Sanità, non sappiamo a chi rivolgerci per risposte concrete

di Francesco Semeraro, Comitato Elba Salute

Mettiamo subito in chiaro che i cittadini impegnati nel volontariato, nel sociale, nella vigilanza dell’ambiente, nella cultura e informazione, nei diritti civili, negli aiuti umanitari e protezione civile, sono una risorsa per una Amministrazione e non un inopportuno ronzio di segnalazioni inutili. Se queste fasce di cittadini sono fastidiose, basterebbe almeno rispondere a chi è impegnato per una sanità equa, ma ciò che viene segnalato sembra non interessare a un’ Amministrazione che sa che sul territorio esistono “Sanità alternative pro portafoglio” che possono dare sì risposte immediate, ma non certo la possibilità di intervenire con operazioni chirurgiche e interventi di una certa complessità. In questi ultimi giorni abbiamo segnalato molte criticità, compresa anche la singolare situazione elisoccorso arrivata nelle sedi giudiziarie e, non sapendo a chi rivolgerci nell’attuale Amministrazione le abbiamo anche scritte e trasmesse senza ricevere risposta alcuna neanche per la sola conferma di averle ricevute. Alle nostre precedenti preoccupazioni se ne sono aggiunte altre; criticità sanitarie dovute alle mancate operazioni di cataratta e di interventi ortopedici. Le abbiamo volute segnalate nella loro specificità ma il silenzio, e forse il mancato tempo per discuterle, regna sovrano. Abbiamo letto e lo stiamo seguendo nei canali ufficiali, un importantissimo convegno sulla sanità per le Isole minori egregiamente organizzato da un Elbano, Dottor Gianni Donigaglia presidente del ANSPI (associazione sanitaria delle piccole Isole) a cui partecipano molte amministrazioni e illustri personaggi clinici ma non risultano nomi politici e di medici Elbani. Questo deve far riflettere sull’importanza che viene data alla sanità per gli Elbani. Altra situazione che noi giudichiamo incompleta come analisi e programmazione da parte della Conferenza dei Sindaci sulla sanità Elbana è il finanziamento aggiuntivo di 600 mila euro che l’ASL ha messo a disposizione per abbattere le liste di attesa delle Valli Etrusche e Elba. Com’è già successo altre volte, questi finanziamenti a vari Enti, che all’Elba arrivino solo in qualche spicciolo visto il territorio e visto la politica sanitaria ben attenta nelle valli Etrusche, ci saremmo aspettati che il Presidente Nocentini chiedesse alla Direzione Generale ASL di stabilire e fissare una percentuale destinata alla nostra isola per invertire la tendenza all’elemosina ormai prassi consolidata di questi anni, invece… il nulla. Sindaco Nocentini, lei usa dire che “i miei concittadini hanno bisogno di risposte”, ebbene ci dia la possibilità di avere una degna ed efficace sanità finora da lei messa incredibilmente a margine di scelte politiche incondivisibili e incoerenti con la sua campagna elettorale. Sindaco le sue promesse sanitarie stanno scritte nei 5 punti che ha sottoscritto e nel suo programma elettorale, solo che ancora oggi sembrano “aria fritta” non sapendo a chi rivolgerci per avere risposte concrete benché ci avesse presentato un nome illustre per la sua sanità e un programma che tranquillizzava i Portoferraiesi almeno come cure primarie. Francesco Semeraro Comitato Elba Salute

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati