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Squali pericolosi o specie in pericolo? L’iniziativa

Comune di Capoliveri e Consorzio Elbano Diving aderiscono al progetto European Shark

Lo squalo bianco, il mako, lo squalo elefante ma anche razze e aquile di mare sono le
specie marine presenti nel Mar Mediterraneo che stanno affrontando una preoccupante
diminuzione demografica. Queste specie sono state inserite nella lista rossa delle specie in
pericolo dell’IUCN, un’organizzazione mondiale per la conservazione della natura.
Per lungo tempo, gli squali sono stati erroneamente considerati una minaccia per l’uomo, il
che ha portato a una pesca indiscriminata, anche di specie non rilevanti per la nostra cultura
culinaria. Questo ha causato un significativo declino nel numero di questi animali, alterando
l’equilibrio tra predatori e prede nell’ecosistema marino del Mediterraneo. Nonostante sia
aumentata la consapevolezza del loro ruolo fondamentale per la salute dei mari, le minacce
come catture accidentali, inquinamento e modifiche degli habitat persistono.
Negli ultimi anni sono stati compiuti progressi con l’inclusione di quasi la metà di queste
specie tra quelle protette. Tuttavia, molte altre specie marine nel Mediterraneo sono ancora
a rischio e molto lavoro deve essere fatto per proteggerle. A tal proposito, è stato avviato il
progetto European Sharks che monitora queste specie in Italia, Francia, Croazia, Spagna e
Slovenia. Questo è un progetto che rientra nel programma LIFE dell’Unione Europea che
finanzia iniziative ambientali.
Il Comune di Capoliveri e il Consorzio Elbano Diving – CED hanno deciso di partecipare a
questa importante iniziativa dopo i numerosi avvistamenti di aquile di mare della scorsa
estate in diversi punti d’immersione dell’isola d’Elba. Più volte i subacquei hanno avuto la
fortuna di osservare gruppi composti fino a 20 esemplari di aquile di mare (Myliobatis
aquila). Questo aumento di avvistamenti rappresenta un’opportunità cruciale per studiare
questi magnifici animali ancora poco conosciuti riguardo alle loro abitudini e rotte migratorie.
Solo in altre due località italiane sono stati registrati avvistamenti simili, rendendo il mare
elbano un hotspot particolarmente importante per la conservazione di queste straordinarie
creature. Eleonora De Sabata, giornalista impegnata nella protezione del mare e delle sue
specie a rischio da molti anni, ha presentato il progetto ai rappresentanti locali ed è stato
accolto con grande entusiasmo. Essi avranno il compito di documentare incontri con razze,
torpedini, gattucci e gattopardi durante le immersioni utilizzando foto e video subacquei.
Il progetto punta a individuare le aree in cui squali e razze sono presenti per creare una
mappa delle aree sensibili che queste specie frequentano stagionalmente per riprodursi e
nutrirsi. Oltre ai subacquei, anche pescatori e altri appassionati del mare possono contribuire
segnalando gli avvistamenti o catture accidentali sul sito www.europeansharks.eu offrendo
così un supporto prezioso alla protezione di specie essenziali per l’ecosistema del
Mediterraneo.

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