
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”. È questa frase di Primo Levi il cuore del discorso del sindaco di Portoferraio, Tiziano Nocentini, che questa mattina, insieme ai rappresentanti dell’Amministrazione ferajese e delle forze dell’ordine, ha celebrato la Giornata della Memoria rendendo omaggio a quelli che un tempo furono i luoghi ebraici della città.
Una corona commemorativa è stata deposta presso l’antico cimitero israelitico che sorgeva vicino la spiaggia delle Ghiaie, mentre un mazzo di fiori è stato lasciato là dove aveva inizio l’ex Via degli Ebrei, all’attuale incrocio tra via Elbano Gasperi e via della Campana: una sorta di “ghetto”, istituto dal Granduca di Toscana all’inizio del ‘700.
Nel suo discorso, il sindaco ha sottolineato il valore sempre attuale della ricorrenza del 27 gennaio e l’importanza del ricordo, soprattutto per i più giovani, perché anche Portoferraio ha conosciuto l’orrore della guerra e dell’odio, “perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate: anche le nostre” (Primo Levi).
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