
65 chilometri che si estendono da est a ovest, da Cavo a Pomonte, lungo la dorsale dell’isola. Un itinerario sospeso tra tanti colori: l’azzurro del cielo e il blu del mare, il verde della montagna e il marrone della costa. Un mix unico di paesaggi e di ambienti, tra i profumi e i rumori del bosco e della macchia mediterranea. Questa è la GTE, la Grande Traversata Elbana: un piacere per gli occhi, un ristoro per l’anima, una bella sfida per tutti gli amanti dell’outdoor, che si parli di trekking o di mountain bike.
La GTE è un’esperienza unica nel suo genere, che non può mancare nel carnet dei più appassionati. Ma percorrerla non è un gioco da ragazzi: non occorre essere degli “alpinisti” provetti, ma è bene comunque avere alle spalle una buona preparazione.
Il percorso è diventato con il tempo uno dei simboli dell’isola d’Elba e, grazie alle sue caratteristiche, si sta affermando sempre di più come un vero e proprio unicum nel panorama dei cammini italiani.
Ne abbiamo parlato con Francesco Stea, autore, insieme a Michele Cervellino – entrambi membri del CAI, il Club Alpino Italiano – della seconda edizione ampliata e aggiornata della primissima “Guida alla Grande Traversata Elbana”, edita da Terre di Mezzo Editore, in libreria dal 7 marzo. Una guida completa, dettagliata e approfondita per godersi non solo la GTE a 360°, ma anche l’Elba stessa, unendo il piacere e l’avventura dell’escursione alla scoperta di un territorio ricco di storia, tradizioni ed eccellenze e che conferma che la nostra isola, grazie al suo clima e alla sua tranquillità, può vivere anche “fuori stagione”, specialmente in primavera e in autunno.
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