Sociale

Asl e disabilità, più 3 milioni per adeguare rette e servizi

Integreranno i fondi specifici già stanziati per il 2025 per rafforzare il welfare toscano

Quasi tre milioni di euro destinati a sostenere l’incremento delle rette 2025 e gli aumenti contrattuali (costi del personale che incidono sui servizi) nell’ambito dei percorsi dedicati alle persone con disabilità, ad integrazione dei fondi specifici già stanziati per il 2025, circa 26 milioni di euro complessivi.

E’ il provvedimento assunto dall’Azienda USL Toscana nord ovest a seguito del recepimento di due delibere della Regione Toscana, la numero 1532 del 19 dicembre 2024, sulle indicazioni alle Asl per definire i rapporti con strutture contrattualizzate residenziali e semiresidenziali per persone con disabilità, e la numero 12 del 13 gennaio 2025, sulla destinazione delle risorse alle Aziende sanitarie per il rafforzamento del welfare toscano e la valorizzazione della cooperazione sociale.

La direttrice generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest Maria Letizia Casani e la direttrice dei Servizi sociali dell’Asl Laura Guerrini hanno presentato in queste settimane – alla Conferenza aziendale dei sindaci, che si è svolta il 24 marzo, e in vari ambiti territoriali – questa iniziativa aziendale che deriva da quella regionale, attuata per contribuire allo sviluppo della rete dei servizi per la disabilità sul territorio aziendale, confermando l’importanza di sinergie operative tra i servizi territoriali aziendali e zonali e gli operatori privati, profit e non profit, del sistema.

Le strutture che erogano prestazioni residenziali e semiresidenziali a persone con disabilità complesse hanno infatti dovuto sostenere, negli ultimi anni, un importante incremento dei costi di gestione legati sia agli adeguamenti organizzativi e strutturali che si sono resi necessari, nella fase pandemica e post-pandemica, per garantire la continuità delle attività in sicurezza, sia all’aumento dei costi generali per il funzionamento delle strutture, sia agli adempimenti imposti dall’adeguamento alle nuove disposizioni normative nazionali e regionali.

Da non sottovalutare neppure, tra le problematiche riscontrare in questo ambito, il diffuso aumento del numero di ricoveri di persone con bisogni ad alta intensità assistenziale e che presentano comorbilità, con conseguente necessità di ingenti investimenti per la formazione del personale, data la modifica del case mix(complessità) delle situazioni clinico-assistenziali degli ospiti delle strutture.

“La nostra Azienda – evidenzia la dottoressa Casani – in questa maniera aderisce formalmente al percorso condiviso di sviluppo della rete dei servizi disponibili per rispondere ai bisogni espressi a livello territoriale dalle persone con disabilità e lo fa in costante sinergia con le Direzioni di Zona distretto e Società della Salute, con i gestori delle strutture contrattualizzate che erogano prestazioni residenziali e semiresidenziali a persone con disabilità complesse, per migliorare la qualità della cura e dell’assistenza”.

“Il finanziamento Asl – spiega la dottoressa Guerrini – sostiene economicamente il sistema di offerta residenziale e semiresidenziale per persone con disabilità, viene previsto un aumento progressivo per il biennio 2024-2025 della remunerazione delle prestazioni erogate dalle Residenze sanitario assistenziali per disabili (RSD), Comunità alloggio protette (CAP) e strutture semiresidenziali per persone disabili e ai presidi residenziali (a ciclo continuativo) e semiresidenziali (a ciclo diurno) con caratteristiche abilitative-riabilitative assistenziali che si rivolgono a persone che presentano condizioni di gravi disabilità neuropsichiche, per le quali sono definiti programmi assistenziali a indirizzo riabilitativo continuativi e protratti nel tempo”.

Questo provvedimento consente anche di fornire una risposta alla questione dell’adeguamento contrattuale, con l’obiettivo di incentivare i percorsi per gli operatori che afferiscono alle cooperative sociali, fondamentali per la gestione del sistema integrato socio-sanitario e anche della salute mentale.

Si punta quindi al mantenimento dei servizi nel sistema del welfare toscano, rafforzando l’attenzione sulla qualità e l’importanza del lavoro sociale, in considerazione della numerosità delle lavoratrici e dei lavoratori ai quali tale tipo di contratto di lavoro va applicato, vista l’importanza il ruolo della cooperazione sociale nei servizi rivolti alle persone, alle famiglie ed alle comunità, frequentemente in condizioni di svantaggio, difficoltà o necessità rilevanti.

Le azioni portate avanti preludono all’avvio di una fase di revisione condivisa dei percorsi riabilitativi e assistenziali dedicati alle persone con disabilità, che a seguito di un’aggiornata mappatura dei bisogni espressi, e tenendo conto delle esperienze acquisite anche dai gestori privati, consenta l’elaborazione di proposte appropriate ed anche innovative per rispondere alle richieste di riabilitazione e assistenza delle persone disabili e al contempo persegua l’obiettivo di mettere a regime l’operatività delle strutture, in maniera armonica con la normativa regionale e nazionale.

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