La notizia è ufficiale! Alla prossima Conferenza mondiale sulle Disabilità che si terrà dal 10 al 12 Giugno 2025 a New York presso il Palazzo dell’Onu, ad esibirsi di fronte ai rappresentanti di tutto il mondo ci saranno i ragazzi e le ragazze della Si Può Fare Band.
Un invito giunto direttamente dal Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli che ha voluto con sé, proprio nella città della Grande Mela la settimana scorsa in occasione degli incontri istituzionali della missione italiana presso la sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, il direttore musicale della band Davide Zubani.
Tre giorni fitti di appuntamenti, sopralluoghi e proficui incontri per preparare il terreno in vista del concerto importantissimo che il prossimo anno la band dovrà sostenere nel palazzo di vetro. Davide Zubani ha così incontrato molti membri della comunità italiana come Pasquale Masullo, membro dei COM.ITES ente di riferimento degli italiani all’estero, Don Luigi Portarulo primo parroco italiano assegnato alla storica Sain Patrick Cathedral che porta avanti importanti progetti per le famiglie italiane in città e numerosi giornalisti, che hanno raccontato cosa è la Si Può Fare Band sulle testate newyorkesi.
Ma l’appuntamento più importante si è svolto presso il Consolato Generale d’Italia alla presenza del Console Fabrizio di Michele dove il Ministro Alessandra Locatelli ha presentato gli sviluppi della riforma sulla disabilità che comincerà dal 1 gennaio 2025 in via sperimentale in Italia. Un incontro con importanti rappresentanti della comunità Italiana a New York dal titolo “Italia ed Inclusione: La persona al centro”, una preziosa occasione per condividere il grande impegno che l’Italia sta portando avanti sui temi dell’inclusione, disabilità, valorizzazione di ogni persona e per parlare della Riforma che introduce il ‘Progetto di vita’ fino a raccontare il primo storico G7 Inclusione e Disabilità di Assisi.
Ricordiamo che ad ottobre 2024, l’Italia ha ospitato il G7 sull’Inclusione e Disabilità ad Assisi e a suonare sul palco di questo straordinario evento, il primo nel nostro paese, c’era anche la Si Può Fare Band con la sua musica inclusiva.
Un’escalation di successi: dalla bassa bresciana dove i ragazzi della band si esercitano coi loro strumenti due volte a settimana, passando per il primo Tour all’Isola d’Elba, per arrivare al palcoscenico internazionale del G7 fino al sogno che diventa realtà di esibirsi il prossimo anno all’Onu.
Davide Zubani, direttore del gruppo musicale “Si Può Fare Band” spiega: “L’inclusione è un valore universale e l’Italia è un faro per i diritti delle persone con disabilità. La promozione del Ministro Locatelli sta dando i suoi frutti. Nel 2025 ci esibiremo presso le Nazioni Unite a New York, continuando la nostra missione di inclusione, solidarietà e potenzialità. Sarà un’occasione unica ed irripetibile per portare il nostro messaggio condiviso sempre da più persone anche in un luogo così rappresentativo come l’Onu, grazie al Ministro Locatelli e a una narrazione promossa a livello ministeriale che mette la persona al centro dove l’inclusione è vista come valorizzazione dei talenti.”
Durante il soggiorno newyorkese, Davide Zubani ha avuto modo di entrare in contatto con il consigliere regionale Marco Landi (in quei giorni con una delegazione regionale della Toscana a San Francisco) che condivide con la band il legame con l’Isola d’Elba, nell’ottica di rafforzare il progetto in regione dopo il Tour musicale della Si Può Fare Band di questa estate proprio sull’Isola.
La Si Può Fare Band, composta da persone con disabilità intellettive, musicisti e loro accompagnatori, è il prodotto diretto dell’omonimo laboratorio musicale “Si Può Fare “, metodo ideato dall’insegnante e musicista Davide Zubani, che consiste in un’ attività educativa guidata, rivolta principalmente a persone con disabilità.
Immaginatevi una band fatta da una batteria scomposta dove ogni musicista ha un tamburo o un piatto, un rullante oppure un set di batteria orchestrato ad hoc in modo da permettergli di esprimere il proprio talento.
Come l’inclusione, la Si Può Fare Band è un’esperienza: un’attività musicale aperta a chiunque voglia sperimentare un’esempio di inclusione.
Il focus del lavoro è sulla ricerca e la valorizzazione dei talenti presenti in ogni persona, al di là della propria condizione di disabilità o non disabilità. Non è musicoterapia, sono vere e proprie lezioni di musica, cui i ragazze e le ragazze della band si dedicano più volte a settimana e con grande sforzo, passione e determinazione.
Il repertorio della Band consiste nella rivisitazione dei grandi classici della musica internazionale ed italiana, rielaborati ad hoc e resi capaci di narrare i temi dell’ inclusione, solidarietà, potenzialità .
I brani sono stati scelti insieme ai ragazzi, rendendoli protagonisti nella costruzione del repertorio che eseguono con passione ed appartenenza.
Dai Pink Floyd a Battisti, da Bennato ai 4 Non Blondes, il palco non fa paura alla Si Può Fare Band.
Silvia Vancini, Ufficio Stampa ‘Si Può Fare Band’
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