È l’1.30 di domenica 20 ottobre quando un volontario della Sala Operativa del Santissimo Sacramento di Portoferraio viene attivato per rispondere alle richieste che arrivano dal Dipartimento di Protezione Civile: è ancora emergenza alluvione in Emilia-Romagna. Quella che è stata definita una vera e propria “slavina d’acqua” ha colpito la città di Bologna e i territori nei dintorni, seminando panico, fango e distruzione. Immediatamente, un contingente della colonna nazionale di Protezione Civile Anpas si è attivato e ha preso operatività alle 8 di domenica mattina a Modena.
Nella mattina di ieri, invece, lunedì 21 ottobre, è partita dall’Elba una squadra mista composta da tre operatori specializzati: un caposquadra della logistica del Santissimo Sacramento di Portoferraio, un logista dalla Pubblica Assistenza di Capoliveri e uno dalla Pubblica Assistenza di Porto Azzurro. I volontari utilizzeranno mezzi e attrezzature specifiche per interventi idrogeologici, tra cui un’idrovora ad alto pompaggio da 6000 litri al minuto, risorsa di Anpas nazionale. La squadra sarà operativa nei territori colpiti dall’alluvione fino a venerdì pomeriggio.
“Oltre a questo intervento in colonna nazionale” spiega Jonathan Gani, Referente Protezione Civile ANPAS Isola d’Elba “su richiesta pervenuta al nostro Coordinamento da parte della Provincia di Livorno, siamo riusciti ad inviare anche una squadra di altri due volontari e un TSK di NOVAC presso Campiglia, altra zona colpita dal maltempo di questi giorni”.
Gani e il coordinatore Paolo Magagnini ringraziano tutte le Pubbliche Assistenze e tutti i volontari per il loro grande impegno quotidiano e per la loro preziosa disponibilità nel far fronte a tutte le emergenze.