
Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo, tornerà la tanto attesa ora legale. Come ogni anno, con l’inizio della primavera, intorno alle 2, saremo chiamati a spostare le lancette dei nostri orologi, sveglie e smart devices avanti di un’ora. Domenica mattina, dunque, ci sveglieremo tutti un’ora prima, per il dispiacere dei più dormiglioni e la gioia dei più mattutini, ma così facendo guadagneremo almeno 60 minuti in più di luce tra il pomeriggio e la sera, e le giornate, soprattutto in vista della bella stagione, ci sembreranno più lunghe.
Un bel risparmio, soprattutto dal punto di vista energetico, anche se il nostro corpo ci metterà come sempre qualche giorno prima di abituarsi e riadattarsi al nuovo ritmo, con conseguenti possibili disturbi del sonno o sbalzi d’umore. La discussione è sempre tra chi preferirebbe avere questo regime orario tutto l’anno – per guadagnare così più luminosità anche nei mesi invernali – e chi, invece, manterrebbe più volentieri l’ora solare, con le sue lancette all’indietro, considerandola più naturale per il nostro corpo. In Europa, il dibattito per arrestare il passaggio del cambio dell’ora si è smorzato nel post-pandemia, ma alcuni Paesi, come l’Italia, continuano a premere per fissare definitivamente l’ora legale come unico regime orario.
Il ritorno all’ora solare, con le lancette che torneranno indietro di un’ora, avverrà in autunno, nella notte tra il 25 e il 26 ottobre 2025.