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Una studentessa elbana scrive su Facebook il suo sfogo. Studia a Roma e per tornare a casa ci mette più di sette ore. “i servizi invece di migliorare peggiorano” Ecco il suo scritto.
Buongiorno, scrivo qui perché sinceramente non saprei a chi altro rivolgermi, dato che alle mail mandate a chi di dovere non ho mai ricevuto risposta.
Sono una studentessa fuori sede a Roma, che per poter andare e tornare a casa deve armarsi di santa pazienza e sperare nel miracolo.
È fantastico come gli orari delle navi vengano programmati in modo tale da non coincidere con i treni neanche per sbaglio, ed è altrettanto fantastico come i pullman della tratta Piombino-Campiglia e viceversa siano stati ridotti a poche corse al giorno, risultando completamente inutili, per non parlare di come gli orari siano completamente inattendibili, così come i numeri dei pullman.
In fin dei conti, per poter tornare a casa, i tempi di viaggio sono gli stessi dei tempi di attesa, ed è snervante pensare che al posto di migliorare i servizi, vengano ulteriormente peggiorati.
Personalmente quindi, riduco il mio ritorno a casa allo stretto indispensabile, e torno quando ne ho necessità e non per piacere, rendendo ancora più inaccettabile l’idea di doverci mettere 7/8 ore, quando sarebbe possibile arrivare nella metà del tempo, se ci fossero le coincidenze adatte.
Il mortorio elbano, sicuramente dipende da tanti vari fattori, ma questo è uno di quelli.
Antonio
E che vuoi che sia….! Sono solo 50 anni che se ne parla poi vogliamo fare turismo! Leva “l’eggero” che è meglio. Altro non c’è da dire
24 Febbraio 2025 alle 14:36