“AgRio Food Policy”, la svolta agroalimentare di Rio

Approvato dalla Giunta Corsini il manifesto programmatico. Le azioni previste

Il comune di Rio punta sull’agricoltura sostenibile per arrivare alla valorizzazione delle tipicità agro – alimentari del territorio. L’ amministrazione guidata dal sindaco Marco Corsini ha approvato, con la deliberazione della Giunta Comunale n.14 del 4 febbraio 2025,  il  manifesto programmatico “AgRio Food Policy”, per lo sviluppo di una agricoltura sostenibile. Si tratta di un progetto che era contenuto nel programma  politico  ed  elettorale, individuando  tra  le priorità strategiche la necessità di diversificare le attività economiche del territorio, al fine di affrancarlo  da una dipendenza quasi esclusiva dal settore turistico. Il  Comune  di  Rio  e l’intera  Isola  d’Elba, come è noto,   possiedono  una  tradizione agricola  radicata, che  nel  tempo  è  andata  progressivamente  riducendosi   provocando  – si legge nella delibera – l’abbandono delle attività agricole, l’aumento del  rischio idrogeologico,  la  perdita  della  biodiversità  agricola, l’incremento  del  rischio incendi  e la  crescita  della dipendenza da prodotti agroalimentari importati. Il  recupero e  la  valorizzazione dell’agricoltura locale invece potrebbero rappresentare un’opportunità concreta  per contrastare le criticità, favorendo un modello di sviluppo sostenibile che possa generare benefici sia economici che ambientali e sociali. In particolare, la  creazione  di  un  sistema  agricolo  locale  e  multifunzionale  potrebbe consentire  di  migliorare  l’autosufficienza alimentare  del  Comune  di  Rio  e  dell’intera  Isola  d’Elba,  riducendo  la  dipendenza  dalle  importazioni, abbattendo i costi ambientali legati al trasporto di beni alimentari e promuovendo il consumo di prodotti locali e di qualità.

Fra le azioni del manifesto programmatico “AgRio Food Policy”, il Comune di Rio si ripropone fra l’altro il recupero  e  la valorizzazione  dei  terreni  agricoli  abbandonati,  attraverso  misure  di  sostegno  agli imprenditori agricoli locali e incentivi per la riattivazione delle coltivazioni tradizionali, la promozione  e  certificazione  dei  prodotti  locali  mediante  l’iscrizione  a  marchi  di  qualità  (DOP, IGP,  STG  o  Denominazioni Comunali –  De.Co.), il sostegno  alla  formazione  e  all’educazione  alimentare  e  ambientale,  con  iniziative  rivolte  alle scuole,  alle  imprese  agricole  e  alla  cittadinanza  per  promuovere  un  consumo  consapevole  e sostenibile, nonché l’incentivazione dell’agriturismo e del turismo enogastronomico, come  strumento di diversificazione economica e di valorizzazione del territorio rurale.

La prima azione attuativa del  manifesto  programmatico  “AgRio  Food  Policy”prevede la  mappatura  dei  terreni  di  proprietà comunale, al fine di individuare quelli maggiormente idonei alla coltivazione di prodotti tipici del territorio. Inoltre è prevista la  creazione di nuovi spazi commerciali dedicati al cibo locale, con il riuso di aree commerciali vuote, insieme ad iniziative di sostegno agli imprenditori agricoli  e  agroalimentari, anche con misure di semplificazione e incentivi economici.

“È un dovere creare la possibilità d’identificare e distinguere un territorio – ha commentato Jacopo Mirarchi, consigliere delegato ai progetti di politica alimentare – dobbiamo vedere al di là, crescere laddove le possibilità possano dare vita a vere e proprie occasioni comunitarie con grande attenzione all’aspetto occupazionale. Crediamo fortemente in questo pilastro del nostro programma, lo abbiamo portato avanti con molta energia perché è indispensabile generare linee guida che potrebbero svoltare il futuro, aprendo nuovi scenari socio-economici sfruttando ciò che ci circonda. Sarà grazie alla volontà di tutti gli attori che vorranno prendere parte all’ iniziativa che riusciremo a  perseguire i migliori risultati, unendoci cresceremo”.

“Questa amministrazione  – ha aggiunto il sindaco di Rio Marco Corsini – dimostra di avere una visione e una progettualità nel tentativo di far vivere il territorio tutto l’anno, con attività che non siano ‘invece’ del turismo ma siano ‘oltre’ al turismo. Noi vogliamo creare opportunità di sviluppo, di ricchezza, di occupazione. Ci auguriamo di suscitare l’interesse di tutti i soggetti potenzialmente coinvolti, e che il paese colga questa opportunità e ci investa le proprie energie, costruendo anche così il proprio futuro”.

 

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