Ferraio anno 1548. La struttura interna del Forte Stella

di Marcello Camici

Il 23 dicembre 1548 Lorenzo Pagni , segretario  personale del duca  Cosimo , di ritorno dall’Elba con parte della famiglia del Duca, scrive al vescovo di Forlì:

“…nella fortezza della Stella ha deputato per castellano il capitano Bastiano d’Arezzo con 50 compagni oltre a’ bombardieri tra e’ quali gl’è pagato un alfieri, un sergente et due caporali..

( Mediceo del Principato 4311, carte senza numerazione.Archivio di stato Firenze).

La nomina nel dicembre del 1548 da parte di Cosimo del capitano  Bastiano d’Arezzo a castellano del forte Stella con bombardieri,alfiere,sergente,caporali , 50 compagni  indica non solo che l’opera è stata portata a termine ed è operante ma dice tutto su come fosse stato concepito il forte dal suo fondatore  e padrone serenissimo il duca Cosimo .

E’ una fortezza-castello che ,proprio come un castello,dall’alto  della collinetta di levante  domina Portoferraio.

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Forte Stella:uno spazio chiuso con possibilità di vivervi dentro e  difendersi dal nemico a quel tempo rappresentato dall’armata turchesca della “empia alleanza” tra il cattolico re di Francia Francesco I e il musulmano Solimano il Magnifico, sultano.

Per difendersi meglio dal nemico la cinta muraria non è costituita da pietra e calce come i bastioni ma da mattoni e calce in quanto il mattone attutisce meglio l’urto della palla da fuoco d’artiglieria.Questo accorgimento tecnico è stato usato anche nelle altre fortezze castello (Falcone e  torre della Linguella ) che con il loro caratteristico colore rosso spiccano in mezzo al bianco dei bastioni circostanti.

La cinta muraria  della fortezza-castello della Stella  è inoltre tutta perforata da galleria percorribile, dalla quale si può praticare difesa radente a breve raggio tramite feritoie per moschetteria: la galleria è connessa con l’esterno della fortezza con una porticciola di soccorso posta all’angolo delle cortine orientali nella parte scoscesa giù verso il mare. Questa porticciola di soccorso fu voluta dal Camerini ,costruttore del forte,all’inizio essendo utile alla edificazione che si va realizzando ma  poi mantenuta e non più richiusa “– Il Camerino vuole fare una porta di soccorso ora per comodo di costruzione e poi tenerla.”

(Lettera di Bastiano Campana a Cosimo del 2 ottobre 1548, Mediceo del Principato.Filza  390, c.371.Archivio di stato Firenze)

Di questa porta di soccorso insieme alla galleria nella cinta muraria  si ha menzione nella pianta redatta nel 1552 da Belluzzi dove  la porta è indicata col termine “soccorso”

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Ancora oggi  questa porta di soccorso è visitabile: è necessario  salire su per un  impervio sentiero che  dalla spiaggetta del Grigolo conduce davanti proprio alla base dl fronte est del forte Stella dove è ubicata la porta di soccorso

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Il portale o porta  dalla quale si entra e si esce da forte Stella è rivolto, non a caso ,verso l’  abitato ed è stata posto in modo da essere fuori dal tiro di artiglieria nemico  in quanto protetto dal fianco del fronte tanagliato. Questo modo di fortificare  in cui si  cerca di essere fuori dal tiro nemico in architettura militare è chiamato”coperto” : la porta di ingresso a forte Stella è  porta “coperta” al tiro nemico di artiglieria.

La porta è stata progettata dal Camerini ed è quella che oggi ammiriamo.

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Al portale fa seguito un vano  di ingresso  che si continua  un androne a rampa il quale  sale all’interno

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Questo modo strategico  di costruire porte “coperte” cui seguitano  vani ,androni e rampe  è usato in altre parti delle fortezze.

Quando la porta coperta al tiro nemico è piccola e bassa perciò facilmente difendibile,in posizione delicata all’osservazione del nemico e conseguentemente anche ai loro tiri di artiglieria  è chiamata porta “segreta”.Tali sono le porte  segrete del fronte di attacco di terra poste nelle rientranze (gole) del bastione della Carciofaia  e del Bastione della Palle di Sopra;tramite esse si accede a paterne o sottopassi che consentono alle truppe spostarsi dentro o fuori il fronte bastionato .

Per poter vivere dentro forte Stella   la sua struttura interna fu dotata  di magazzini per munizioni e viveri  ,cisterna per acqua, forni per cottura, alloggi per militari e civili .

Tra gli alloggiamenti del forte Stella non poteva mancare quello dedicato alla assistenza spirituale : una cappella. La esistenza di una cappella dentro forte Stella è ricordata da Giuseppe Ninci il quale fa sapere essere intitolata ai Santi Re ( Vedi Nota seconda in  pag 1 di “ Notizie compendiate della chiese,oratori,cappelle di Portoferraio e sue campagne “ .Giuseppe Ninci: Manoscritto.Biblioteca comune Portoferraio. Fotocopia dell’originale conservato dalla misericordia del SS Sacramento Portoferraio).

Tutto questo volle il duca Cosimo all’interno  il forte Stella dove pose la sua residenza e per questo commise a Benvenuto Cellini di eseguire il suo busto in armatura e lo fece porre  all’ingresso della fortezza-castello.La sua residenza divenne sede del commissario di turno  e poi del governatore  militare e civile di turno di Portoferraio : palazzo del governatore. Dopo il governatore una caserma per soldati ed infine ampliato fu trasformato in abitazione per civili.

Nel 1548 nei  primi giorni della fondazione  (aprile) si va verso il periodo estivo   ma ben presto arriverà l’inverno : bisogna pensare agli alloggiamenti non solo  per riparo dei soldati e dei guastatori  da poco sbarcati ma anche munizioni e viveri

A  questo già si opera mentre si sta alzando allo stato di terraglio la cinta muraria della fortezza-castello della Stella

Il 10   maggio 1548,pochi giorni dopo lo sbarco del corpo di spedizione per fondare Cosmopoli, Bastiano Campana ,provveditore alle fortezze di stanza all’Elba ,scrivendo al duca Cosimo comunica

”…hanno cominciato a fare gli alloggiamenti dentro il forte,i bastioni riescono benissimo …”

(Lettera di Bastano Campana a Cosimo del 10 maggio 1548. Mediceo del Principato  filza 387.Archivio di stato Firenze).

Il 20 giugno 1548  le maestranze che lavorano sono elencate da Bastiano Campana al duca Coismo

Alla fortezza da basso (forte Stella) lavorano 11 muratori : “alla fortezza da basso ci sono 11 muratori, ne l’altra 20, al bastione della linguella 3, alla fornace 3, per far due forni 5 muratori, per restaurare una stanza per i grani e altro 4, alla fonte sotto il signor otto ve n’è due, e due per altre cose e domattina se ne mette sei di questi perché ci sono arrivate 30 bestie e molto materiale”

(Lettera di Bastiano Campana a Cosimo 20 giugno 1548, Mediceo del Principato filza 388, c 364.Archivio di stato Firenze)

Nel 1548 nel giorno 28 del mese di giugno il Camerini comunica al duca Cosimo che ha individuato nella fortezza da basso(Stella), sito dove  fare alloggiamenti essendo nel castello coperto già presenti mura vecchie” di lunghezza 40 braccia e larghezza 14”. Questa lettera del Camerini è molto interessante perché con dovizia di dettaglio descrive ambienti e alloggi del forte Stella che chiama “castello coperto “ in quanto coperto al tiro nemico di artiglieria

“…mi commetti che io vegha dove sarebbe da fare gli alloggiamenti in que ste fortezza a causa questa invernata ci si possa abitare e le mandi il disegno e tutto fatto se le manda ancora che in questo tempo andrò meglio pensando e trovando meglio ne sarà advisata et per essersi al presente nel castello coperto una parte sulle mura vecchie di lunghezza 40 braccia e larghezza 14 e fasciato intorno di panconcelli d’abeto con più tramezzi, nella parte di sopra e fatto stanze per potervi al detto tempo el signor otto col proveditore et altri ministri e nella parte di sotto assai farine e altre munizioni come accade alle fortezze, si mise mano affari coprirne un’altra parte al dirimpetto e fatti certi pilastri di mattoni, dassi d’abeto comi a quella parrà la qual parte è lungha braccia 43 e larga braccia 8 e ½ il vano che vi potrà star sotto 25 o 30 soldati quando si faccia loro tramezzi e quando ancora le paressi che drento a quella parti chiusa di legname si facessi quelli alloggiamenti che sono segnati con punti e ogni alloggiamento è segnato colla lettera a che sono 16 alloggiamenti che vi starebbero 35 soldati e con quelli Che manderebbe qua dinanzi per ora che sarebbero sino alla somma di 60 o 70 compagni messi per questa vernata che di mano in mano in quella parte di verso il molo se ni parrà farne delli altri ma penso che quando saranno fornite le muraglie che a questo casotto abbia a servir 50 compagni però a questo non sta a giudicar a me basta solo che quella mi dia adviso se dove sono disegnati e detti alloggiamenti quella si contenta si faccino che per la bassezza del sito non offendono quello che affatto che loro tetto viene al pari del piano delli alloggiamenti del signor otto et del campana e lumi loro non sono impediti da nessuna banda e non offendono le parti dell’artiglieria. Circa alle muraglie del castello la punta di verso tramontana e quella che fondai io si trovano braccia sei fora dal terreno e la muraglia da l’una all’al- tra secondo il sito della contramina. […] Rivestimenti in mattoni e in pietra dei bastioni. Non credo si possa fare per quest’invernata alloggiamenti stabili, ma po- trebbero ordinare un chiuso alla banda di tramontana di questa fortezza di 20 braccia per ogni verso coperto alla selvatica con tramezzi di legno. Dice come spianare la terra che è dentro la fortezza e tirare su dei pilastri per fare una cisterna e sopra gli alloggiamenti….”

(Lettera di Giovanni Camerini al duca Cosimo del 28 giugno 1548 .Mediceo del Principato filza 387, c 727 Archivio stato Firenze)

Le mura vecchie dentro forte Stella  sulle quali Camerini impianta alloggiamenti sono quelle ancora oggi visibili nei sotterranei: sono resti di mura romane ad opus reticolatum

FOTO   8

Sul ritrovamento durante la fondazione di Cosmopoli di oggetti antichi che chiama “anticaglie”Sebastiano Lambardi si sofferma spesso e più volte a parlarne nel suo libro  “Memorie antiche e moderne dell’isola dell’Elba” .Non solo oggetti ma anche  rovine di opere  che definisce  degli “antichi gentili” e di   tali rovine di opere scrive “…altri poi preparavano sassi in quantità ,non essendo difficile prepararli  per esservene in grande abbondanza  e appunto dove si fabbricavano le Mura cavavano le Pietre. anche nelle antiche Rovine della Fabbriche dei Gentili  vi raccolsero molti sassi….”

/Cfr pg 107 di “ Memorie antiche e moderne dell’isola dell’Elba” Sebastiano Lambardi ,1791.Ristampa fotomeccanica . Forni editore Bologna 1966)

Il 30 giugno 1548 una lettera di Mario Bandini Piccolomini (1500-1558) dà una immagine vivida di quanto si fa a forte Stella e forte Falcone

“Ho visto il modello di Ferrajo…fannosi tre bellissime fortezze, due in due modi che venghano a cavaliere al porto, che la maggior (Stella ndscr.) ha 7 fianchi et è fatto al modello di bastione alto da combattere e nel mezzo vi si fa una capacissima cisterna e vi è di tavole due case capacissime per tutta la guardia, hanno in tutto 24 stanze non piccole, nel mezzo vi è un bellissimo pavimento di pietre bianche e nere a mandorle, hanno condotto in questa fortezza 22 pezzi di artigliaria e hanno fatto una casa bella di sasso dove è molta artigliaria e munizioni di porvare e palle, l’altra fortezza che verrà a cavalier è più piccola (Falcone  ndscr.) e n’è fatto solo uno sperone di verso terra el resto delli fondamenti son voti, questa haverà cinque fianchi e da quella banda nel lito aperto sono fornaci di mattoni bonissimi e di calcina assai…”

Il 25 settembre 1548 Bastiano Campana scrivendo al duca Cosimo che il Camerini sta meglio e si sta rimettendo dalla sua malattia dice che “La fortezza da basso sta per essere serrata e pensiamo alla porta, a ognissanti le due fortezze saranno chiuse e le artiglierie ai luoghi loro. Servono mattoni per gli alloggiamenti addossati alle cisterne così sopra ci staranno 50 o 60 soldati e in quella da basso 70 o 80.”

( Mediceo del Principato filza 390, c 290.Archivio di stato Firenze)

Il 30 settembre del 1548 Bastiano Campana è a Populonia per vedere d’avere le prime pietre per la porta da l’alto e ha le stesse diffi coltà di quando ha prese le altre per quella da basso e che ancora non sono arrivate; ne ha fatte tirare alla marina una dozzina di quelle grosse però con la pioggia ci sono difficoltà.Siamo alla fine di settembre il tempo autunnale si fa sentire: se arrivano tegoletti si può coprire gli alloggi “e così qualcuno ne potrà star fuora alloggiato vicino alla fortezza da basso senza però mancare di pensare ad  alloggiare prima i soldati in fortezza”.

(Mediceo del Principato  filza 390, c 330.Archivio stato Firenze ).

Il  2 ottobre 1548   Bastiano Campana avverte il Duca che arrivano da Populonia le pietre per murarle alla porta dall’alto inizia a lavorarle  e poi fra 15 o 20 giorni le metterà in opera; è stata murata la cisterna in quella fortezza e alloggiamenti per quanti soldati si pensa s’abbino a stare e sono stati messi 6 pezzi di artiglieria. La fortezza da basso si sta chiudendo con mura. Il Camerini vuole fare una porta di soccorso ora per comodo di costruzione e poi tenerla. Alle fornaci con i tempi brutti il mare è più alto del padule e si allaga sempre. Appena avrà le mezzane da Pisa ben cotte inizierà a fare la cisterna della fortezza da basso. Ci sono galere di Sicilia con i grani per Livorno, Viareggio e Genova e dicono che Dragut rais è in Sicilia con 13 galeotte e 30 fuste e con altri corsali “ha preso la volta di Sardigna ed è facile che diano una passata di qua. “

( Mediceo del Principato filza 390,c 371.Archivo stato Firenze)

Il 26 novembre 1548 Bastiano Campana relaziona al Duca:

“Sabato hanno serrato con la chiave la fortezza da basso, fra otto giorni si chiuderà quella dall’alto la cui porta con le pietre tiene a belvedere. Lavo- rasi le pietre per la porta da basso e si fanno portare per il bastione. Discordie   fra i bombardieri e i due capitani per le guardie notturne. Ha ricevuto un’antenna di abeto per una barca di corsi che la ruppero.”

(Mediceo del Principato  filza 390 , c 1213.Archivio stato Firenze)

Nel 1590 nella  nota sugli abitanti presenti a Portoferraio si riporta  essere “n 18 alloggiamnti nella fortezza Stella”

(“Nota dell’Anime che sono in Portoferraio nel 1590 adì 10 febbraio 1590” Carte Strozziane .Serie prima Filza 15,c. 215. “Sommario”. Archivio di stato di Firenze)

MARCELLO    CAMICI

 

FOTO  1

(Portoferraio. Forte Stella.Cinta muraria lato ovest ,Fabbricati civili. Faro)

FOTO  2

(Portoferraio. Forte Stella dalla collinetta di levante domina i tetti delle case )

FOTO   3

(Giovanni Battista Belluzzi.Rilievo della pianta del forte Stella. Penna  e inchiostro,acquerello giallo Fondo nazionale   .Biblioteca nazionale centrale Firenze)

 

FOTO   4

(Portoferraio. Spiaggia del Grigolo. Fronte del forte  Stella rivolto a levante dove è ubicata la porta di soccorso)

FOTO  5

(Giovanni Camerini, Progetto del portale della Stella,luglio 1548. Miscellanea medicea, 93, inserto 3, n. 31.Archivio stato Firenze)

FOTO  6

(Portoferraio. Portale d’ingresso al forte Stella, Stato attuale)

FOTO 7

(Portoferraio. Forte Stella.Androne a rampa che sale all’interno)

 

FOTO  8

(Portoferraio. Forte Stella. Sotterranei :resti di muro romano ad opus reticolatum)

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