Guarda l'intervista

Pietro Orlandi al liceo delle Scienze Umane di Portoferraio

Un diploma e un’aula in nome di Emanuela: “Verità e giustizia non sono un’utopia”

Roma, 22 giugno 1983. Emanuela Orlandi, cittadina vaticana, scompare dopo una lezione di musica. Da allora, il fratello Pietro ha dedicato la sua vita alla ricerca di risposte, portando la sua testimonianza ovunque, anche e soprattutto nelle scuole, per trasmettere a ragazzi e ragazze il messaggio che quello alla giustizia deve essere un diritto e non un’utopia.

Sabato 22 febbraio ha incontrato anche gli studenti e le studentesse del liceo delle Scienze Umane ISIS “Foresi” di Portoferraio, che hanno intitolato un’aula ad Emanuela e consegnato un “diploma ad honorem” proprio alla giovane, quello che, purtroppo, chi l’ha fatta sparire in quell’estate di 42 anni fa le ha negato la possibilità di conseguire. Un segno tangibile che le nuove generazioni non dimenticano, anzi, mantengono viva la speranza nel domani.

Quello di Emanuela Orlandi è un giallo italiano, una storia fatta di verità e di giustizia negate, di depistaggi, ombre, sospetti, silenzi e ipocrisie resi possibili dalla connivenza di chi, invece, doveva – e poteva – fare qualcosa per capire cosa era successo quel giorno ad una normalissima ragazza di 15 anni che stava facendo ritorno a casa. Oggi come ieri, quello di Emanuela è un nome scomodo da pronunciare nei corridoi dei palazzi del potere, dentro e fuori dai confini del Vaticano. Quel Vaticano che per gli Orlandi era una famiglia.

L’ultimo “atto”, in ordine di tempo, è l’assenza di alcuni fascicoli desecretati relativi al caso e custoditi all’Archivio centrale dello Stato.

Nonostante i tentativi di insabbiare i fatti, tra le ipotesi al vaglio qualcuna sembra assumere la validità di una pista da seguire, come quella che vorrebbe, ad un certo punto della storia, Emanuela trasportata a Londra per conto del Vaticano, a bordo di un aereo messo a disposizione dai servizi segreti italiani. Un’ipotesi che, se verificata, darebbe una svolta molto importante alle indagini.

Un caso di terrorismo internazionale, un ricatto nei confronti del Vaticano, una vittima della banda della Magliana: sulla sparizione di Emanuela Orlandi è stato detto tutto, tranne che la verità.

Guarda il video e l’intervista a Pietro Orlandi:

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Il fenomeno delle truffe non ha risparmiato l’Isola d’Elba

Il comandante della compagnia ricorda le azioni a contrasto degli uomini dell'Arma

Arrestato finto maresciallo che truffava gli anziani all’Elba

Il 47enne campano intercettato dai Carabinieri a Napoli. Due le truffe andate a segno

Hacker contro i siti di Portoferraio e Marciana Marina

Dalle 7.20 di oggi sono inaccessibili i siti dei due comuni elbani e quello della regione