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Riceviamo e pubblichiamo
Evidentemente, per l’ Amministrazione in carica a Portoferraio, sono le telecamere amicali a certificare chi è o non è presente nei luoghi di un disastro annunciato. Marcella Merlini c’era eccome ( e c’è ancora), al Carburo e dintorni, per rendersi conto, ascoltare e aiutare, con però lo stile che chi aiuta lo fa in silenzio e con discrezione. Capiamo che chi invece di stile è privo, preferisca l’offesa personale al confronto, anche per non assumersi le proprie responsabilità istituzionali. Che ha da dire il Sindaco Nocentini sulla panzana in diretta del black out elettrico smentito da Enel? Vuole rispondere informando seriamente i cittadini su cosa non ha funzionato? Si prevederà una viabilità alternativa per raggiungere l’ ospedale? Si troverà una sistemazione in albergo alla famiglia di quattro persone che da giovedi è ospite sui divani dei vicini, in attesa dei lavori di ripristino dell’ appartamento nel quale l’ acqua ha raggiunto 1,40 metri? Marcella Merlini era stamani in Municipio, con spirito collaborativo, a rappresentare anche questo problema, ma il Sindaco ‘aveva da fare’. La città chiede risposte ai problemi sul tappeto, basta polveroni per nascondere la propria incapacità.
( Bene Comune – Portoferraio)
isolato
Semplice, c’è un piano di protezione civile? c’è un responsabile della protezione civile? dopo 7 mesi dall’insediamento se queste cosè non ci sono o non sono neppure state assunte decisionui come procedere alla redazione del piano il fatto è grave, così come la mancanza di un responsabile!
17 Febbraio 2025 alle 15:34
Pagnini Galileo
Gentilissima Sig.ra Merlini,
Mi permetto di scriverle queste poche righe.
Innanzi tutto grazie per la sua presenza in aiuto delle persone che purtroppo sono state colpite da questa disgrazia.
Volevo prendere una difesa per l’ attuale amministrazione, anche se io non ne faccio parte, perché ho lavorato molti anni presso l’ Istituto professionale a Concia di terra dovendo dirLe francamente , che ad ogni pioggia leggermente più intensa tutta la strada sottostante si allagava. Gli alunni erano costretti a dirottare per la piccola strada interna che unisce con quella che arriva dall’ Enfola, per non bagnarsi fino alle ginocchia, per poter accedere alla fermata del bus.
Quindi sono ormai molte amministrazioni passate quelle che hanno visto o non visto il problema della zona.
Con questo, vorrei non fare una critica ma esortare chi di dovere, di prendere definitivamente una decisione seria ed efficace, affinché questa tragica situazione non venga a ripetersi in futuro.
17 Febbraio 2025 alle 13:46