“La città di Portoferraio comincia a farsi delle domande”

di Bene Comune

Dopo la risposta dell’amministrazione comunale di Portoferraio all’esposto presentato dal gruppo consiliare Bene Comune, giunge la nota di risposta inviata da Marcella Merlini e Daniele Palmieri. Ecco il testo integrale : 

La sconclusionata risposta dell’Amministrazione Comunale di Portoferraio alle argomentazioni che i Consiglieri del Gruppo “Bene Comune”, vista la sordità del Sindaco Nocentini, della sua Giunta e dei Dirigenti interpellati, hanno posto all’attenzione di chi può intervenire a far rispettare un corretto modo di governare l’Istituzione comunale, sarebbe comica se non fosse tragica.
Scambiare la propria incapacità per tentativo di invitare gli Enti Sovraordinati ad affondare la nostra Portoferraio è davvero da manuale.
Siete “perfettamente consapevoli della complessa situazione finanziaria del Comune” e state “attivamente lavorando al risanamento dei conti” ma nel contempo continuate ad impegnare spese per l’erogazione di servizi non indispensabili e spesso senza il rispetto delle normative vigenti come ad esempio:
– l’incarico di Portavoce del Sindaco, addetto alla comunicazione istituzionale, che viene finanziato per il 70% con il gettito del contributo di sbarco il cui utilizzo ha finalità completamente diverse dalle attività svolte dal Portavoce (abbiamo richiesto, allo scopo, copia delle relazioni mensili allegate alle notule di pagamento).
– l’assunzione di personale di staff. ritenuta da voi “necessaria per migliorare la formulazione degli indirizzi e il controllo degli stessi garantendo una organizzazione interna efficace” ma ahimè la dipendente, assunta il 21 di agosto, “dal 19 settembre fino al 2 ottobre risultava essere assente ingiustificata non avendo svolto le relative prestazioni lavorative” (riportato nella determina del Dirigente Area 2 n. 567 del 21/10/2024)
Si sono spesi più di 100.000 euro per feste, fuochi d’artificio, manifestazioni sportive e tanto altro ancora, tutto con l’apposizione, da parte del Dirigente del Servizio Finanziario, dei visti di regolarità contabile e copertura finanziaria della spesa, che sono volti a garantire il rispetto del principio di integrità di bilancio e l’effettivo mantenimento nel tempo degli equilibri finanziari.
“Tutte le decisioni di spesa sono state comunque prese nel pieno rispetto delle normative vigenti (…)mantenendo un equilibrio tra necessità operative e responsabilità finanziaria”. Ma allora gli equilibri ci sono o non ci sono? E’ così che si supera la crisi finanziaria mettendo in sicurezza il comune? A noi pare proprio di no. E delle inadempienze ne vogliamo parlare? Nessun rispetto delle norme.
Non è stata approvata entro 90 giorni dall’insediamento del Sindaco, la relazione di inizio mandato, non verrà approvato il piano di riequilibrio nei 60 giorni successivi così come previsto dalla legge, non è stata approvata la Salvaguardia degli equilibri e neppure l’assestamento generale di bilancio entro il termine del 31 luglio.
Come si può sostenere che c’è impegno da parte dell’Amministrazione “a facilitare l’accesso agli atti e a fornire tutte le informazioni necessarie nel pieno rispetto delle procedure amministrative” quando non abbiamo avuto ancora risposta a richieste di rilascio copie di atti presentate da tempo e motivate dall’interesse pubblico? Dopo aver chiuso tutte le porte ci si riempie la bocca di buone intenzioni smentite poi dai comportamenti reali.
Si nega la possibile collaborazione con le opposizioni cancellando quasi tutte le Commissioni Consiliari (aperte alle Associazioni) che sarebbero la sede naturale di un confronto, e lo si fa in violazione del Regolamento comunale vigente che invece le prevede.
O si formano le Commissioni esistenti, o si modifica il Regolamento che le istituisce.Non è difficile da capire, altrimenti siete e resterete inadempienti.
L’annunciata revisione del Piano di Riequilibrio finanziario predisposto dalla precedente amministrazione, per cifre che possono arrivare ai 10milioni di Euro, è anch’essa nella fase istruttoria, materia di interesse consiliare e non della sola Giunta, non fosse altro che per il fatto di essere una recente eredità amministrativa.
Se non si promuove, organizza e facilita il confronto tra i gruppi presenti in Consiglio su questi temi decisivi per raddrizzare le sorti del Comune di Portoferraio c’è poco da accusare di disfattismo chi li sollecita nel rispetto del proprio ruolo di opposizione costruttiva.
A proposito di risposte imbarazzanti alle interrogazioni (sempre che si tratti effettivamente di una risposta), non è più imbarazzante per un’Amministrazione  approvare con una Determinazione del Responsabile del Servizio anziché con delibera di Giunta (come previsto dalla legge), le tariffe di un parcheggio a pagamento di nuova istituzione come quello delle Ghiaie (13 agosto), e solo dopo che Bene Comune ha richiesto di annullare l’atto per vizi di incompetenza, la Giunta ha deliberato approvando le tariffe nella seduta del 6 settembre, dopo quasi un mese dall’affidamento della gestione del servizio? A noi pare altrettanto imbarazzante non pubblicare all’Albo Pretorio la Revoca di un’ Ordinanza, nascondendo in tal modo la motivazione (forse per non ammettere che era giusta la critica di Bene Comune?)
E queste sarebbero le “fantasiose interpretazioni dei consiglieri di Bene Comune”? E intanto la Città comincia a farsi delle domande.

Una risposta a ““La città di Portoferraio comincia a farsi delle domande”

  1. isolato Rispondi

    piena concordanza, devono rispondere

    23 Ottobre 2024 alle 19:39

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