
Il sindaco di Rio, Marco Corsini interviene sulla polemica che lo riguarda in quanto incaricato della presidenza della fondazione Ginori dal Ministro della cultura Alessandro Giuli al posto di Tomaso Montanari. “Ho solo dato la doverosa disponibilità ad un ministro che me lo ha chiesto, non vado alla ricerca di incarichi e anche per gli altri ricevuti è perché mi è stato chiesto di dare la disponibilità prescindendo dal governo in carica. Sono un servitore dello Stato e penso che questo sia un mio dovere istituzionale”. I rapporti con il ministero e il governo non sono nuovi per Corsini, membro dell’Avvocatura di Stato e sindaco di Rio. “Ho interloquito anche in passato con il ministero della cultura, indipendentemente da chi fisse ricoperto. Questo per tanti aspetti che interessano Rio come il palazzo di Napoleone (per cui ho anche potuto portare finanziamenti) – spiega – Il ministro Giuli, che tra l’altro non conoscevo, mi aveva chiesto tempo fa la disponibilità per questo incarico che ho dato, nell’interesse pubblico. Poi è passato del tempo e solo ieri ho appreso che il ministero aveva scritto alla Regione Toscana e al sindaco di Sesto Fiorentino indicando me alla presidenza della Fondazione, cosa di cui tra l’altro mi ritengo onorato”. Un ruolo che secondo Corsini può aiutare anche il comune di Rio. “Per risolvere le criticità che ha e alzare il livello del territorio – considera – è indispensabile dialogare con la politica nazionale. Il sindaco non si relaziona solo all’interno ma anche all’esterno”. E considera che questo ruolo non sottrarrà tempo e impegno alla sua attività di amministratore locale. “Il presidente di una fondazione ha compiti di rappresentanza e rapporti istituzionali – afferma – non devo andare a fare presenza, devo amministrare e questo ritengo di poterlo fare”. Senza per questo andare ad incidere su altri incarichi che sta svolgendo a vari livelli. E’ stata poi sollevata la questione delle competenze per questo ruolo di presidente della Fondazione Ginori. “E’ stato detto che non ho esperienza alla guida di enti culturali – ricorda – La collezione Ginori è famosa in tutto il mondo e il suo destino dipende anche dai lavori di ristrutturazione del museo che attualmente è chiuso. Penso di poter dare un contributo in questa direzione. Il mio ruolo sarà quello di amministratore. Rispondo quindi alla richiesta del ministro anche se non ho mai cercato altri incarichi. Mi sono stati chiesti è ho detto si – termina – l’unico ruolo che ho voluto con forza è quello di sindaco di Rio perché ritengo di poter essere utile al territorio e lo sono anche rivestendo incarichi di portata nazionale e relazionandomi con ministri, governo ed autorità centrali”.