Il tunnel sotto lo stretto di Piombino: un’idea insostenibile

di Legambiente Arcipelago Toscano

Riceviamo e pubblichiamo

Con un post “personale”, ripreso subito dai giornali e dai social network e diventato oggetto di dibattito politico, il Segretario della Federazione Val di Cornia Isola d’Elba Simone De Rosas rilancia il “progetto” del tunnel sotto lo stretto di per collegare l’Elba e Piombino.
E’ una delle tante idee – a volte anche condivisibili – di Riccardo Cacelli, ma questa volta non è per niente convincente.
De Rosas parte dall’attuale indecente e incivile situazione dei traghetti – ritardi continui e corse saltate – per proporre una soluzione che somiglia pericolosamente al Ponte sullo Stretto di Salvini o alle centrali nucleari (mini e maxi) di Giorgia Meloni per risolvere problemi che hanno già soluzioni attuabili subito, meno costose e meno impattanti.
Per fare il tunnel sotto lo Stretto di Piombino – che collega un’isola di 25.000 abitanti al continente – bisognerebbe trovare almeno due grandi punti di approdo in un territorio costiero in gran parte urbanizzato e, se lo si trovasse in un altro sito si andrebbe a sbattere probabilmente nel territorio del Parco Nazionale o in una qualche Zona di Protezione speciale o Zona speciale di conservazione dell’Unione Europea. A questo si dovrebbero aggiungere le infrastrutture di servizio (svincoli, bretelle stradali, ecc.) che andrebbero collegati a una rete stradale provinciale e comunale mal messa, ormai con la manutenzione ridotta a toppe e che riceve sempre meno finanziamenti.
De Rosas cita i tunnel Europei, ma proprio il più famoso, quello sotto La Manica, è in crisi nera praticamente da quando è stato costruito e anche altri non se la passano meglio, a meno che non siano quelli norvegesi che sono stati realizzati grazie alle entrate petrolifere.
Il segretario del PD fa un cacciucco e ci infila dentro tutto per giustificare un progetto molto discutibile, ma la sensazione è che si cerchi una scappatoia tecnicistica e futuristica per uscire dal cul de sac della discussione sulla continuità territoriale marittima. E ipotesi fantascientifiche come questa rischiano di deviare la discussione dalle soluzioni che bisogna pretendere – e che fortunatamente qualcuno anche a sinistra chiede – traghetti moderni, non inquinanti, puntuali, in coincidenza con trasporti pubblici locali, regionali e nazionali, garantiti da un forte controllo pubblico che emancipi l’isola dalle prepotenze degli armatori.
Il tunnel sotto lo stretto non solo annullerebbe la nostra insularità – che è una ricchezza, non solo un peso – ma avrebbe come conseguenza probabilmente un aumento di traffico veicolare su una rete stradale non in grado di accoglierlo e spesso non adeguabile. Aumenterebbero il turismo mordi e fuggi e probabilmente il cemento e l’asfalto in un territorio che sta dimostrando tutta la sua fragilità di fronte al cambiamento climatico e che verrebbe ulteriormente appesantito da infrastrutture ancora più insostenibili.
L’Elba delle auto mente in altre isole europee e italiane l’accesso delle auto viene normato rigidamente.
L’Elba del futuro può essere solo un’Elba con meno auto private e più trasporti pubblici moderni e non inquinanti, un’isola con traghetti all’avanguardia e al servizio prima di tutto del benessere dei residenti, un’isola rinnovabile, ecosostenibile, che resti orgogliosamente isola.
Il tunnel ci porta in tutt’altra direzione: verso l’insostenibilità e l’omologazione, è una fuga per rimandare quel che bisognerebbe fare qui e ora e per fare qualcosa che quando sarà pronto – se mai lo sarà – apparterrà già al passato.

8 risposte a “Il tunnel sotto lo stretto di Piombino: un’idea insostenibile

  1. Lino Romano Rispondi

    Ma non riusciamo a far funzionare un’ospedale figuriamoci un tunnel sottomarino tra l’Elba e il continente

    14 Marzo 2025 alle 17:07

  2. Pierpaolo Calonaci Rispondi

    Ma che splendida idea politica e sociale ha questo acume dell’ intelletto che risponde al nome di De Rosas! È un’ idea tanto bella quanto l’ armonia di una rosa, migliore associazione semantica non poteva risuonare! È infatti un’ idea che emana profumo e rispetto non solo per l’ambiente, globalmente inteso, ma anche per le vere necessità umane! Accidenti che politico! Ma dove avrà studiato? Dove avrà appreso quelle competenze che con leggera chiaroveggenza e saggia lungimiranza lo fanno essere un signore di tale portata! Davanti ai ciarlatani della politica, agli incapaci se non veri e propri appartenenti a consorterie politiche, quella visione politica si staglia e si differenzia come una rosa dal fango. È singolare il non avere affiancato a questa rosa l’idea di costruire un parco dei divertimenti, con elefanti che baciano i delfini ad esempio, a metà tra Piombino e Portoferraio, non si sa mai che la gente non si debba riposare e divertire; e poi anche una catena di friggitorie di pesce sotto il mare (nessuno ci ha pensato prima sig. De Rosas! ) che ti fanno gustare il pesce appena pescato…. sott’acqua!!! Ho i brividi dallo stupore che tutto questo genererà nella coscienza civile! E le varrà, glielo auguro, un posto alla Casa Bianca, se lo merita, uno che come lei è impregnato di cultura di sinistra.

    14 Marzo 2025 alle 17:03

  3. Riccardo Rispondi

    Non sono innamorato dell’idea specifica del tunnel sottomarino anche se non la disdegno affatto e probabilmente allungherebbe la stagione turistica elbana e porterebbe maggiore benessere. La cosa che più mi infastidisce è la legge del NO a tutto di Legambiente e associazioni simili, a prescindere da analisi veramente approfondite e oggettive.

    14 Marzo 2025 alle 16:05

    • Marco Rispondi

      Gli stessi che impongono mostruosità come la TAV, la base NATO a San Rossore, i rigassificatori in aree urbane come Piombino e che sono d’ d’accordissimo a consentire la caccia dappertutto, anche a ridosso delle abitazioni, danno poi patenti di insostenibilità ambientale per altre opere. Strano modo d’ intendere il rispetto per l’ ambiente.

      14 Marzo 2025 alle 17:07

  4. illo Rispondi

    Se tutte le isole non si spostassero di pochi mm l’anno, queste infrastrutture potrebbero anche essere possibili

    14 Marzo 2025 alle 15:25

  5. Antonello Budini Gattai Rispondi

    follia salviniana?

    14 Marzo 2025 alle 14:31

  6. Antonio Rispondi

    Non c’è pericolo alcuno che venga realizzato non c’è assolutamente da preoccuparsi ! prima dobbiamo fare l’aeroporto, o meglio prima o poi…..!? Altro non c’è da dire

    14 Marzo 2025 alle 10:36

    • Pierpaolo Calonaci Rispondi

      E un paio di grattacieli gli ha dimenticati? Sa, servono tanto ad un’ infrastruttura essenziale quale un aeroporto è. Grazie per il suo pensiero illuminante

      14 Marzo 2025 alle 17:06

Rispondi a Antonello Budini Gattai Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

“Elba sotterranea”, la prima fase del progetto studio

di Parco nazionale Arcipelago Toscano

In libreria la nuova “Guida alla Grande Traversata Elbana”

Alla scoperta dell'itinerario simbolo dell'isola: 65 km sospesi fra cielo, terra e mare