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Toremar, proroga con una nave in meno e meno corse

Lo ha annunciato l'assessore Baccelli. Marco Landi:" E' inconcepibile, si dimetta"

Bando traghetti, “inconcepibile arrivare a questo punto”, lo ha affermato il consigliere regionale della Lega Marco Landi replicando alla risposta dell’assessore alle Infrastrutture e ai trasporti Stefano Baccelli a un’interrogazione sui collegamenti marittimi con le isole dell’Arcipelago toscano. Risposta da cui è emerso che la Regione chiederà un’ulteriore proroga per tutto il 2025, con una copertura finanziaria di 17,6 milioni di euro. Proroga che vedrà oltretutto,  la messa a disposizione di una nave in meno, la Rio Marina bella, e cambierà anche il programma di esercizio con l’eliminazione di qualche corsa. Insomma se possibile la situazione dei collegamenti marittimi, sta peggiorando.  Nel video allegato potete seguire la discussione in aula.

Ecco il comunicato integrale del consigliere Landi

“Dopo quasi 12 anni di contratto di servizio, che sapevate che sarebbe scaduto il 31 dicembre 2023, dopo quasi un anno di proroga e a poco più di un mese dalla sua scadenza è veramente inconcepibile arrivare a questo punto. Giovedì incontrerà i sindaci elbani. Io penso che non dovrebbero chiederle altro che fare un passo indietro e dimettersi. E i cittadini elbani dovrebbero accoglierla con una civile manifestazione di protesta”.

Lo ha detto in aula il consigliere regionale della Lega Marco Landi replicando alla risposta dell’assessore alle Infrastrutture e ai trasporti Stefano Baccelli a un’interrogazione sui collegamenti marittimi con le isole dell’Arcipelago toscano. Risposta da cui è emerso che la Regione chiederà un’ulteriore proroga per tutto il 2025, con una copertura finanziaria di 17,6 milioni di euro. Proroga che, ha detto in aula l’assessore – “vedrà la messa a disposizione di una nave in meno, la Rio marina bella, e cambierà anche il programma di esercizio con l’eliminazione di qualche corsa, ma solo nel periodo estivo. Sarà anche sostituita la nave Liburna che collega Capraia con una nave più vecchia, ma con la certificazione alla navigazione in acque internazionali”.

“Tredici anni, e siamo qui a cercare di capire come l’ulteriore proroga che lei intende dare che necessariamente dovrà dare avrà un servizio migliorativo o peggiorativo di quello attuale. Se avrà dei costi migliorativi o peggiorativi di quelli attuali. Se avrà uno sviluppo e una possibilità negli anni futuri e nel futuro contratto di servizio migliorativo o peggiorativo di quello attuale. Le chiedevamo semplicemente di far valere quelli che sono i diritti dei cittadini dell’Arcipelago toscano e i diritti dei lavoratori marittimi. E anche sulle tariffe agevolate per le società sportive non ci basta sentir dire che valuterete l’eventuale impegno economico. C’è bisogno di un intervento immediato e uno per il futuro”, ha concluso Landi, ricordando di aver presentato una mozione che impegna la Giunta regionale a stanziare fondi per garantire le agevolazioni e a inserirle strutturalmente nel prossimo contratto di servizio.

7 risposte a “Toremar, proroga con una nave in meno e meno corse

  1. Massi74 Rispondi

    Dare la colpa al governo dopo che la regione ne ha combinate di tutti i colori negli ultimi 12 anni è la più bella delle barzellette. Senza poi contare il fatto che privatizzare era più che giusto dato lo stato penoso in cui si trovavano Tirrenia, caremar,Siremar ecc. Se poi le privatizzazioni vengono fatte col c..o allora è altro discorso.

    13 Novembre 2024 alle 12:05

  2. isolato Rispondi

    La colpa della privatizzazione è di tutti i partiti e di tutti i cittadini, perchè tutti abbiamo “bevuto” la favola? che occorreva il privato nella gestione di determinati servizi. A ben vedere non era del tutto sbagliato,. Il governo però scappa mettendo la patata bollente in mano alle regioni. Le regioni hanno gestito in modi diversi, la nostra ha privilegiato una soluzione che ha condotto, non so con quale linearità a mettere in mano ad un solo armatore almeno il 70% dei servizi. quell’armatore fu bravo a condizionare la politica di destra e di sinistra ai suoi fini però è incappato in una crisi da lui stessa generata per aver fatto passi più lunghi della propria gamba. Ora il privato vende neavi, riduce corse, d’altra parte deve restituire un prestito soci monstre al suo socio di minoranza (si fa per dire). E’ vero la Regione non era attrrezzata culturalmene a gestire il trasporto marittimo, ha creduto a quel privato ben supportato a Piombino. Ora siamo nei problemi, unica speranza è potere incrementare il capitale elbano in Blu Navy per farne una compagnia locale capace di assisurare servizi, avendo presente che in estate si guadagna ed in inverno si rimette. Tuttavia per quel poco che si sa i bilanci di BluNavy si sono sempre conclusi in attivo e non di poco. Quindi qualche spuiraglio c’è, sempre che non si pensi di aver diritto a servizi numerosi tutto l’anno e a prezzi ancor più bassi, anche se ci fosse una compagnia pubblica sarebbe un errore dato atto che abbiamo un governo che non mette risorse neppure sulla sanità

    13 Novembre 2024 alle 11:30

  3. Mauro Mettini Rispondi

    Come ex marittimo Toremar sono arrabbiato e dispiaciuto che sia andata a finire così. Però purtroppo devo ammettere che l’errore è stato fatto quando fu deciso di scegliere la strada della privatizzazione .Faccio un’appello agli amministratori elbani e tutta la cittadinanza di far sentire la propria voce e per una volta non pensare solo al “CASSETTO PIENO”

    13 Novembre 2024 alle 5:28

  4. Massi74 Rispondi

    Oltre ogni limite. E c’è ancora gente all’ Elba che vota PD…

    12 Novembre 2024 alle 22:45

  5. M.R. Rispondi

    Con la Giraglia al posto della Liburna e senza le corse effettuate in estate dalla Rio Marina bella?
    Che dire.. complimenti!

    12 Novembre 2024 alle 20:55

  6. umberto Rispondi

    Questi sono i risultati della “privatizzazione” dei servizi marittimi e non solo da parte del Cdx e del PD.

    12 Novembre 2024 alle 19:39

    • Palmiro Rispondi

      Le privatizzazioni non solo il male, la cattiva gestione e la incapacità politica invece si. Tre sole cose doveva fare la Regione, vigilare sulle le regole del bando, predisporre il nuovo e garantire i diritti costituzionali dei cittadini alla mobilita e continuita territoriale. Evidentemente non erano cose alla loro portata.

      13 Novembre 2024 alle 6:28

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