Riceviamo e pubblichiamo:
“Parto subito dalla proposta: un’iniziativa pubblica di incontro tra i cittadini e le istituzioni (comune, provincia, regione) per portare all’attenzione dei cittadini l’analisi della situazione del Piano di Rio e il modo in cui le istituzioni possono e intendono intervenire per superare l’emergenza e mettere in sicurezza il territorio. Un’occasione per fare il punto della situazione, coinvolgendo tutti gli attori istituzionali, compreso il governo nazionale, che nel frattempo continua a tagliare le risorse destinate ai comuni e mette in ginocchio quelli più piccoli. Sarà necessario chiarire i tempi e le risorse che serviranno per affrontare questa sfida. In sintesi: informare, coinvolgere e dare risposte ai cittadini.
Passo ora a una considerazione maturata in questi giorni. Non sono d’accordo con chi confonde la critica o la protesta con il disfattismo e l’attacco all’unità di una comunità. Si tende a confondere il senso di comunità con l’autorevolezza e la credibilità di un sindaco, di una giunta o di un segretario di partito. La comunità di Rio, al di là dei sindaci in carica, dei partiti e delle associazioni, è ancora sostanzialmente compatta: è fatta di persone che si conoscono e si vogliono bene, che corrono in aiuto al bisogno senza guardare in faccia a come voti o come vivi. Tutti noi: giunta comunale, opposizione, partiti, siamo fortunati ad appartenere a questa comunità. Le nostre “debolezze” o “inadeguatezze”, che talvolta possono portare a scelte sbagliate di governo, sono mitigate dalla rete umana solida della nostra gente. E allora, per il bene della nostra comunità, dobbiamo scegliere: vogliamo la strada dei silenzi e degli applausi, delle pacche sulle spalle a prescindere? Oppure quella di un confronto serio, responsabile e, a volte, severo sui contenuti? Al silenzio meglio “battere i pugni sul tavolo”.
Negli ultimi tempi abbiamo vissuto emergenze che ci stanno mettendo a dura prova. Il bisogno di futuro va ben oltre la strada verso una situazione di normalità ripresa dal sindaco. Il Partito democratico ha fatto la sua scelta nell’ultimo congresso di dicembre 2024: intervenire di fronte alle ingiustizie, rappresentare sempre i diritti e i bisogni delle persone, portare un contributo concreto per il futuro. Tutto questo nel pieno rispetto delle istituzioni e di chi le rappresenta. Aggiungo che, per quanto mi riguarda, nel confronto non verrà mai meno l’educazione. Sono onorato di essere il segretario del locale Pd e di poter offrire, con onestà, il mio piccolo contributo alla nostra comunità”.
Fabrizio Ania, segretario del circolo Pd di Rio
