Il sindaco di Campo nell’Elba Davide Montauti, ha ricevuto nei giorni scorsi una lettera firmata, scritta da un Geografo, già Ordinario di Geografia all’Università di Genova. Nella lettera si prende posizione, dopo l’intervento del presidente della Regione Eugenio Giani, in merito all’allungamento della pista dell’aeroporto de la Pila. L’autore dello scritto, fra le altre cose, è solidale con il sindaco “nell’opporre resistenza a un intervento che certo danneggerebbe l’immagine turistica di Campo”.
Ecco il testo
Buonasera Signor Sindaco,
ho letto l’articolo di ieri circa il pronunciamento del presidente della Regione Giani a favore del prolungamento di 150 metri della pista di atterraggio dell’aeroporto della Pila (“Datemi la vanga: l’allungo io la pista di questo aeroporto”), lamentandosi fra l’altro, con argomentazioni che mi hanno fatto sorridere, di essersi dovuto alzare alle 6 per recarsi all’Elba per un convegno e di non poter tornare a casa prima del tardo pomeriggio.
Ho letto anche della sua forte opposizione a tale intervento.
Ora, non è necessario essere degli specialisti, ma bastano pochi rudimenti di Geografia per comprendere che per tale intervento manca lo spazio, a meno che si vogliano demolire abitazioni (già molto vicine alla pista), non si intenda tenere in alcun conto che aerei più grandi passerebbero ancor più vicini, e bassi, alla spiaggia e che due rii che scorrono nelle vicinanze (Pila, Galeo) negli ultimi decenni sono straripati.
Penso che Marina di Campo abbia già dato molto per il turismo dell’isola con l’aeroporto esistente, tanto che in certe ore del giorno, nel semestre estivo, la parte orientale del golfo e alcune frazioni devono sopportare il rumore (e l’inquinamento) dei numerosi piccoli aerei che atterrano e decollano. Non oso pensare a cosa accadrebbe con un ampliamento della pista.
Pertanto, Signor Sindaco, ha tutta la mia solidarietà nell’opporre resistenza a un intervento che certo danneggerebbe l’immagine turistica di Campo, recando piccoli e alquanto ipotetici vantaggi ad altre località dell’isola.
Alessandro Gentini
Non ci sono commenti possibili a chi scrive quelle lettere. Probabilmente gode di qualche posto di lavoro che gli permette di fare il figo verde ,ma all Elba chi deve lavorare con il turismo,che è l unica opportunità rimasta sa benissimo quanto sia importante la connessione con il mondo. Essere tagliati fuori dai collegamenti veloci e dalle mete più lontane significa continuare a perdere centinaia di migliaia di presenze e importanti mercati. Forse qualcuno si accorgerà di tutto questo quando sarà tardi e sempre più i giovani andranno a cercare lavoro da altre parti.con 4 mesi scarsi di stagione si va poco lontano. Marina di Campo è il paese dove nasce il turismo dell Elba ,oggi è il paese dove il turismo muore tra i ricordi di un tempo.
13 Ottobre 2024 alle 18:50
Federica Nassi
Condivido, il tempo perso a discutere, non si recupera, è già tardi, ora occorre fare l’aeroporto. Non ci sono altre soluzioni. Il turismo è il pane. Senza, l’isola viene tagliata ancora più fuori dalle mete turistiche.
14 Ottobre 2024 alle 1:31
Federica Nassi
Portoferraio riceve tutti i giorni migliaia di passeggeri, auto, mettendosi a disposizione per far arrivare i turisti anche a Campo. Chi vive a Portoferraio subisce caos, traffico ed inquinamento ma lo accetta per il bene di tutta l’isola. Perche solo il Comune fi Campo si permette di decidere per il bene di tutta l’isola, forse hanno dei privilegi scritti da qualche parte. Questa é un ingiustizia nei confronti fi tutti gli elbani che vivono di turismo. Poiché tutti qui vivono di turismo, la soluzione mi sembra semplice. Niente aereoporto, bene niente navi, perché a Portoferraio disturbano i motori delle navi accesi tutta la notte, lo spolverino nero dei loro scarchi, il traffico bloccato, inaccessibilita’ e mancato utilizzo di alcune aere durante i fine settimana per i cambi, ed altro ancora. Potremmo far arrivare i turisti con il tele trasporto come in Star Trek. Ma veramente basta, occorre che la Regione ci metta una soluzione vera ed efficace, o tra un po’ camperemo di pesca ed agricoltura, vista la bruttissima stagione quasi terminata. Chi possiede aereoporti va avanti, agli altri le briciole. Se non si comprende questi non di può tutelare il bene comune, che talvolta comporta sacrifici, che ripeto ora fanno solo i Portoferraiesi
13 Ottobre 2024 alle 16:06