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Prosegue la conta dei danni provocati dalla tremenda alluvione di giovedì scorso. Ancora una volta protagoniste, purtroppo e tristemente, le spiagge del versante ferajese: dopo Viste, Viticcio e Biodola, ad essere colpita ora è Capo Bianco, una delle spiagge più belle, famose e frequentate dell’isola d’Elba.
Come denuncia nuovamente Legambiente, un lato della spiaggia è stato, infatti, travolto da una grossa frana, che ha trascinato con sé tonnellate di detriti, pezzi di muro e un po’ di macchia mediterranea.
“La bomba d’acqua del 13 febbraio ha fatto esplodere una situazione di precario equilibrio e, come ha scritto qualcuno, è successo quel che sarebbe stato previsto da ogni geologo cum grano salis che conosca la stabilità dei fronti di eurite” si legge nella nota dell’associazione ambientalista.
“Ieri, il sindaco di Portoferraio, in un’intervista, ha cercato di minimizzare i danni subiti dalle spiagge, ma tutta quella costa (dalle Viste fino alla Biodola) va messa in sicurezza – e non sarà facile – verificando cause antropiche e concause naturali, per restituire all’Elba e al turismo gioielli che per troppo tempo sono trattati come merce da cartolina”.
isolato
la frana a Capobianco è diversa da quella delle viste. Alle viste la strada insiste su una discarica post bellica, a Capobianco la frana è conseguenza naturale della tipologia di terre e rocce la esistenti, e quelle frane sono essenziali all’alimentazione delle spiagge. Casomai Legambiente dovrebbe contestare le storiche decisioni della soprintendenza che negli anni 50 e 60 ha autorizzato la costruzione di ville anche sulle falesie ed è quella stessa soprintendenza che ora inquisisce se cambi una finestra!
18 Febbraio 2025 alle 15:40