Riceviamo e pubblichiamo integralmente:
Quando si fa politica, sopratutto per migliorare la vita dei cittadini, occorre ponderare bene le scelte che si ritengono di assumere sulla propria persona se da queste dipende l’immagine e il lustro della cosa pubblica che si intende rappresentare. Gli sciacalli di professione vorrebbero individuare una incrinatura nella maggioranza del comune di Portoferraio e scovare assurde dietrologie apocalittiche, quando in realtà nulla è accaduto. Comprendo la difficoltà di alcuni nel riuscire a comprendere il rispetto che si deve ad un incarico pubblico, ma dato che il mio interesse è rispettare i cittadini che mi hanno eletto, sarà sufficiente dire questo. Il proposito di cambiare il mio ruolo da istituzionale ad uno più politico è dovuto al fatto che ho avuto l’onore di essere stato recentemente eletto presidente di una importante associazione del territorio elbano, che mi avrebbe reso incompatibile con una carica istituzionale che impone di rappresentare tutti e non solo una parte. Dato che non voglio creare situazioni che agli occhi degli abituali maliziosi potrebbero essere oggetto di attacchi politici di eventuali conflitti a danno del Sindaco e dell’amministrazione ho deciso di dedicarmi a svolgere solo il mio ruolo di consigliere comunale delegato. Mi occuperò, come ho fatto fino a stamani, delle materie che il sindaco ha deciso di affidarmi e con il quale ho un rapporto sincero, dettato da stima e fiducia reciproca. Per cui, mi rimboccherò le maniche e lavorerò più convinto di prima.
Tanto rumore per nulla.
Una sola constatazione: ho letto in queste ore spiacevoli uscite o battute che simulano le iene che ridono sui cadaveri. A quale scopo? Quale beneficio ne ottiene la comunità se non quella di una lacerazione nei rapporti ? Comprendo le divisioni politiche, ma gridare allo scandalo con il solo scopo di trascendere tutto sul personale non fa altro che qualificare la sostanza di chi questo gesto lo compie. Se questa isola è ridotta al lumicino forse è anche colpa di chi vede la fazione in ogni cosa. Di chi considera l’avversario un nemico da abbattere. Di chi preferisce vedere affondare la nave piuttosto di lanciare un salvagente. Un po’ meno cattiveria poterebbe tutti a risolvere i problemi.
Mattia Gemelli
*Consigliere Comunale di Portoferraio