Riceviamo e pubblichiamo integralmente
L’assemblea della FCCN (Fusione Comuni Comitato Nazionale) lo scorso martedi 26 novembre ha votato per il rinnovo delle cariche sociali ed ha confermato come presidente Antonello Barbieri.
il consiglio ha eletto i membri del nuovo comitato direttivo: Corrado Valsecchi (Lecco), Antonino Marcagliotta e Giancarlo Manoli (Sicilia), Stefano Martinenghi (Elba), Rori Sforza (Piemonte), Guido Benigni (Marche), Nicola Cortese (Calabria) e Marco Camplone (Pescara). Due i presidenti onorari: Emilio Torri e Vincenzo Figoli.
La Fccn è il motore delle fusioni dei comuni in Italia e recentemente ha stipulato un accordo con la Regione Veneto, che ha recepito in pieno quello che dovrebbe diventare il programma nazionale per le fusioni.
Antonello Barbieri, che è anche il fondatore della Fccn, ha colto l’occasione per ringraziare gli associati per il rinnovo dell’incarico e ha posto l’accento sulle nuove sfide da affrontare. “Siamo per le fusioni, ma non per le fusioni calate dall’alto”, precisa il presidente. “Il coinvolgimento dei cittadini, che sono i primi beneficiari delle riorganizzazioni di territori, è un fattore determinante. La Fccn è a disposizione dei sindaci e degli amministratori pubblici che stanno affrontando o vogliono affrontare il processo di fusione. Abbiamo, nel tempo, costruito un bagaglio di esperienze e una robusta rete di interlocuzioni con il mondo politico. Unire i comuni è la nostra missione ed è l’indispensabile evoluzione per affrontare il futuro. Una razionale riorganizzazione aiuta lo sviluppo dei territori, semplifica e migliora la vita dei cittadini e genera risparmio. Il Veneto è la regione più attiva nella pianificazione del governo del territorio: ha varato un ambizioso piano di riordino che prevede diverse fusioni nei prossimi cinque anni ed è il modello da seguire per tutte le regioni del Paese”.
Per quanto riguarda la fusione dei sette Comuni Elbani nel Comune dell’Isola d’Elba, il percorso istituzionale con la Regione Toscana è stato avviato con il deposito della proposta di legge da confermare con referendum popolare, che ha ottenuto dalla Regione la “dichiarazione di procedibilità” che ha consentito la stampa da parte della stessa Regione e la consegna al nostro comitato dei moduli con la proposta di legge da far firmare ai cittadini per la istituzione del referendum confermativo. La legge prevede il mantenimento dei municipi e del personale degli attuali sette Comuni trasformati in “Municipalità”, dove i cittadini possono recarsi come oggi per espletare le pratiche amministrative. Il territorio delle Municipalità coinciderà con quello degli attuali comuni e saranno dotate di risorse finanziarie pari a quelle indicate negli attuali bilanci per il mantenimento dell’ordinaria amministrazione, del decoro urbano, delle manifestazioni, e della sicurezza del territorio, Saranno guidate dal c.d. “Sindachino” eletto dai cittadini con apposita lista elettorale, come succede per le municipalità delle grandi città metropolitane.
Qualcuno si chiederà allora a cosa serva il Comune dell’Isola d’Elba. La fusione creerà un Comune forte di 32.000 abitanti che curerà in modo unitario e coordinato l’amministrazione, ricco di risorse per la promozione turistica del brand “Isola d’Elba” famoso nel mondo e per gli investimenti infrastrutturali di un’isola oggi malgestita da Sindaci attenti solo al proprio orticello elettorale e divisi su tutto, a partire dall’Aeroporto. Un Comune che potrà rendersi autonomo per gli investimenti infrastrutturali dei quali necessita l’Elba per ammodernarsi attingendo ai fondi Europei FESR (Fondi Europei di Sviluppo Regionale) dai quali sono esclusi i Comuni con meno di 30.000 residenti. E’ questa ricchezza e autonomia finanziaria la principale ragion d’essere del Comune dell’Isola d’Elba, perchè com’è noto i progetti sono bella cosa, ma “senza lilleri non si lallera”. Un Comune che per presenze turistiche si porrà al secondo posto in Regione dopo Firenze, con un potere contrattuale adeguato alla propria importanza per discutere con voce unitaria con la Regione. Un Comune che se vorrà, grazie ai fondi Europei FESR, potrà dotarsi di una propria linea di navigazione ed anche aerea, perchè è inammissibile che la terza isola Italiana possa restare isolata via mare e via cielo per una ragione o per l’altra, ma sempre perchè in balia di terzi e non autonoma.
Questa straordinaria opportunità non è stata purtroppo compresa dagli attuali amministratori Elbani, perchè la raccolta firme sui moduli organizzata dal nostro comitato è stata subito interrotta per la indisponibilità dei consiglieri comunali di ogni partito in ogni Comune ad autenticare pubblicamente le prime firme raccolte; un comportamento di irresponsabilità politica e civica giustificato da qualche consigliere con il timore di perdere il voto dei cittadini contrari in occasione delle elezioni amministrative.
Poichè la legge dichiarata procedibile dalla Regione può essere riproposta senza modifiche dal nostro Comitato in Regione per riaprire i termini di raccolta firme a determinate condizioni, per riaprire i termini della raccolta firme sui moduli già stampati, onde evitare il ripetersi di quanto accaduto ho avviato una interlocuzione informale con il Sindaco di Portoferraio Nocentini, il quale si è detto favorevole e si è reso disponibile a studiare un percorso condiviso con gli altri Amministratori Elbani. Vediamo se è la volta buona.
*Stefano Martinenghi
COMITATO ELBA IN COMUNE