
Proseguono sul territorio i controlli dei Carabinieri Forestali tesi a contrastare ogni forma di violazione edilizia e paesaggistica. I Carabinieri Forestali del Nucleo Parco di Portoferraio, al termine di accertamenti ed indagini svolte in una località rurale del comune di Capoliveri, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria di Livorno 5 persone ritenute a vario titolo responsabili di presunti abusi edilizi.
In particolare, i militari hanno accertato che le opere cementizie contestate erano state eseguite a seguito di rilascio di più titoli edilizi e paesaggistici, che si sono succeduti nel tempo. A seguito di approfondimenti, però, sono emerse delle difformità: le opere edilizie non sono state ritenute rispondenti, in termini di volumetria, a quelle condonate, e non conformi alle previsioni urbanistiche, con relativo sequestro d’iniziativa, da parte dell’Arma, sia dei volumi condonati che delle opere in fase di realizzazione. I sequestri preventivi e probatori sono stati convalidati dall’Autorità Giudiziaria. Risultano indagati i proprietari dell’area dove sorgono le opere, i tecnici incaricati e personale dell’Ufficio Tecnico del Comune di Capoliveri.
Una seconda attività d’indagine, in particolare, ha riguardato l’edificazione di un volume in seguito al rilascio di un permesso a costruire per la realizzazione di un garage seminterrato, ai sensi della Legge Tonioli, a servizio dell’abitazione principale. Il lavoro dei Carabinieri ha portato contestazione dell’opera edilizia, in quanto ritenuta totalmente diversa rispetto a quanto autorizzato sia in termini di volumetria (più del doppio di quella autorizzata), sia in termini di destinazione d’uso, entrambe risultate non conformi alle previsioni urbanistiche, con relativo sequestro probatorio. In questo caso, sono state indagate 4 persone, tra comproprietari dell’area dove insistono le opere, il tecnico progettista incaricato ed il titolare dell’impresa costruttrice.
Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, sono da ritenersi presunte innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – sino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.