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Progetto FABER, uno studio sulle miniere riesi nel Medioevo

La presentazione in una giornata di studi al Palazzo del Burò. Si parte a settembre

Venerdì 21 marzo, presso la sala conferenze del palazzo del Burò sede del museo minerario di Rio, si è svolta una giornata di studi dedicata all’isola d’Elba e al ferro elbano nel medioevo. L’incontro è stato un momento di confronto tra vari studiosi di diverse università francesi e italiane, organizzato dall’Università di Tours in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali (DSSBC) dell’Università di Siena che da 30 anni, con diversi progetti, lavora sull’isola.

Durante la mattinata sono state presentate le ricerche riguardanti sia l’estrazione del ferro elbano, sia la sua circolazione nelle varie regioni italiane. In questa occasione, la prof.ssa Giovanna Bianchi e la dott.ssa Luisa Dallai (DSSBC – UniSi) hanno presentato il progetto FABER, una ricerca sul territorio riese nel periodo medievale della durata di tre anni, che sarà realizzata a partire dal prossimo settembre in collaborazione con il Comune di Rio. Il progetto permetterà di chiarire meglio le caratteristiche della produzione siderurgica in questo periodo storico che è ancora poco studiato. La prima campagna di indagine si concentrerà nella zona dello scomparso villaggio di Grassera.

La giornata di studi è proseguita nel pomeriggio con una discussione sulle prospettive future di ricerca nell’ottica di una possibile collaborazione tra le università francesi e italiane.

“Da studiosa di archeologia elbana, ma soprattutto da riese – ha commentato Giada Monni, una dei promotori del progetto –  sono orgogliosa che l’Università si sia interessata nuovamente al nostro territorio e che il Ferro Elbano, ormai un tema caldo nella discussione storica e archeologica, sia al centro della ricerca attuale. Ringrazio pubblicamente, a nome di tutti gli organizzatori del convegno, il Parco Minerario per aver ospitato la giornata di studi e per l’accoglienza che ha riservato all’iniziativa; ringrazio l’amministrazione comunale che ha appoggiato e sostiene anche economicamente queste nuove ricerche, che getteranno nuova luce sul Medioevo elbano,  l’assessore alla Cultura Mattia Guerrini, per il sostegno ricevuto e ultima, ma non per importanza, la ProLoco di Rio, nelle persone di Stefano Tredici, Fabiola Pisani e Marinella Cecchini, per il supporto costante e per l’ottimo buffet, degno di un convegno internazionale”.

“Si tratta di un progetto ambizioso  – ha sottolineato a sua volta l’assessore alla cultura Mattia Guerrini – il cui obiettivo è quello di fare luce su un periodo storico, il Medioevo, poco indagato e spesso sottovalutato. Nei prossimi 3 anni, grazie a mirati studi direttamente sul campo (la zona di Grassera e Monte Serra saranno le due aree principali) andremo a ricostruire un intero contesto capace di illuminare una importante parte della storia economica, sociale e tecnologica del Medioevo elbano. Il lavoro realizzato in sinergia con l’Università degli Studi di Siena partirà da un attenta analisi delle prove documentali finora raccolte, ricerche di archivio e ricognizioni di superficie per arrivare ad una vera e propria campagna di scavo. Mai come in questi due anni – ha concluso Guerrini –  a Rio si è investito tanto in campo culturale, e continueremo a farlo anche in futuro”.

 

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