Portoferraio

Il riarmo Granducale Toscano del novembre 1798

Di Marcello Camici

Per tutto il settecento il granducato di Toscana ha perseguito una politica estera di neutralità per cui è stato attuato un ridimensionamento di esercito e marina .Ma, sul finire del secolo, è costretto a rivedere la sua politica .La neonata repubblica francese con l’armata d’Italia comandata da Napoleone Bonaparte inizia la prima campagna d’Italia contro le monarchie assolute. Col consenso del granduca di Toscana Ferdinando III, nel giugno del 1796 Napoleone occupa il porto di Livorno , per impedire l’accesso del porto agli inglesi e contrastare i loro commerci nel Medi terraneo. Gli inglesi in risposta occupano nello stesso anno il porto di Portoferraio e si insediano dentro la città.Vi rimangono fino al 1797,quando se ne vanno via. Su quanto accade a Portoferraio durante questa occupazione inglese , Giuseppe Ninci narra in modo dettagliato nel libro settimo di “ Storia dell’isola dell’Elba” Dopo la partenza degli inglesi , Portoferraio torna sotto il granducato di Toscana ma la situazione politica è tempestosa. Il granduca di Toscana Ferdinando III è costretto dagli eventi ad iniziare un riarmamento di esercito e marina in difesa dello stato e l’anno successivo, il 1799, fugge in Austria ritirandosi a Vienna presso il fratello Francesco II,da dove continua a dirigere il riarmamento del granducato toscano da poco iniziato. Nel 1798 l’esercito toscano poteva contare su un esiguo numero di militari, essendo state le spese relative ridotte al minimo. In servizio del granduca vi era: una Compagnia di Guardie nobili da 156 unità, una Compagnia di 48 Guardie a cavallo, un Reggimento di linea "Real Toscano" da 2.531 unità, quattro Compagnie di Guarnigione da 777 unità distribuite tra Firenze, Livorno, Arezzo e Portoferraio, tre Squadroni di Dragoni da 300 unità suddivise tra Firenze, Livorno ed Arezzo, quattro Batterie di artiglieri da Piazza da 198 unità in stanza a Firenze, Livorno, Arezzo e Portoferraio. La marina militare era praticamente inesistente e dal 1751 il porto di Portoferraio era stato affiancato a quello di Livorno quale base della flotta militare granducale. Nel 1798,la politica granducale di riarmo si colloca su due linee : reclutamento di uomini tramite la coscrizione , introito di risorse economiche tramite l’imposizione fiscale ai possidenti o benestanti. Il primo dicembre 1798 arrivano in stampa da Firenze(stamperia granducale Gaetano Cambiagi) trasmessi all ‘Auditore e Cancelliere di Portoferraio , due “Veneratisssimi Motuproprio” di “Sua Altezza Reale Il serenissimo Ferdinando III . Principe reale di Ungheria e di Boemia ,Arciduca d’Autria,X. Gran-Duca di Toscana nel magistrato supremo”.Ad essi deve far seguito la sollecita pubblicazione e l’inserimento di un esemplare nel libro di leggi e bandi del tribunale . Sono conservati nell’archivio storico di Portoferraio : rappresentano importanti documenti della storia della città. Portano entrambe la data del 30 novembre 1798.
Nel primo motuproprio Sua Altezza Reale annuncia l’assoluta necessità di aumentare la forza pubblica spiegandone i motivi ,nel secondo invita tutti benestanti o possessori del granducato ad “eccitare” l’arruolamento nei battaglioni delle bande e al tempo stesso li invita a formare corpi di volontari per la
difesa del luogo in cui abitano. Integralmente trascritto è qui di seguito il “veneratissimo motuproprio” col quale il granduca Ferdinando III fa conoscere ai sudditi l’assoluta necessità di incrementare la forza pubblica: “SUA ALTEZZA REALE si rammenta con tenerezza la fedeltà ed attaccamento dimostratele dai suoi amatissimi Sudditi nelle più difficili circostanze di questa guerra e riconosce in parte dal pacifico contegno tenuto dal suo Popolo verso tutte le nazioni belligeranti quella pace e felicità di cui con ammirazione di tutta l’Europa ha goduto finora il Granducato.La REALE ALTEZZA SUA costante nella massima di mantenere quella leale neutralità di cui ha dato e vuole dare in ogni incontro le più luminose riprove a tutte le Potenze brama che docile come è stato finora a tutte le sue insinuazioni il buon Popolo Toscano si mantenga negli stessi sentimenti ed attitudine di universale benevolenza verso tutte le Nazioni.Mentre per altro La Reale Altezza Sua si lusingava di veder compiti i suoi voti per il ristabilimento della pace specialmente in Italia sente movimenti d’armate e misure di guerra nei limitrofi stati.Per questo motivo si trova nel dovere di manifestare ai suoi amatissimi Sudditi,la necessità di prendere delle precauzioni per la comune difesa non per contro alcuna delle nazioni belligeranti,dalle quali la Reale Altezza Sua continua a ricevere le più
rassicuranti dimostrazioni di amicizia ,ma per sostenere quella neutralità che professa e per garantire lo stato dalle incursioni di qualche turba di male intenzionati,che profittando dei movimenti guerrieri ,che accadono nei vicini stati tentasse di introdursi i qualche parte del Granducato col fine di turbare il buon ordine che vi ha regnato finora .A questo effetto sarà pubblicato un editto per l’aumento delle truppe di banda ed un piano per la formazione dei vari corpi di volontari nelle Città,territori e Castelli.SUA ALTEZZA REALE si lusinga che la Divina Provvidenza si degnerà preservare da ogni disastro questo innocente paese il quale non ha se non che dei diritti alla riconoscenza di tutte le Nazioni.Memore però dell’attaccamento e zelo che i suoi fedeli sudditi hanno in tutte le circostanze dimostrato al loro Principe ed alla Patria li eccita come Sovrano e li esorta come Padre a voler contribuire con le loro persone e sostanze a quelle misure che la prudenza suggerisce nel presente momento e che non sono ad altro dirette che al mantenimento di quelle leggi che essi venerano ed amano e di quell’ordine pubblico che garantisce la pace delle famiglie la conservazione delle proprietà ed il godimento di tutti i vantaggi sociali

Dato li 30 novembre 1798
FERDINANDO
V. FRANCESCO SERATTI
ERNESTO DI GILKENS”
FOTO 1

(MOTUPROPRIO  IN STAMPA   col quale il granduca Ferdinando III fa conoscere ai sudditi l’assoluta necessità di incrementare la forza pubblica.Filza ”Circolari e ordini del Sig Soprassindco dal 1797 a tutto il 1801”Già C31.Carta senza numero di pagina.Ordini e bandi. Archivio della comunità di Portoferraio 1554- 1800.Archivio storico comune Portoferraio)

Francesco Seratti è direttore della Segreteria di Stato ed Ernesto di Gilkens è membro del Consiglio di Stato.  Integralmente trascritto è qui di seguito il “veneratissimo motuproprio” dove il granduca invita i possessori o benestanti ad eccitare all’arruolamento : “SUA ALTEZZA REALE avendo con altro motuproprio di questo giorno fatto conoscere ai suoi amatissimi Sudditi l’assoluta necessità di aumentar la forza pubblica ne’ suoi stati , a tale oggetto, che tanto interessa l’Universale, invita i possessori di beni di suolo ad eccitare efficacemente i propri lavoratori ad arruolarsi senza ritardo nei Battaglioni di Bande ,per ridurre detti Battaglioni al completo della loro istituzione. Invita parimente tutti i Possessori di beni stabili, benestanti nelle città, terre, castelli ad offerire con sollecitudine alla difesa del rispettivo castello, luogo e città un qualche numero di soggetti fedeli, idonei e capaci che formino un Corpo di
Volontari, questi serviranno alle occorrenze nel luogo stesso e o insieme con quelli di qualche luogo vicino e non saranno impiegati fuori del rispettivo Vicariato. Riceveranno dal Governo l’arme e presteranno servizio col proprio vestiario e senza latra distinzione che quella di un semplice segno che sarà indicato da quell’uffiziale cui dal governo medesimo verrà affidato il loro comand. Al detto Uffiziale dovranno i Possessori e Benestanti suddetti presentare o far presentare le note dei soggetti che come sopra si dedicheranno alla comun difesa le quali note saranno firmate dal rispettivo Possessore o Benestante.E allora quando saranno della predetto Uffiziale Comandante intimati a prestare qualche servizio i rispettivo possesori o benestanti saranno persuasi che porta in essi l’obbligo di reintegrare nel modo che ne converrano quelli degl’individui che avranno offerti della mercede giornaliera d’onde traggono la loro sussistenza e che all’occasione del servizio da prestarsi verrebbe loro a mancare Dato li 30 novembre mille settecento novantont’otto
FERDINANDO
V . FRANCESCO SERATTI
ERNESTO DI GILKENS”

FERDINANDO
V . FRANCESCO SERATTI
ERNESTO DI GILKENS”

FOTO 2

MARCELLO CAMICI

(MOTUPROPRIO IN STAMPA col quale il granduca Ferdinando III fa conoscere ai sudditi l’assoluta
necessità di incrementare la forza pubblica.Filza ”Circolari e ordini del Sig Soprassindco dal 1797 a tutto il
1801”Già C31.Carta senza numero di pagina.Ordini e bandi. Archivio della comunità di Portoferraio 1554-
1800.Archivio storico comune Portoferraio)

Foto 2

 

(MOTUPROPRIO IN STAMPA dove il granduca invita i possessori o benestanti ad eccitare all’arruolamento .
Filza ”Circolari e ordini del Sig Soprassindco dal 1797 a tutto il 1801”Già C31.Carta senza numero di
pagina.Ordini e bandi. Archivio della comunità di Portoferraio 1554- 1800.Archivio storico comune
Portoferraio)

Marcello Camici

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