Commercio, in arrivo nuove regole a Campo nell’Elba

Vietati alcuni settori merceologici nei centri storici, sui lungomare e in altre aree

La Giunta Comunale di Campo nell’Elba, nei giorni scorsi, ha approvato una nuova disciplina delle attività commerciali in sede fissa nel territorio del Comune di Campo nell’Elba sulla base di principi volti al miglioramento delle attuali condizioni di decoro urbano e alla promozione e sostegno delle attività economiche. La Giunta ha individuato zone di particolare interesse, indicate nella cartografia allegata alla delibera e consultabile all’albo Pretorio, dove saranno vietati alcuni settori merceologici ed attività (sia come nuova apertura che per trasferimento o ampliamento di attività esistenti) con le seguenti indicazioni:
attività di vendita alimentare e non alimentare di somministrazione effettuata mediante distributori automatici in apposito locale ad essa adibito in modo esclusivo,
attività di money change, phone center, internet point, money transfer e similari,
attività di commercio all’ingrosso,
attività di sala gioco, centri scommesse e similari,
centri massaggi non collegate ad altra attività abilitata di centro sportivo, centro fisioterapico, attività estetica,
commercio alimentare e non alimentare di prodotti derivanti dalla cannabis legale,
eercizi commerciali con settore alimentare o non alimentare a totale ad esclusivo libero servizio (market o minimarket),
sexy shop o altre attività di vendita di materiale erotico o pornografico, attività di artigianato e/o somministrazione di alimenti e bevande che non siano riconducibili alla tradizione toscana o altri alimenti riconosciuti come prodotti nazionali tipici.
Nella stessa delibera la giunta ha individuato, all’interno dei centri storici di San Piero, Sant’Ilario e La Pila, delle frazioni di Seccheto, Cavoli e Fetovaia nonché nelle aree di pertinenza delle scuole dell’obbligo -ricettori sensibili- (Marina di Campo), forme di semplificazione e incentivazione anche economica sia per l’apertura di nuove attività che per trasferimento o ampliamento di attività esistenti relative alle seguenti attività:
esercizi di somministrazione di alimenti e bevande riconducibili alla tradizione toscana o altri alimenti riconosciuti come prodotti nazionali tipici,
esercizi commerciali (genere alimentare e non alimentare) che garantiscano l’apertura per almeno undici mesi nell’arco dell’anno solare con l’esclusione di quelle ad esclusivo libero servizio (market o minimarket).
“Il nostro obiettivo è stato quello di individuare aree del territorio nelle quali avviare percorsi innovativi di promozione e sostegno delle attività economiche attraverso programmi di qualificazione della rete commerciale – spiega il Sindaco Davide Montauti -. Vogliamo migliorare le attuali condizioni di decoro urbano con particolare attenzione ai centri storici, ai lungomare e ai Paesi collinari e costieri al fine di promuovere lo sviluppo economico e sociale valorizzando il patrimonio storico culturale e qualificare la rete commerciale valorizzando i prodotti del territorio. Questo è un primo passo”.

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