
Oggi vediamo forte Stella ergersi imponente verso levante sopra la città di Portoferraio con la torre del faro dietro i fabbricati.
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Gli edifici e la torre del fanale sono il risultato dello sviluppo urbanistico avvenuto nei secoli dopo la sua fondazione.
Questo sviluppo edilizio dentro il forte è sorto sui primi alloggiamenti per i soldati ,sui primi magazzini per munizioni e viveri voluti e fatti costruire da Cosimo nel 1548 . Volle il duca che forte Stella fosse la dimora personale ponendo all’ingresso il suo busto forgiato da Benvenuto Cellini che lo ritrae in armatura..Il duca ,anche quando divenuto granduca, non vi è mai andato ad abitare. Ci è andato il commissario pro tempore rappresentante la sua autorità in campo militare e civile . Forte Stella fu da allora adibito a sede di commissari chiamati poi governatori che si sono succeduti al governo civile e militare della città di Portoferraio .
Uno di questi ,il maestro di campo marchese Girolamo Niccolini governatore militare e civile di Portoferraio dal 1701 al 1720 “fece poi alzare il Salone de’ Governatori e accrescere alcune stanze contigue al salone per maggiore comodo dell’abitazione”
(Cfr, pg 186 di “Memorie antiche e moderne dell’isola dell’Elba”Sebastiano Lambardi 1791. Ristampa foto meccanica Forni editore Bologna 1966)
Nel settecento .l’accesso al forte dalle abitazioni civili della città avviene direttamente tramite rampa a cordoni e a gradini .
Questo è ben visibile nel particolare di un dipinto ,olio su tela, dei primi anni del settecento dove una grande rampa a gradini sale al centro del quadro verso la porta di ingresso del forte .Stella.
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Rimane oggi di tale rampa a gradini la prima parte da individuarsi nella rampa gradinata chiamata Salita Cosimo de’ Medici davanti all’albergo Ape Elbana. .Interrotta da via Elbano Gasperi si continua poi nella rampa gradinata chiamata “Gradinata forte Stella”
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Nel 1857 è stato elevato in Portoferraio un muro che separa le abitazioni civili della città dalle fortificazioni militari .E’ un muro a feritoie che partendo davanti al portale d’ingresso del forte Stella arriva fino sotto forte Falcone dividendo la parte civile della città da quella militare .
Ancora oggi è presente e visibile questo muro costruito lungo il cammino di ronda al rovescio della cinta. .
E’possibile superarlo sia tramite un androne (tunnel)ubicato sotto il radente dei Mulini e arrivare dentro il bastione omonimo ,sia attraverso una porta ubicata alla base della rampa di accesso al forte Stella ed un’altra più in alto ubicata la piede del forte stesso
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Lo sviluppo edilizio avvenuto dentro forte Stella dopo la fondazione del 1548 è evidente nel particolare di un dipinto,olio su tela, dei primi anni del settecento dove l’abitazione del governatore non è ancora stata elevata di un piano
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Durante il domino francese di Portoferraio ,nei primi anni dell’ottocento ,dal genio militare delle truppe francesi sono state eseguite di forte Stella mappe planimetriche dei sotterranei , del piano terra e del piano superiore conservati all’istituto storico e di cultura dell’Arma del Genio a Roma
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Alla fine dell’ottocento (1877) una descrizione dettagliata delle strutture esistenti dentro il forte è stata fatta da Leoni da cui risulta che dentro forte Stella sono stati edificati vari manufatti
“Lo scopo del forte Stella era di battere l’imboccatura della rada ed il mare davanti a questa .’interno della darsena ed il promontorio .Al giorno d’oggi non è consigliabile l’ordinamento a difesa di questo forte ,perché oltre all’accennato inconveniente di esporre bersaglio del nemico i muri di scarpa ,ha il terrapieno troppo angusto a motivo dei fabbricati che lo ingombrano e i difensori sarebbero offesi alla spalle dalle schegge dei fabbricati stessi.Il solo fronte orientale presenta presso il saline S. Est spazio sufficiente a stabilirsi qualche bocca a fuoco per molestare con tiri curvi l’entrata nella rada.
Il tracciato è tanagliato irregolare e determina cinque salienti ;i fronti sono diretti uno a tramontana verso il largo,uno a levante verso l’entrata e l’interno della rada ,gli altri a ponente e mezzogiorno verso il promontorio, la darsena e l’interno della rada:l’androne di accesso è praticato sotto la cinta verso ponente .L’area occupata è di metri quadri 5029, di cui metri quadri 919 è coperta dai fabbricati, e metri quadri 4110 corrisponde ai terrapieni piazzali .La piattaforma del forte è a ripiani aventi fra di loro poca differenza di livello ,il ripiano medio trovasi a 45 metri sul mare .ed il ciglio interno dei parapetti in muratura di grossezza varia ha la quota media di 47 metri.Il ripiano più basso corrisponde al saliente S-Est .Il piede dei muri di scarpa è difeso da tratti di galleria a feritoie.A piedi del forte vi sono due piccole batterie denominate una batteria sotto il fianco destro ,l’altro batteria sotto il fianco sinistro della Stella.La prima occupa una superfice di metri quadri 320 ,l’altra di metri quadri 200 .sono entrambe in buono stato e munite di magazzino di munizioni non alla prova cui si accenna nell’elenco.Si accede a dette batterie indipendentemente dal forte,dal cammino di ronda a rovescio della cinta .
Attualmente è armata soltanto il saliente S-Est con quattro cannoni da 17 GL.
Nell’interno del forte vi sono i seguenti fabbricati :
a) Corpo di Guardia. E’ un piccolo fabbricato stabilito di fronte all’androne ;consta di due locali attigui situati su due ripiani ,uno corrispondente al piazzale davanti l’androne ,l’altro al terrapieno del saliente S-Est
b) Fabbricato a destra dell’androne.Ha la pianta di forma irregolare ed è costituito in parte da due piani separati da solaio;il piano inferiore che corrisponde al terrapieno del saliente S-Est comprende una cucina ,una cantina ed un’entratura alle gallerie di scarpa .I quattro locali superiori sono in consegna al Ministero del Lavori Pubblici per alloggio del fanalista
c) Caserma.E’disoccupata ;anticamente era quartiere dei governatori.Presso l’estremità Sud vi era un’ampia sala detta dei Consigli di Guerra nella quale vennero poscia ricavate cinque stanze per offici del distaccamento che era acquartierato nella caserma stessa ,La caserma sorge sorge sul mezzo del forte ,il di cui androne d’entrata sbocca verso levante dalla facciata della caserma stessa.La pianta del fabbricato ha la forma di un lungo rettangolo ad una sola fila di locali ;però l’esterno sud ove si trova la sale dei Consigli sporge leggermente in fuori verso ponente ,Il fabbricato è a tre piani ma dalla parte di ponente ne presenta due soli perché ivi il piazzale del forte corrisponde al pavimento del 1° ripiano,I paini sono divisi da solai ,ad eccezione dei quattro locali a sud dell’androne ,i quali al piano terreno sono coperti da volti.I locali per i servizi accessori esistenti nella caserma o nei piccoli fabbricati ad essa attigui sono abbandonati d comodi.sotto la caserma stessa vi è un ampio magazzino che era destinato a ricovero di materiale d’artiglieria.La cucina per la truppa ha un fornello regolamentare apentole settoriali che possono fornire 250 razioni per ogni cottura piùche sufficienti ai bisogni della truppa che può venire accasermata nel forte .Il fabbricato è in ottimo stato di conservazione specialmente mercè la ricostruzione della maggior parte dei solai effettuata nel 1875 .L’arredamento della camerate consta di m.l. 180 di modello regolamentare e di m.l. 42 di modello antiquato; le rastrelliere d’armi sono mobili pure di modello antiquato
d) Celle .Sono ricavate in un piccolo fabbricato di apposita costruzione sul terrapieno del fronte orientale .Il fabbricato è a due piani separati da solaio e contiene undici celle della superfice ciascuna di metri quadrati 8.60 dell’altezza di 3 metri.
e) Latrine .Furono costruite nel 1872 contro il parapetto del fronte Nord :mettono alla fogna stabilita al piede del forte per un condotto esterno di ghisa di diametro piuttosto ristretto ,Soddisfano alle condizioni di salubrità e sono in proporzione alla capienza del forte.
f) Fabbricato al saliente N-Ovest. E’in parte a due piani ,ma nella parte più alta del piazzale si riduce ad uno solo,Nel piano inferiore vi sono magazzini coperti da solaio i quali si estendono poi in casamatta coperti da volti,sotto il terrapieno del forte.Il piano superiore comprende l’alloggio del guardarme ,la cucina,e la sala per la mensa sott’ufficiali.
g) Casotto per segnali .In consegna al Ministero dei Lavori Pubblici
h) Torre del fanale
L’acqua per gli usi del forte viene fornita da due cisterne che raccolgono le acque dei tetti e dai piazzali; la più grande sul fronte verso ponente contiene 205 metri cubi d’acqua ,l’altra presso il saliente S-Est ne contiene 139,73.L’acqua si attinge dalla prima per mezzo di una pompa e dall’altra colle secchie. Queste cisterne sono in proporzione dei bisogni.
Il forte e le costruzioni tutte da esso dipendenti sono in ottimo stato di conservazione “
(“Descrizione delle fortificazioni e fabbriche di Portoferraio”. Leoni .1877. Archivio privato)
Una foto d’epoca fissa forte Stella poco più decennio dopo la descrizione Leoni , La foto è databile ultimi anni ottocento primi del novecento poiché il palazzo Coppedè “palazzo dei merli”) non è ancora costruito lungo la darsena e sappiamo che l’architetto Adolfo Coppedè ha operato all’isola d’Elba tra il 1900 e il 1905 lasciando manufatti in stile liberty particolare.
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Le celle(undici) per i carcerati “della superfice ciascuna di metri quadrati 8.60 dell’altezza di 3 metri” dovevano essere migliori di quelle presenti al forte Falcone dove è stato rinchiuso nel 1848 Francesco Domenico Guerrazzi ,patriota e letterato livornese.
Carcerato dentro forte Falcone,nel febbraio 1848 Guerrazzi desidera essere trasferito a forte Stella e scrive all’auditore vicario (giudice) di Portoferraio ;
“Illustre Signore,
adesso che la Stella rimane quasi vuota , a nome dei detenuti del Falcone e mio ,la preghiamo di esserci cortese di passare alla Stella,io prenderò la stanza del Sig, La Cecilia ;gli altri si accomoderanno a tre per tre per stanza,Le carceri del Falcone sono umidissime e disagiate davvero.Inoltre il Tenente è un uomo eccellente,ma uscito dagli infimi gradi della milizia, sia detto salvo suo onore, manca affatto dei principii di urbanità soliti praticarsi con persone civili, se ciò è nelle sue facoltà, e penso deva esserlo, non dubito che vorrà concederci questa grazia .Pieno di stima mi confermo di V.S.I.
Devotissimo Servitore
Guerrazzi
16 febbraio 1848”
(“Alcune lettere inedite di Francesco Domenico Guerrazzi” . Avv. Pietro Valle,Tipografia Editrice degli Olmi di Carlo Tessitori,Scansano.1903. Biblioteca comunale di Portoferraio )
Nei quartieri della Stella , sede del governatore ,la più alta carica militare e civile di Portoferraio,si riunivano in consiglio generale alla sua presenza ,tutti i membri componenti la magistratura comunitativa della citta quando dovevano prendere “partito” per deliberare.
Si riunivano “per trattare servati servando negozi attinenti al Pubblico”
Questi partiti sono manoscritti nel “libbro dei partiti” ,così chiamato perché in esso vengono scritti dal cancelliere alla fine di ogni seduta ‘magistrale’ tutte le deliberazioni prese suglli oggetti posti all’ordine del giorno.
E’ quanto accade,ad esempio,19 marzo 1750 quando si riunisce il consiglio generale della magistratura comunitativa di Portoferraio nel palazzo del governatore pro tempore che è Leopoldo di Villanova
“ Addì 19 marzo d.°
Consiglio Coadunati gli Anziani e il Generale Consiglio nel Palazzo alla solita residenza dell’Ill.mo
Generale Sig.re Governatore posto nella Fortezza Stella in n. di 29 votanti in tutto alla presenza
dell’Ill.mo Sig Governatore Leopoldo di Villeneuve per trattare servati servando negozi atti
nenti al Pubblico ,assenti gli Dott.re Alessandro Riniera ,Dott. re Gio Sivio Vesini e il Camarlin
go Antonio Domenico Mangani…”
(Filza “Libbro dei partiti della Comunità di Portoferraio dal 1750 al 1755” .Consiglio generale 19 marzo 1750. Carta n 7.Archivio della comunità di Portoferraio 1554-1800.Deliberazioni. Archivio storico comune Portoferraio)
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Tuti i partiti manoscritti dal cancelliere dal 1750 al 1755 si aprono sempre con la ‘ rituale’ dizione di cui sopra:”Coadunati…”
Attualmente forte Stella è proprietà privata e la torre con fanale di segnalazione appartiene alla marina militare .
MARCELLO CAMICI
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(Portoferraio, Veduta del forte Stella ,Fronte ovest)
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(PARTICOLARE.Dipinto olio su tela ,”Veduta di Portoferraio” Anonimo. Circa 1705)
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(Portoferraio,Via “Gradinata della Stella” )
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(Portoferraio. muro costruito lungo il cammino di ronda al rovescio della cinta. che divide la parte civile da quella militare)
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(“Prospettiva della città e fortezze di Portoferraio del Ser.mo granduca di Toscana” G.M. Terreni (1739-1811).Olio su tela .PARTICOLARE del forte Stella,abitazione del governatore militare e civile , con portale d’ ingresso dove è collocato il busto di Cosimo I de Medici di Benvenuto Cellini .Sotto il forte è la rampa a giardini che unisce la piazza d’arme al portale d’ingresso del forte dove è collocato il busto di Cosimo forgiato da Benvenuto Cellini.
A destra ,posta ad est, è cortina muraria con la rampa di gradini che unisce forte Stella ai bastioni del fronte di mare,in primis il bastione dei Pagliai.A sinistra,posta a nord, cortina muraria con rampa di gradini che unisce la rocca del forte Stella al bastione dei Mulini e da qui alla rocca del Falcone chiudendo il fronte di mare a nord. )
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(Portoferraio.“Pianta del forte Stella presa al piano superiore “.Primi anni dell’ottocento.Disegno a china acquerellato. Cartella 14.Carta 946,Istituto storico e di cultura dell’arma del genio Roma.
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(Portoferraio. Forte Stella e Darsena)
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(.PARTICOLARE dell’inizio di adunanza del “Consiglio Generale “ del Magistrato Comunitativo del 19 maro 1759.Carta 7..Filza ”Libbro dei partiti della comunità di Portoferraio dal 1750 al 1755.”Deliberazionu -Archivio della comunità di Portoferraio 1554-1800.Archivio storico comune di Portoferraio)