanzati come attacchi; ultimo esempio in ordine di tempo la non risposta pervenuta dal Sindaco sulla richiesta di informare la cittadinanza sui motivi dei lavori in corso all’ Alto Fondale da parte dell’ Autorità Portuale. Non era una questione formale per la quale attendere i tempi di un’ interpellanza, ma un fatto di sostanza, una sollecitazione ad utilizzare il Consiglio Comunale che ci sarebbe stato il giorno dopo (sabato 29 marzo) per informare i cittadini del perché e per come quei lavori si stavano facendo. Prendiamo atto che, ancora una volta, Informazione, trasparenza e partecipazione non sono nelle corde di questa Amministrazione, più propensa al vittimismo e a rimirare il dito invece di osservare la luna piena.

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