“Che cosa è successo quel 10 aprile di 33 anni fa quando il Moby Prince in uscita dal porto di Livorno verso Olbia prese in pieno la petroliera Agip Abruzzo in rada?”. Una tragedia in cui sono morte 140 persone e che gli studenti del liceo delle scienze umane dell’Isis Foresi hanno voluto conoscere e verificare, lavorando insieme alla docente Nicoletta Minelli, su quella che è la più grande tragedia della marina mercantile italiana. Ultimo step di questo percorso è stato un incontro per ascoltare direttamente le voci di testimoni, e di chi si sta ancora battendo per avere una verità storica. Ieri mattina, nell’aula magna in salita Napoleone i ragazzi e le ragazze dell’istituto hanno incontrato l’onorevole Pd Simona Bonafè, membro della terza commissione parlamentare di inchiesta che cerca di fare luce sulla vicenda e, tra gli altri, uno dei rappresentanti delle associazioni delle vittime, Sergio Romboni. Nell’aula magna del liceo scienze umane c’erano le forze dell’ordine, ex comandanti, rappresentati delle istituzioni e chi ha vissuto direttamente la tragedia. Presente all’incontro anche l’elbano Marco Romano, fratello di Rosario Romano, una delle 140 vittime di quelle notte di 33 anni fa. Una vicenda controversa che ancora oggi chiede risposte ad importanti interrogativi che gli studenti hanno ben chiari. Romboni ha raccontato le vicende che hanno dovuto, e che continuano ad affrontare i parenti delle vittime in questi decenni, per riuscire ad avere le risposte su quanto accaduto quella notte. I ragazzi hanno organizzato anche il collegamento video con il sindaco di Livorno, Luca Salvetti che si è trovato, da giovane videoreporter a seguire la vicenda che poi ha segnato la sua vita di amministratore che ha cercato di tenere sempre alta l’attenzione sulla tragedia. La deputata Bonafè è membro della terza commissione di inchiesta sulla vicenda Moby Prince, che si è insediata ad aprile scorso ha illustrato agli studenti il percorso fatto dalle commissioni precedenti e gli obiettivi della attuale. “Ristabilire una verità storica – ha detto – da rimettere al centro di questa vicenda perché la verità giudiziaria non l’ha colta fino in fondo. I lavori fatti dalle due commissioni precedenti alla nostra sono stati molto importanti ed ora spetta a noi percorre l’ultimo miglio ed accertare quanto accaduto. Restano alcune incertezze come le motivazioni per cui i soccorsi non sono partiti. Un tema centrale”. E molti altri interrogativi tra alcuni interrogativi ma alcuni punti fermi definiti dalle commissioni parlamentari come che la sera della collisione non c’era nebbia e che quanto accaduto non è stato conseguenza di un errore umano. Un terzo elemento che la commissione sta valutando è quello della presenza di una terza nave che avrebbe fatto virare la Moby Prince. Tutti elementi che gli studenti e le studentesse hanno seguito attentamente ponendo domande e interrogativi. “Un incontro importante – ha detto la dirigente scolastica del Foresi Alessandra Rando – mi auguro che questo percorso e l’incontro di oggi vi portino a riflettere sul senso della responsabilità che è necessario assumere nei confronti degli altri, in qualunque ruolo e in qualunque campo vi troviate ad agire”.