La manifestazione di ieri della CGIL a Portoferraio sui collegamenti marittimi si è trasformata subito – anche perché era già nell’intenzione degli organizzatori – in un’iniziativa sui diritti degli isolani. E a ribadirlo c’erano anche i genitori delle scuole di Marciana Marina che di altri diritti strettamente collegati hanno parlato, aprendo finalmente un primo dialogo con la politica e le istituzioni.
Nella manifestazione di ieri abbiamo sentito parlare finalmente di temi che la Sinistra sollevò già 13 anni fa: quello di una privatizzazione del trasporto pubblico marittimo imposto dai governi di destra e accettato supinamente dalla Regione Toscana, un modello dal quale ieri ha preso le distanze anche l’assessore regionale Stefano Baccelli che ha aperto alle istanze delle associazioni del territorio e alle proposte che da anni – e in quest’ultime settimane – avanza Sinistra Italiana per un forte controllo pubblico dei collegamenti essenziali che garantiscano prima di tutto gli isolani e che ci faccia uscire da questo sconsolante panorama fatto di difficoltà, guasti, corse saltate, dell’annuncio di vendita di navi vetuste e inquinanti e spesso frutto di “regali” pubblici a un privato monopolista e ingrato, che dimostrano che la privatizzazione della Toremar fu una scelta sbagliata. Lo abbiamo sempre detto e lo ribadiamo.
L’aspro confronto tra le associazioni e Baccelli è stato utile, così come è stato utile l’intervento del sindaco di Portoferraio, per riportare la discussione nell’alveo di un confronto pacato che ha permesso di capire meglio le novità nell’approccio della regione a una questione vitale.
La Regione deve fare autocritica e sta cominciando a farla anche con dure parole verso chi fino a ieri sembrava intoccabile. Ma la Destra, che ha fatto della privatizzazione dei servizi pubblici una bandiera, non può certamente fare due parti in commedia. Soprattutto il partito – la Lega ex Nord – che esprime un ministro dei trasporti e che è latitante, completamente afono in una vicenda che riguarda non solo gli elbani ma – ancora di più – gli isolani delle isole più piccole che rischiano di trovarsi in balia dei capricci e degli interessi degli armatori. Vedremo cosa risponderà all’interrogazione parlamentare di Alleanza Verdi -Sinistra.
Mentre la destra parla di incremento della natalità, nelle isole le sue politiche dei collegamenti, scolastiche, sanitarie e abitative porteranno a un’ulteriore diminuzione delle nascite e a una migrazione invernale – già peraltro iniziata – verso il continente, che rischia di vedere le isole popolate solo d’estate.
Quello che ha ammesso anche Bacelli è che sarà difficile dotare le isole di naviglio moderno e green, allo stato attuale, le navi che serviranno le isole saranno sicuramente meglio delle attuali vetuste carrette dei mari, ma se andrà bene avremo solo un usato sicuro, compreremo da altri quel che per loro è già superato.
I soldi per assicurare trasporti turistici moderni a isole che fanno un fatturato turistico da capogiro non ci sono. I soldi per portare i trasporti insulari ai livelli di quelli delle isole degli altri Paesi europei non sono stati previsti, nonostante le norme nazionali e internazionali. Eppure basterebbe che il ministro Salvini rinunciasse – come chiedono gli stessi siciliani – al Ponte dello Stretto di Messina, basterebbe una frazione di quell’enorme e inutile spreco, per trovare i soldi per realizzare o acquistare navi moderne e pulite. Ma anche la Regione deve rivedere le sue priorità: se, come diciamo da sempre, bisogna intervenire prioritariamente sui traghetti e i trasporti pubblici che servono, altri progetti che riguardano numeri marginali possono attendere. In questi anni troppo spesso si sono rovesciate le priorità.
E’ una questione di priorità e questa priorità nel PNRR del Governo Meloni e nella politica della destra non c’è, nonostante le furbizie populiste e gli slalom degli esponenti della destra elbana.
Ha Ragione il segretario generale della CGIL Toscana Rossano Rossi: questa è una battaglia di civiltà e progresso, per assicurare davvero che tutti i cittadini italiani abbiano gli stessi diritti, perché nessuno resti indietro, perché l’insularità da handicap si trasformi in risorsa e rinascita civile.
*Umberto Mazzantini
SINISTRA ITALIANA – Isola d’Elba