“Condivido le proteste contro i tagli delle corse delle navi”

di Raimonda Lobina*

dal Garante territoriale dei diritti delle persone private della libertà, Raimonda Lobina, riceviamo e pubblichiamo integralmente. 

Buongiorno, in qualità di Garante dei diritti delle persone private della libertà, operante presso la Casa di Reclusione di Porto Azzurro, mi sento in dovere di condividere e sostenere le proteste che da più parti (Sindaci dei 7 Comuni, Forum giovanile dell’Elba, sindacati…) si sono levate a proposito delle recenti decisioni delle compagnie di navigazione di tagliare drasticamente il numero delle corse dei traghetti da e per l’Isola d’Elba. Anche presso la Casa di Reclusione operano pendolari con svariate funzioni ed incarichi (sanitari, culturali, di istruzione..), ma non si deve dimenticare che la riduzione delle corse penalizza fortemente anche i parenti che si recano in visita al carcere e che devono già affrontare spesso lunghi viaggi e costi per il pernottamento presso l’isola. E inoltre penalizza anche quei detenuti che, potendo usufruire di permessi, vogliono raggiungere il continente per poi recarsi presso i loro famigliari o svolgere attività di studio o di lavoro. Le ragioni addotte dalle compagnie sono fondamentalmente caratterizzate da una logica di guadagno, ma il profitto non deve mai anteporsi alle reali, concrete ed ineludibili necessità di una comunità che non è solo turismo, vacanze, divertimento, ma è anche servizi, sanità, istruzione e servizi penitenziari. Non dimentichiamo che all’Elba esiste ed opera una Casa di Reclusione con più di 300 ristretti e numerosissimi operatori a vario titolo impegnati. Anche tutto questo è l’Elba. Come sottolineavano giustamente i giovani del Forum, i servizi sanitari e dell’istruzione, ed io aggiungo anche del carcere, impiegano in larga parte personale pendolare. Queste istituzioni già scontano grosse difficoltà nel reperimento del personale, spesso a costo della qualità del servizio: se questi operatori sono sempre più penalizzati da servizi di trasporto oltre modo carenti nei mesi autunnali, invernali e primaverili, il rischio è quello di un arresto completo di detti servizi: niente più insegnanti, infermieri, medici, educatori, personale della polizia penitenziaria e così via. Mi associo pertanto alle richieste che da più e diversificate parti sono state inoltrate affinché sia attuato un ripristino ed un potenziamento dei collegamenti marittimi.

*Raimonda Lobina

Garante territoriale dei diritti delle persone private della libertà

Casa di Reclusione “Pasquale de Santis” Porto Azzurro

2 risposte a ““Condivido le proteste contro i tagli delle corse delle navi”

  1. Gianfranco Rispondi

    C’è solo un modo per risolvere il problema,rimediare all’errore enorme fatto dall’allora ex sor rossi,quando regalo’ la toremar per quattro soldi bucati alla moby,se la deve riprendere e dare in gestione il servizio e così si risolve la questione

    18 Novembre 2024 alle 10:20

  2. Giuliano Bellosi Rispondi

    Poiché è completa la condivisione, con il Garante, che evidenzia come tutte le strutture sociali, economiche e dei servizi, per garantire qualità e continuità delle prestazioni, richiedono un supporto fondamentale da parte dei collegamenti, ritengo che l’ assegnazione degli approdi alle compagnie di navigazione dovrebbero essere effettuati condizionando, gli stessi, oltre che alla garanzia di un servizio annuale continuativo anche ad alcuni orari garantiti delle partenze. Questo, semplificherebbe la fruibilità del servizio ai pendolari, senza incidere significamente nei bilanci annuali delle compagnie di navigazione. Giuliano Bellosi

    17 Novembre 2024 alle 11:11

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati