Legambiente Arcipelago Toscano si complimenta con i Carabinieri forestali per l’operazione che ha portato a identificare due bracconieri – uno dei quali addirittura senza porto d’armi – che cacciavano nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Si tratta, come scrivono gli stessi carabinieri di bracconieri recidivi e noti per aver violato più volte sia la normativa venatoria che quella ordinaria. Eppure, di fronte a queste violazioni le sanzioni da pagare per cacciare la fauna selvatica – patrimonio indisponibile dello Stato – all’interno di un’area protetta delle leggi italiane ed europee restano irrisorie: 688 euro e gente che in altri Paesi sarebbe già in galera resta in attesa di una sentenza che forse arriverà troppo tardi o sarà vanificata dalle leggi “spara-tutto” del governo. Resta invece immutabile l’assordante silenzio delle associazioni venatorie che non ci pensano nemmeno ad espellere dalle loro fila e condannare i bracconieri recidivi.
Legambiente: “Bene blitz carabinieri contro il bracconieri”
"Sanzioni e pene irrisorie, che aspettano le associazioni venatorie a dissociarsi?"
Articoli correlati
Torna SEIF: per la salvaguardia e la valorizzazione del mare
Il festival di Fondazione Acqua dell'Elba dal 27 al 29 giugno giunge alla settima edizione
Verde pubblico, l’ufficio che non c’è e il piano fantasma
di Legambiente Arcipelago Toscano
Avvistata una sula lungo le coste dell’Elba occidentale
di Antonello Marchese* e Giorgio Paesani **