
“Vorrei tranquillizzare i cittadini: noi continuiamo a lavorare per il bene della città”. Così il sindaco di Portoferraio Tiziano Nocentini all’indomani della richiesta delle opposizioni consiliari unite inviata al Prefetto di Livorno ai sensi dell’art. 141 comma 1 lettera C) del TUEL per lo scioglimento del Consiglio Comunale a causa della approvazione del bilancio non avvenuta entro il termine del 28 febbraio.
“A parte il fatto che non so quanti comuni abbiano già provveduto ad approvare il bilancio, non solo all’Elba – precisa il sindaco – il Prefetto di Livorno conosce bene la nostra situazione finanziaria; suona poi alquanto strano che fra i firmatari della richiesta ci sia proprio Zini, principale responsabile del disastro finanziario di Portoferraio a cui noi stiamo ponendo rimedio, la cui amministrazione non ha certo brillato nel rispetto dei termini di scadenza degli atti finanziari. Ma ormai non c’è più da meravigliarsi di nulla, di fronte alla ritrovata unità della sinistra locale che – insieme ai suoi ispiratori – si rivela in tutti i suoi metodi antidemocratici. La nostra amministrazione comunale con il suo lavoro che finalmente comincia a dare i suoi frutti sta dando fastidio, e loro cercano in tutti i modi di contrastarla, ignorando i diritti di chi è stato democraticamente eletto cercando di abbatterlo proprio nel momento di massimo impegno per risollevare la città dai danni subiti dal nubifragio del 13 febbraio scorso”.
“Chi vuole influenzare i cittadini con maldicenze e mistificazioni della realtà sarà smentito dai fatti ed ognuno dovrà prendersi le sue responsabilità, così come noi facciamo ogni giorno per il bene di Portoferraio. Purtroppo le opposizioni lavorano per il loro tornaconto politico – conclude Tiziano Nocentini – non certo per il bene del paese e dei suoi cittadini”.
Tiziano Nocentini, sindaco di Portoferraio
isolato
Ammettiamo che Zini e prima di lui Ferrari abbiano fatto guai, il problema è che sono passati 8 mesi dalla nomina, il probelma è che il bilancio non è stato approvato, che niente più si conosce della situazione finanziaria, ma ammesso tutto ciò il sindaco c’è e si governa con gli atti, non con le chiacchiere. Per questo per quante colpe abbiano gli altri, e sicuramene ne avranno, ora il Sindaco deve fare atti e fatti, così dopo comprenderemo chi ha ragione e chi torto.
12 Marzo 2025 alle 14:32