L’impegno dei carabinieri a supporto di tutte le donne

Una struttura capillare sul territorio provinciale composta da 27 comandi stazioni

Il 25 novembre ricorre la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, una ricorrenza voluta e istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che in questa data invita le istituzioni e le associazioni ad organizzare attività di sensibilizzazione.
“Orange the World” (“colora il mondo di arancione”) è il tema di questa giornata, perché l’arancione è il colore della campagna dedicata alla promozione dell’uguaglianza di genere e dell’emancipazione delle donne.
Tutti i militari dell’Arma di Livorno, in maniera empatica e grazie agli strumenti in loro possesso, sono quotidianamente impegnati a fornire aiuto e supporto a tutte quelle donne che si trovano in difficoltà, cercando di trasmettere loro la consapevolezza che insieme si può uscire da situazioni di violenza.
Tema quanto mai attuale alla luce dei continui “femminicidi” ma ci sono anche altre situazioni, solo in apparenza meno gravi, che insidiano quotidianamente le donne, tra questi troviamo il fenomeno comunemente denominato “stalking”, che corrisponde al reato di “atti persecutori” (art. 612-bis c.p.), ma anche i casi di maltrattamenti in famiglia (art. 572 c.p.) e percosse (art. 581c.p.).
Proprio da pochi giorni, la mattina dello scorso 20 novembre, una delegazione del Soroptimist International Club di Livorno, guidata dalla Presidente Maria Emanuela Bacci di Capaci, ha fatto visita al Comando Provinciale di Livorno per donare alla Stazione Livorno Centro, dipendente dal locale Comando Compagnia, un kit di ascolto portatile per vittime di violenza di genere o domestica cd. “Una stanza tutta per sé… portatile” alla presenza delle maggiori Autorità della Provincia accolte per l’occasione dal Comandante Provinciale, Colonnello Piercarmine Sica.
L’iniziativa va ad aggiungersi alle tante altre portate avanti dal Club a supporto delle donne in difficoltà, con la finalità di agevolare l’azione di contrasto alla violenza come ricordato dalla Presidente nel suo intervento: “Le Soroptimiste realizzano progetti e promuovono azioni per la parità di genere ed il contrasto alla violenza. Questo importante service nazionale della “stanza tutta per sè”, in questo caso “portatile”, è nato dalla volontà di sensibilizzare sulle problematiche delle denunce, predisponendo ogni mezzo utile ad un approccio delle vittime che sia il meno traumatico possibile”.
L’efficace collaborazione avviata con il Soroptimist International d’Italia ha condotto, nel tempo, all’inaugurazione della stanza tutta per sé in tutte le Compagnie Carabinieri della provincia di Livorno: il 26 giugno 2015 presso la Stazione di Cecina, il 25 luglio 2017 presso la Stazione di Portoferraio, il 27 settembre 2017 presso la Stazione di Livorno Centro ed il 1° dicembre 2023 anche la Compagnia di Piombino è stata dotata della stanza portatile. Si tratta di locali appositamente dedicati all’ascolto, arredati in maniera idonea sotto l’aspetto logistico-funzionale, pensati per chi risente delle difficoltà di denunciare episodi che afferiscono alla sfera intima e privata.
Il progetto nazionale denominato “Una stanza tutta per sè” è nato nel 2015 da un protocollo tra l’Arma dei Carabinieri ed il Soroptimist International d’Italia, con lo scopo di incoraggiare le persone vittime di violenza di genere a rivolgersi alle FF.PP., sostenendole nel delicato momento della denuncia, ricreando un luogo protetto e accogliente dove poter raccontare quanto accaduto, determinando un rapporto meno traumatico con gli investigatori chiamati ad aiutarle.
Il kit di ascolto “Una stanza tutta per sé… portatile” è composto da un pc, un microfono ed una webcam contenuti in una valigetta portatile che consentirà ai militari di raccogliere, ovunque occorra, le testimonianze delle vittime di violenza (atti persecutori, maltrattamenti, stalking e ogni altro atto violento) e permetterà di registrare con elevata sensibilità acustica ogni elemento utile, senza interruzioni o richieste di ripetizioni, per un approccio il meno traumatico possibile. Lo scopo è quello di trasmettere una sensazione di attenzione alle sofferenze subite, sostenendo la vittima nel delicato ma decisivo momento della denuncia quale punto di partenza di un percorso di uscita dalla violenza.
A tal proposito, l’Arma, sin dal 2014, si è dotata inoltre della “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, strutturata su ufficiali di polizia giudiziaria, inseriti nell’ambito delle articolazioni investigative, quali quelli effettivi al Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Livorno, con il compito di sostenere i reparti nello sviluppo delle indagini. Il personale è stato allo scopo appositamente addestrato presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative, centro di alta qualificazione dell’Arma, ove vengono svolti annualmente corsi di formazione specifici in materia di violenza di genere.
L’Arma dei Carabinieri di Livorno, nell’anno in corso, ha continuato a focalizzare il proprio impegno al contrasto di tali crimini grazie al particolare contributo offerto dai referenti provinciali, inquadrati nel Nucleo Investigativo e facenti parte della rete locale e nazionale contro la violenza sulle donne, e gli altri militari specializzati che possono aiutare concretamente le vittime di violenza che si rivolgono all’Arma.
Con la sua struttura capillare sul territorio provinciale composta da 27 Comandi Stazioni dislocati nei maggiori centri urbani come nelle aree più decentrate, l’Arma tiene fede all’impegno di prossimità al cittadino ed in particolare alle donne che versino in condizioni di difficoltà non necessariamente fisica ma anche psicologica.

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