Ieri l’onorevole Marco Grimaldi, Gruppo Alleanza Verdi Sinistra – su sollecitazione degli iscritti e iscritte dell’Isola d’Elba di Sinistra Italiana – ha presentato un’interrogazione al Ministro dei Trasporti e Infrastrutture (troppo impegnato a vaneggiare sul ponte sullo stretto di Messina, il cui costo potrebbe essere destinato invece al rinnovo di tutta la flotta marittima nazionale) sulla ormai insostenibile situazione dei collegamenti marittimi dell’Isola d’Elba con la terraferma, frutto della privatizzazione del collegamento che ha permesso di utilizzare navi obsolete, insicure e inquinanti ai privati.
Il servizio deve tornare nelle mani pubbliche, con nuove navi che assicurino un servizio dalle 5:00 alle 24:00, la sicurezza dei passeggeri, dei molti lavoratori e lavoratrici pendolari, studenti e bisognosi di cure che giornalmente si recano o escono dall’Isola oltre ad una sostenibilità ambientale non più rinviabile.
A tutti i cittadini elbani deve essere garantita la continuità territoriale prevista dalla Costituzione e la garanzia dei posti di lavoro dei marittimi.
Grazie per la pubblicazione e cordiali saluti,
gli iscritti di SINISTRA ITALIANA ELBA
* Dario Danti, Segretario regionale Toscana SI – Marco Guercio, Segretario Livorno SI – Francesco Ghini, Segretario Circolo Piombino SI
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
presentata dall’On. MARCO GRIMALDI il 14/11/2024 16:25
Al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti – Per sapere – premesso che:
le recenti decisioni assunte in modo arbitrario e unilaterale dalle compagnie di navigazione private Moby Lines e BluNavy che hanno drasticamente ridotto il numero di corse dei traghetti da e per l’ Isola d’Elba stanno determinando un impatto gravissimo sulla mobilità dei cittadini elbani e di tutti i lavoratori e studenti pendolari;
oltre al diretto effetto che il taglio delle corse determina sulla vita delle persone forte è la
preoccupazione per la qualità dei servizi pubblici essenziali erogati alla comunità;
le compagnie di navigazione possono esercitare le libertà garantite dal mercato ma con senso di responsabilità verso il territorio, cosa che in questa fase è senza dubbio venuto meno con il drastico taglio del numero di corse dei traghetti che collegano l’isola d’Elba con il porto di Piombino nelle ore strategiche per i pendolari arrecando loro profondo disagio e forte preoccupazione;
ad avviso dell’interrogante la decisione assunta da Moby e Blue Navy rappresenta un grave ostacolo alla continuità territoriale, diritto essenziale per garantire la mobilità a chi vive su un’isola e si sposta quotidianamente per motivi di lavoro e di studio;
per raggiungere scuole, uffici e luoghi di lavoro, molti residenti all’isola d’Elba non hanno altra
alternativa se non quella di affidarsi ai trasporti pubblici e limitare questi servizi, specialmente negli orari di punta, è una scelta incomprensibile e dannosa;
a garantire quei pochi collegamenti che ancora rimangono tra l’Isola d’Elba e Portoferraio è la
compagnia Toremar, sovvenzionata dalla Regione Toscana ma il contratto di servizio tra Toremar e Regione, già prorogato di un anno, è in scadenza a fine 2024;
occorre sottolineare comunque che la compagnia Toremar nel 2011 è stata acquisita da Moby S.p.A, entrando anch’essa a far parte del gruppo Onorato, creando di fatto una sorta di monopolio sulla tratta Piombino-Isola d’Elba;
il caro carburanti e la riduzione complessiva degli spostamenti stanno determinando un contesto nel quale, non solo in Toscana, le compagnie di navigazione stanno comprimendo le attività e assottigliando le flotte, con pesanti ricadute occupazionali per i marittimi, ma, ad avviso dell’ interrogante, questioni di natura economica o gestionale non possono ricadere sulle spalle dei cittadini;
ad avviso dell’interrogante occorre compiere ogni sforzo per giungere al ripristino immediato di tutti i collegamenti, specialmente nelle ore fondamentali per chi deve raggiungere quotidianamente la terraferma e rappresenta un dovere delle autorità e delle compagnie di navigazione tutelare il diritto alla mobilità dei cittadini dell’isola d’Elba, individuando soluzioni che non penalizzino la collettività;
quello che sta accadendo ai collegamenti marittimi è il frutto della decisione sbagliata di privatizzare un servizio pubblico, svendendo un patrimonio collettivo e arrivando alla situazione drammatica attuale di un servizio inefficiente e costoso;
è necessario oggi adoperarsi per garantire posti di lavoro e continuità territoriale e in attesa del
bando pubblico di competenza della Regione Toscana, occorre conoscere, come sarà garantita, dal prossimo primo gennaio, l’occupazione dei lavoratori marittimi e dell’indotto addetti ai servizi
connessi alle navi e come verrà altresì garantito un trasporto pubblico al servizio dei cittadini,
moderno, integrato, efficiente e non inquinante -:
quali iniziative di competenza intenda assumere per affrontare e risolvere le criticità emerse
recentemente dopo il taglio delle corse dei traghetti fra Elba e Piombino favorendo una
interlocuzione tra le compagnie di navigazione private, le istituzioni regionali e l’Autorità di Sistema Portuale affinché possano essere ripristinate quante più corse possibili per garantire un efficiente servizio di continuità territoriale e la salvaguardia dei livelli occupazionali del personale marittimo e dell’indotto.