“Ad oltre un mese dall’ultimo consiglio comunale pensavamo ormai di aver perso le tracce dell’amministrazione comunale portoferraiese. Ce la immaginavamo tutta intenta a risolvere i problemi del bilancio ma, soprattutto, a trovare le soluzioni per mettere una pezza alla magra figura rimediata nell’ultima assemblea, quando Nocentini ed i suoi furono costretti a ritirare larga parte delle delibere presentate, nell’imbarazzo generale.
Così credevamo che avessero organizzato, nella pausa natalizia, tra una cena e l’altra, un bel ripasso (per chi almeno una volta l’aveva letto) del programma, per portare finalmente in consiglio le linee programmatiche e spiegare ai portoferraiesi “che ne sarà di noi”. Pensavamo si fossero impegnati per decidere una volta per tutte quali consiglieri inserire nelle commissioni consiliari, che non ci sono ancora nonostante non sia cambiato il regolamento e che quindi devono avere un ruolo nell’analisi e nei pareri delle delibere. Com’è che non li individuano? Non si fidano di loro stessi?
Insomma, dopo essere scivolati su una “buccia di banana”, eravamo convinti che il 2025 sarebbe iniziato con un salto di qualità, almeno minimo. Le opposizioni hanno provato a stimolarli. Zini, Pellegrini e Andreoli hanno presentato due mozioni (una sugli impianti sportivi ed un’altra sulla delicata situazione del Grigolo); strumento (la mozione) a disposizione dei consiglieri che apre una discussione all’interno del consiglio, che indica una soluzione e che prevede anche un voto finale. Bene Comune ha presentato altre interrogazioni su altrettanti temi.
La risposta arriva, con un comunicato che appare a firma “Comune di Portoferraio”. Questa è la prima anomalia: chi lo ha scritto quel comunicato? L’addetto stampa del comune pagato con i soldi di tutti i contribuenti e quindi anche di chi non ha votato Nocentini? Se così fosse avrebbe ampiamente straripato il suo ruolo che non gli dovrebbe permettere di scendere nella polemica politica. Poi il Comune di Portoferraio non può coincidere con l’amministrazione comunale in carica. Siamo tutti noi.
L’amministrazione si chiede cosa abbia fatto chi l’ha preceduta: strano non se ne sia accorto Nocentini quando, con tanto di fascia tricolore, ha inaugurato la Linguella, quando arrivando in Biscotteria, ha visto tante facce giovani, quando è entrato ai Vigilanti ed ha riaperto la scalinata adiacente, quando si è insediato nella restaurata sala consiliare, quando ha rinunciato a SMART a favore del comune di Rio o quando ha “consegnato” i nuovi palloni alle società sportive attraversando la famigerata fagiolotonda. Avrà modo ancora di approfondire.
Il comunicato, infine, stigmatizza il comportamento delle opposizioni, ree di fare opposizione:
“E’ anche una questione di senso civico: vorremmo essere lasciati lavorare in pace, senza assistere al gioco delle parti di chi, scimmiottando la politica nazionale, mette in scena periodicamente interpellanze e mozioni”. Cosa si aspettava Nocentini? Una folla festante in adorazione del nulla? Mozioni, interrogazioni e interpellanze sono gli unici strumenti a disposizione delle minoranze per incidere sulla vita amministrativa.
Non si tratta di scimmiottare nessuno, è la politica in democrazia e non è cosa che si possa improvvisare”.
PD Portoferraio