/ L'intervento

Dal ’60, solo oggi conviene lasciare traghetti a banchina?

di Giovanni Fratini

Semplicemente stupefacente il comunicato con cui Moby tenta furbescamente  di giustificare la drastica riduzione delle  sue corse invernali.

Stupefacente, per non dire, falso il ragionamento che viene fatto.

Se davvero i conti fossero corretti mi viene anzitutto spontaneo chiedere ma come hanno fatto a sopportare per lungo tempo una “navigazione” così poco redditizia.

E’ dagli anni ’60 che prima la Nav.ar.ma e poi  la Moby hanno provveduto a collegare l’Elba con il continente durante il periodo invernale, quando il traffico è scarso. Come è possibile che abbiano potuto rimanere sul canale di Piombino anche d’inverno con costi di gran lunga superiori ai ricavi e  con perdite milionarie ogni anno ? L’armatore Achille Onorato decise di portare all’Elba la Nav.ar.ma e di attraversare il canale tutto l’anno. Come hanno fatto gli eredi  a non decidere, invece, di lasciare d’inverno i traghetti a banchina?

Forse per il semplice motivo che le perdite delle corse invernali, assicurate per 60 anni e quest’anno all’improvviso  cancellate ( tranne quelle da Piombino delle 5,30 e da Portoferraio dalle 9,15 che evidentemente non viaggiano vuote o semi vuote ) sono sempre state  compensate dai lauti ricavi durante la stagione turistica, quando si traghettano non solo i residenti e le loro auto, ma molti turisti con i loro bus, le roulotte e le auto. E a prezzi certo non calmierati, ma piuttosto pesanti. Un non residente, anche nella stagione invernale, ha sempre pagato sulla Moby ben più di 4 euro.

Caro Ufficio stampa della Moby, saremo anche un po’ ignoranti noi elbani “in materia di collegamenti marittimi”, ma non certo tanto “bischeri” da credere alle panzane che vi inventate.

Saluto con favore l’iniziativa unitaria dei Sindaci, ma servirà ben poco se non riusciranno ad avanzare proposte che possano contrastare il pesante giogo della iniziativa privata che grava sul servizio marittimo. 12 anni fa il Governo Berlusconi decise di privatizzare tutte le Compagnie regionali. La  nostra Regione non volle fare l’armatore e scelse la totale privatizzazione con la cessione al privato della flotta Toremar e della gestione del servizio . Abbiamo così totalmente affidato il destino del cabotaggio marittimo ai Privati che per prima cosa pensano ai loro interessi. Ed è naturale. Ma da tempo dobbiamo purtroppo constatare che i collegamenti marittimi con il continente stanno attraversando un brutto periodo. Certi servizi pubblici come quello del trasporto marittimo locale di vitale importanza per le popolazioni isolane, non possono essere lasciati completamente in balia del privato, sperando che la concorrenza tra più Compagnie faccia maturare buoni frutti. Concorrenza che spesso non c’è. Occorre dunque  trovare almeno il modo di regolamentare diversamente l’organizzazione del servizio, in particolare  l’assegnazione degli slot alle Compagnie che non risulteranno vincitrici nella gara che sarà indetta dalla Regione, con una auspicabile intesa tra Regione, Autorità portuale, Comuni e Associazioni  economiche

8 risposte a “Dal ’60, solo oggi conviene lasciare traghetti a banchina?

  1. Qamo Enian Rispondi

    Abbiamo capito i costi sono alti l’amministrazione dei viaggi insieme al turismo non capisce e dunque chiediamo agli scafisti Albanesi se ci lasciano un gommone di Silversto Stalone.
    Va bene? Siete contenti?

    10 Novembre 2024 alle 12:43

  2. I.G.B Rispondi

    Strano che solo oggi si siano accorti delle magagne della regione Toscana.
    Giova ricordare che la Toscana è amministrata da PD.
    Visto che il bubbone ,per dirlo alla nostra maniera e’ di fatto scoppiato dal 2021 e mai possibile come una giunta di sinistra di Portoferraio non abbia alzato la voce?
    Bastava semplicemente porre il problema al TAR e chiedere l’accesso agli atti.
    Certamente il problema riguardava anche le altre amministrazioni comunali dell’isola.
    Evidentemente ognuna di queste pensava al propio orticello.
    Condivido perfettamente quanto scritto dal Sig.Frattini, e se non ricordo male ex sindaco di Portoferraio nonché esponente di sinistra.
    Ho letto che la sinistra della Val Di Cornia e quella elbana hanno proposto una mobilitazione “ Elba New” .
    Perché non si sono mossi prima nei confronti del presidente della regione Gianni , Esponente Pd come tutta la sua giunta.
    Perché non si sono schierati apertamente contro le decisioni di privare la sanità elbana di medici e strumenti necessari agli elbani costretti ad affrontare spese e viaggi per le cure, non solo per chi necessità dell’assistenza ma tutte le spese che le famiglie devono gioco forza far fronte.
    Oggi tutti i politici passati e presenti fanno bella mostra con tante idee ma nessuna soluzione.
    Sono i fatti che contano e l’Elba sopravvive con gli ospiti e non con le chiacchiere del noi faremo!

    9 Novembre 2024 alle 19:25

  3. Alessandro Rispondi

    Abbiamo, senza andare lontani, blunavy e elba ferry, la Moby intanto va cancellata ,va messa in una black list , e proponiamo alle altre 2 compagnie un contributo adeguato, alla Ferry non facciamola attraccare a 2 km di distanza dal porto di piombino , e penso che metteremmo a posto per tutto l’anno il piombino elba A/R.

    9 Novembre 2024 alle 15:04

  4. Marco Rispondi

    Se davvero c’ é un problema di costi troppo alti nella stagione invernale a causa di scarsitá di utenti, la soluzione al problema c’ é ed é anche molto semplice. La Moby usi in inverno traghetti piú piccoli come quelli che vanno all’ isola del Giglio per intendersi. Tutto il resto é fuffa. Le solite lamentele che ad ogni fine estate giungono puntuali da questa compagnia sottintendono un solo scopo, ovvero che a questa azienda non basta essersi accaparrato il quasi monopolio delle corse per l’ Elba, ma ogni volta vengono a piangere miseria unicamente per cercare di spillare sempre piú soldi pubblici sotto forma di sovvenzioni.

    9 Novembre 2024 alle 11:15

  5. Federica Nassi Rispondi

    Concordo con Fratini, tutte queste perdite, vengono fuori ora. Prima hanno sperperato sulla pelle dei turisti con biglietti esorbitanti in estate, da far scappare un bel po’ di utenza, oggi piangono. Certamente è sconvolgente il comportamento di Blu Navy che ha una partecipazione locale, pretende solo la polpa, lasciando basiti, su come non possa organizzare un servizio decente.

    9 Novembre 2024 alle 11:00

  6. isolato Rispondi

    le considerazioni di Fratini sono corrette, Moby non ce la racconta giusta!
    Forse occorrerebbe anche riflettere su quante “panzane” la proprietà di Moby ha regalato all’isola, ma tanti gli correvano dietro da destra e da manca, per cercare di organizzare qualche pensiero nuovo per il futuro.
    L’iniziativa unitaria dei sindaci può essere utile? dubito. Non hanno competenze amministrative specifiche in materia, non hanno competenza scientifica in materia di trasporti navali.
    Certo è che non si possono difendere gli attuali armatori e neppure i lavoratori, perchè per quanto si voglia definire usurante il lavoro del marittimo, lavorare su di una nave che fa avanti e dietro per il canale non è come stare 6 mesi in mare circumnavigando il globo; cioè tutte le sere la nave è all’ormeggio, è quindi con una razionale turnazione i lavoratori potrebbero anche dormire a casa loro, sempre che non siano tutti reclutati altrove.
    Sorprende in questo frangente il silenzio di BluNavy che avrebbe l’occasione di reclamare nuovi slot, nuovi accosti e rafforzare una presenza; sorprende anche perchè nella compagnia è presente una componente locale, che ha una quota di capitale, forse il 25%, che quindi potrebbe essere fatta valere e perchè no rafforzata con un azionariato diciamo così popolare. sembra invece che questo silenzio voglia tutelare chi è socio e probabilmente riesce anche a guadagnare, come è giusto per carità, ma se professi elbanità devi anche essere un pò conseguente, o no?

    9 Novembre 2024 alle 9:49

    • Mattia Rispondi

      carissimo, le farei fare uno scambio di parole con alcuni marittimi che da anni fanno questa tratta e le assicuro che le faranno capire che non è rose e fiori, come dice lei, lavorare in canale ogni giorno; ma anzi molti marittimi tendono ad evitare di farsi inserire in questa tratta.

      9 Novembre 2024 alle 16:56

  7. Renzo Rispondi

    Forse noi Elbani siamo veramente “bischeri” visto non ci mobilitiamo coerentemente, ma i nostri sindaci fino a 4 giorni fa dove erano? Si sono mai interessati e fatto valere il loro peso presso la Regione? , alle riunioni della continuità territoriale hanno dato voce ai disagi degli elbani? e ancora, hanno fatto presente ai mangiapane regionali il problema che gli elbani per i continui tagli alla sanità nostrana sono costretti ad andare in strutture fuori Elba per curarsi?, è quindi richiedere un aiuto economico per traghettare i propri mezzi perché gli orari dei mezzi pubblici spesso non coincidono con gli orari dei traghetti? A quando una vera presa di posizione e far valere i diritti degli Elbani?

    9 Novembre 2024 alle 9:03

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