Un tuffo nel passato contadino del paese per una tre giorni di grande festa e divertimento, con i 4 rioni di Capoliveri – Fosso, Baluardo, Torre e Fortezza – che si sfidano a colpi di giochi, messinscene, musica, enogastronomia e folklore. La Festa dell’Uva si conferma ancora una volta l’evento dell’anno per Capoliveri, una tradizione di grande successo che non delude mai e che non conosce l’usura del tempo e dell’abitudine.
Come ogni anno, migliaia di persone – fra turisti ed elbani – hanno affollato i vicoli e le piazzette dell’ex borgo minerario, facendosi largo a fatica fra panni stesi e scene di teatro di strada, musica live e balli scatenati, fra i sapori dei piatti della tradizione elbana proposti dagli stand e il profumo del vino novello che inebriava l’aria.
Un’edizione – la 26esima – coronata dalla vittoria del rione “Fosso”, che si è aggiudicato l’agognata statua del Bacco, simbolo della Festa dell’Uva: l’ambientazione anni ’70 legata allo storico locale della movida capoliverese “Il Chiasso” ha avuto la meglio sugli altri rioni. Secondo il “Baluardo”, seguito da “Torre” e “Fortezza”, al quale è andato, però, il “Premio Continuità”.
In una Piazza Matteotti gremita di persone e delle bandiere colorate dei 4 rioni la festa è continuata a suon di musica fino a tarda sera, dando l’arrivederci a tutti ad una prossima, entusiasmante Festa dell’Uva.
S.L.
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