I giovani protagonisti del primo incontro di Rifondazione

di Partito della Rifondazione Comunista Circolo Elba

E’ iniziato sabato 1 marzo il ciclo di tre incontri-dibattito organizzato dal Circolo Isola d’Elba del Partito della Rifondazione Comunista. I prossimi incontri si terranno il 15 marzo con il Presidente nazionale della Associazione Mare Libero per la difesa delle spiagge libere ed il 5 aprile con lo storico e giornalista Prof. Angelo D’Orsi. Nel primo incontro sono stati protagonisti i giovani che hanno scelto come tema la Palestina. Gli interventi di Costanza Lupi (Giovani Comunisti/e – Elba) e Dario Mainardi (Potere al Popolo – Livorno) sono stati incentrati sulla drammatica situazione del popolo palestinese soggetto da anni ad un vero e proprio genocidio, sulla censura dei media da parte di Israele e delle potenze che lo appoggiano, realizzata anche con l’uccisione a Gaza e Cisgiordania di centinaia di giornalisti e con l’uso sui social di algoritmi volti ad impedire la circolazione delle notizie. Sono stati soprattutto i giovani nelle scuole e nelle università italiane a mobilitarsi per far conoscere all’opinione pubblica la realtà dei fatti: a seguito dei bombardamenti decine di migliaia di persone, compresi bambini e minori, sono state uccise, le case sono state tutte distrutte e non è rimasto in piedi neppure un ospedale. A Gaza 2 milioni di persone sono prive di tutto e, appena raggiunta la tregua, l’esercito israeliano ha iniziato nuove operazioni in Cisgiordania allo scopo di aprire la strada a nuove violente colonizzazioni. Se l’amministrazione americana guidata da Biden, pur con dichiarazioni rassicuranti meramente di facciata, aveva in realtà finanziato e fornito armi ad Israele, la nuova amministrazione Trump ha reso evidenti le vere intenzioni statunitensi: il proseguimento del genocidio e la deportazione in massa della popolazione palestinese superstite. Gli interventi, seguiti con attenzione dai numerosi partecipanti, hanno dato luogo a molti interventi da parte del pubblico. Come è possibile aiutare il popolo palestinese? Come si può evitare che prevalga la rassegnazione o peggio l’assuefazione di fronte a questa immane tragedia? Secondo i giovani è necessario continuare e rafforzare l’opera di informazione e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica ed avviare sul territorio attività concrete di supporto e una campagna di boicottaggio dei prodotti provenienti da Israele. A riguardo sarà attivata nei prossimi mesi una campagna di informazione capillare in modo che tutti/e possano dare il loro contributo.

 

 

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