In pieno centro storico di Portoferraio, in via Roma all’angolo con via Garibaldi, è apparso da qualche mese l’ennesimo sfregio a Cosmopoli, l’ultimo di una serie ma forse il più scintillante e futurista: una canna fumaria argentea che si sviluppa per ben 4 piani.
Non sappiamo a chi si siano ispirati coloro che hanno permesso questo scempio, che speriamo venga al più presto occultato, ma più che nella città murata dei Medici sembra di essere tra le tubazioni che portano l’acqua geotermica nelle centrali elettriche di Larderello, dove almeno si produce energia rinnovabile.
Lo sfregio è così evidente che speriamo sia l’ultimo di quelli ai quali è stata sottoposta una città meravigliosa, che ha perso piano piano unicità, nel nome del traffico privato e di lavori pubblici troppo spesso trasformatisi in offese al bene pubblico e alla storia e all’ambiente.
Speriamo che si riparta da qui per fare insieme un progetto comune per Cosmopoli, ma la vediamo dura: quel che sta succedendo con il Sistema Museale Arcipelago Toscano (SMART), dove il Comune di Portoferraio non sembra in grado nemmeno di fare gli atti concordati con gli altri Comuni – rischiando di perdere così finanziamenti già stanziati – ci dice di quanto la cultura e il patrimonio storico siano qualcosa ritenuto di scarso interesse (con la cultura non si mangia, diceva un dimenticato ministro) e non un pilastro essenziale della nostra economia turistica e della nostra identità di isolani.
Portoferraio o Larderello? Chi ha permesso quello scempio?
di Legambiente Arcipelago Toscano
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