Il sindaco di Rio, Marco Corsini, interviene oggi sulla questione Fornacelle, un caso su cui l’opinione pubblica ha la necessità di essere informata correttamente.
“La necessità che abbiamo è quella di contrastare una campagna di disinformazione molto pesante, orchestrata ad arte, che altera i veri significati della vicenda. Dallo scorso gennaio – precisa il sindaco – un privato ha intrapreso dei lavori di messa in sicurezza idraulica di un fosso demaniale nella sua proprietà, riprofilandone il corso e riportandolo ai livelli originari. Questi lavori erano stati autorizzati da tutti gli Enti sovraordinati competenti, quali il Genio Civile, la Regione e il Parco Nazionale, trattandosi di lavori abbastanza invasivi per la loro natura e per i loro effetti. Nello scorso semestre i lavori sono stati abbastanza contrastati, perché incidevano su una confinante attività commerciale e quindi hanno dato vita ad un rapporto alquanto contrastato fra le due parti, ma si trattava – e lo rimane – di un contrasto tra privati, rispetto ai quali il Comune ha sempre tenuto un atteggiamento doverosamente equidistante. Va detto che durante tutti i sopralluoghi che sono stati effettuati dal personale del Comune e non solo, visto che le richieste di controllo erano pressoché quotidiane, nessuno ha mai rilevato profili di difformità dei lavori eseguiti rispetto ai progetti approvati. Per quanto ci riguarda, quindi, fino alla sera di sabato 5 ottobre i lavori sono stati eseguiti legittimamente”
E’ da questo momento in poi, infatti, che è nato il problema che ha scatenato la vicenda per come si è diffusa sulla stampa e sui social media.
“Domenica 6 ottobre – riassume ancora il sindaco Corsini – c’è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E’ successo che, con una SCIA (segnalazione certificata di inizio attività, ndr) comunicata in maniera abbastanza discutibile domenica sera, e con i lavori cominciati nell’immediatezza della sua comunicazione, si è dato il via alla rimozione di un muro che ha portato al collassamento della strada che portava alla spiaggia. Fra l’altro il Comune ha ricevuto la SCIA soltanto il giorno dopo, e sarà la Procura della Repubblica a verificare se questo costituisca o meno reato. A prescindere dal fatto che questi lavori fossero stati o meno autorizzati, l’esigenza che questa strada rimanesse era stata più volte segnalata, anche in maniera abbastanza pressante, sia dal Comune che soprattutto dalla Capitaneria di Porto, che è titolare dell’interesse dello Stato alla fruibilità del demanio. Qualcuno ha chiesto se la strada in questione fosse legittimamente autorizzata: questa è una questione aperta, perché c’è chi sostiene che l’ultimo tratto della strada che portava alla spiaggia fosse abusivo. In realtà come ho detto più volte, noi scontiamo un disordine amministrativo pesante derivante dagli ultimi decenni, quindi sono in corso accertamenti per capire se esista o meno un titolo abilitativo, ma secondo me questo è un problema di secondo livello, perché quello che conta non è tanto la legittimità o meno della strada, quanto che c’era un percorso di accesso alla spiaggia che per trent’anni, ancorchè su una strada privata, è stato pacificamente esercitato dalla nostra comunità. Questo diritto di passo deve essere garantito, come ha chiesto la Capitaneria, soprattutto per l’accesso dei mezzi di sicurezza pubblici, come i mezzi antincendio, le ambulanze e i mezzi destinati alla pulizia. La comunità ritiene che questo sia un diritto acquisito e noi non possiamo fare altro che metterci dalla parte del nostro paese.”
Il sindaco Corsini ha poi voluto ricordare quali siano state le iniziative adottate dalla amministrazione comunale.
“Il Comune, quando si è verificata questa situazione, che a mio avviso è una pesante forzatura – precisa ancora il sindaco – ha immediatamente sospeso i lavori. Ed ora, anche per obbedire ad una forte e decisa sollecitazione da parte della Capitaneria di Porto, che tutela il demanio, dovrà ingiungere il ripristino, se non della strada, del percorso di accesso alla spiaggia. Finchè la questione ha riguardato i privati, noi non abbiamo potuto fare altro che rimanere equidistanti, ma quando tutto il paese si mette contro una certa questione, noi non possiamo che rappresentare la nostra gente, che chiede di poter avere accesso ad una delle spiagge più belle del territorio. Tuteleremo questo diritto nelle sedi più opportune”.
E’ stata prevista una manifestazione pubblica sulla spiaggia delle Fornacelle, ed il sindaco ha voluto precisare quale sarà in questo caso l’atteggiamento della sua Amministrazione Comunale.
“Accolgo favorevolmente la manifestazione – ha detto ancora Marco Corsini – quando tutte le persone si uniscono per un interesse comune, questa è la forma più manifesta di democrazia. Noi non ci saremo, ma non perché siamo distanti o perché siamo in dissenso verso chi manifesta: il motivo è questa pesante campagna di disinformazione, agitata dagli odiatori di professione che puntualmente si manifestano in questo territorio, e che ha indotto parte della gente di Rio ad avere un atteggiamento ostile nei confronti della amministrazione comunale, che viene ritenuta ingiustamente in parte responsabile di questa situazione. Noi non ci saremo ma questo non vuol dire che non siamo d’accordo – ha concluso il sindaco di Rio – se riusciremo a far passare il messaggio giusto, la gente capirà che l’Amministrazione sarà sempre pronta a difendere i suoi diritti”.
Enrico Grosso
Egregio sindaco non sia pavido partecipi alla manifestazione in questo modo potrà dimostrare in modo chiaro che sarà dalla parte dei cittadini e che la difesa del bene pubblico e priorità assoluta . La situazione delle spiaggie di Cavo è già difficile , vedi Frugoso ormai orientata ad essere una discarica cerchiamo di non peggiorare la situazione . Coraggio la aspettiamo
12 Ottobre 2024 alle 17:16