
Era la sera del 26 giugno 2024 allorché la performer Moira Lena Tassi, a conclusione della sua rappresentazione dal titolo “Visioni senza tempo: tra umanità e sogni di speranza”, lanciava l’idea della realizzazione dell’Eco-bandiera per la Pace più lunga del mondo, una striscia realizzata con lenzuola bianche riciclate e sulle quali apporre pensieri, disegni firme sul tema della Pace. Moira annunciava che aveva intenzione di portare l’iniziativa in varie città d’Italia e perché no, anche nel resto d’Europa e del Mondo.
Con questo intendimento la prima tappa si celebrerà domenica 23 marzo nella storica Città di Castello, che ha aderito a questo progetto grazie alla collaborazione per primo del suo Sindaco Luca Secondi.
Il progetto è stato così inserito “..in un percorso educativo e formativo multidisciplinare in grado di coinvolgere vari ambiti fondamentali per la crescita di tutti e dei giovani in particolare. Un’ottima occasione per esprimere pensieri e riflessioni, favorendo lo sviluppo dell’ educazione civica, dell’educazione artistica, della capacità di elaborare messaggi profondi su un tema di grande e vitale importanza“ come si legge nel comunicato istituzionale.
Moira ha avuto la capacità di coordinare un percorso creativo che si è svolto durante tutto il periodo scolastico, coinvolgendo docenti e alunni della Città per complessive 800 partecipazioni.
Il drappo ha raggiunto la lunghezza di 80 metri, per una larghezza di 2metri e 30, costituito da tanti lenzuoli pazientemente cuciti l’uno all’altro dalle abili mani della nostra artista e annovera anche due primi contributi europei.
“Una parte della eco-bandiera è stata realizzata in collaborazione con studenti di diverse nazionalità, diventando un potente simbolo di unione tra i popoli: a Varsavia – dice Moira- nella “Szkoła Podstawowa nr 2 Przymierza Rodzin” il progetto è stato accolto con grande entusiasmo da parte dei docenti e degli alunni che insieme ad alcuni studenti della Alighieri- Pascoli di Città di Castello hanno dato il loro importante sostegno.
Un altro pezzo ha preso forma a Laredo, vicino a Bilbao, grazie ai bambini delle quinte elementari dell’Istituto “comprensivo Alberto Burri”. Insieme ai coetanei spagnoli, nella scuola elementare “CEIP Pablo Picasso” hanno dato il loro contributo artistico, intrecciando parole e immagini di pace e amore. La bandiera dei record frutto della creatività e dell’impegno di giovani di diversi Paesi – prosegue Moira Lena Tassi – diventerà un emblema internazionale di cooperazione, speranza e solidarietà.”
Hanno dato il patrocinio all’iniziativa l’Assemblea Legislativa dell’Umbria, della Provincia di Perugia, della Fondazione Perugiassisi per la cultura della pace, la Diocesi di Città di Castello, oltre alla Fondazione Italo Bolano dall’Elba.
Coinvolti nella realizzazione e successiva performance pubblica della maxi-bandiera della pace, in programma domenica 23 marzo a partire dalle ore 16 da Piazza Matteotti, anche i bambini dell’Unità organica di Pediatria dell’ospedale di Città di Castello della Usl Umbria1, il Consorzio Castello Danza, il Polo Scientifico Museale Malakos e i musicisti, i maestri Fabio Battistelli, Laureta Cuku ed Anthony Guerrini. Coordinerà e presenterà l’evento Moira Lena Tassi.
La bandiera dei primati verrà srotolata nel centro storico ed unirà piazza Matteotti, piazza Gabriotti e la cattedrale dove sarà posizionata all’interno della navata centrale.“Questa bandiera – spiega Moira Lena Tassi – nata all’ Open Air Museum Italo Bolano ( che fa parte del Sistema Museale dell’ Arcipelago Toscano) viaggerà poi non solo in Italia, ma in ogni angolo del nostro pianeta portando ovunque un messaggio di pace e fratellanza. Realizzata inizialmente con un lenzuolo bianco riciclato al quale se ne sono aggiunti molti altri, è destinata a diventare una vera opera d’arte collettiva, sempre diversa e sempre più grande. Ogni tappa del viaggio dell’ eco-bandiera permetterà alle persone di aggiungere i loro pensieri e disegni per la pace, arricchendo il drappo con nuovi colori e parole di pace, amore e fratellanza”.
Durante la manifestazione anche i presenti potranno aggiungere la loro firma o pensiero per la pace, arricchendo così il già lungo drappo.
“ La scelta dell’esposizione della bandiera nella Cattedrale non vuole avere una connotazione religiosa – aggiunge Moira – ma il luogo, simbolo della Città, date le sue dimensioni può accogliere gran parte del drappo. Sarei felice di poterla esporre anche in altre sedi confessionali quale messaggio di pace e fratellanza universale”.
Contiamo di accogliere nuovamente l’artista la prossima estate al Museo Bolano per ammirare in tutta la sua lunghezza l’opera d’arte collettiva frutto della convergenza e del concorso di mani piene di pace e di amore.
Nelle foto:
– L’inizio della bandiera della pace al Museo Bolano nel 2024
– Le tele in “lavorazione” per la cucitura nell’atelier di Moira Lena Tassi
– Particolare del drappo realizzato dai bimbi di Varsavia
– La locandina