Sanità toscana: conti non tornano, inevitabile aumento Irpef

Il consigliere Marco Landi: "modello da cambiare, non paghino come sempre i cittadini"

“Basta immotivati trionfalismi: la sanità toscana non gode di buona salute. E a dirlo sono non solo i cittadini, che ogni giorno toccano con mano le inefficienze, ma anche la Ragioneria dello Stato che ha messo nero su bianco numeri preoccupanti circa i conti della sanità e di conseguenza sulla sua tenuta. La Toscana è maglia nera tra le medio-grandi regioni: mentre le altre chiudono in attivo o in pareggio noi chiudiamo il conto economico con un rosso che fa tremare i polsi. Continuare a dire che va tutto bene è al limite del millantato credito”.

Così Marco Landi, consigliere regionale della Lega e portavoce dell’Opposizione, commentando alla risposta dell’assessore regionale alla Salute Simone Bezzini all’interrogazione a risposta immediata sui conti della sanità toscana.

“E basta anche nascondersi dietro il paravento dei tagli del governo: i numeri ci dicono che gli unici governi ad aver ridotto i trasferimenti erano a trazione Pd, con presidenti Monti e Renzi. E neanche il tema del payback regge, perché anche le altre regioni hanno lo stesso problema, persino con numeri più elevati, eppure chiudono in pareggio. Un esempio?  il Veneto governato dal centrodestra segna il record di prestazioni erogate nei vari ambiti di cura, in termini assoluti e percentuali, con l’azzeramento delle urgenze e delle attese a 10 giorni e una drastica riduzione di quelle in fascia D, cioè differibili. E questo a fronte di un aumento delle richieste di prestazioni e del soccorso in emergenza, della specialistica ambulatoriale, compresa quella complessa e della chirurgia. Aumenti che fanno seguito con quelli dell’anno scorso. Eppure in Veneto i conti tornano. La Giunta abbia un sussulto di onestà intellettuale e ammetta i propri errori senza scaricare le colpe sugli altri e soprattutto lo faccia senza mettere nuovamente le mani nelle tasche dei cittadini. L’assessore Bezzini ha rimandato alle parole del presidente Giani, ma senza nuove entrate sarà difficile far quadrare i conti”, conclude Landi.

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